Zootecnia e nuova Pac, tra criticità e opportunità

Pac
Se n’è discusso in occasione di un convegno promosso da Assocarni e Coldiretti organizzato a seguito della presentazione a Bruxelles del Piano strategico nazionale per l'attuazione della Pac 2023-2027. Scordamaglia: «Il peggior nemico della transizione verde alla base della futura Pac è l’ideologia»

«Sostenere la zootecnia vuol dire sostenere il Paese. Il settore zootecnico è ingiustamente accusato di rappresentare un problema per il clima mentre è un esempio di economia circolare e presidio ambientale. Il peggior nemico della transizione verde alla base della futura Pac è l’ideologia». Così Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni intervenuto alla tavola rotonda “La nuova Pac 2023-2027 – scenari futuri per il settore zootecnico”.

L’evento promosso da Assocarni e Coldiretti è stato organizzato a seguito della presentazione del Mipaaf a Bruxelles del Piano strategico nazionale per l’attuazione della Pac 2023-2027 che prevede una strategia unitaria del nostro Paese su pagamenti diretti, organizzazioni comuni di mercato, sviluppo rurale, Pnrr. Il Piano di sviluppo rurale, come sottolineato da Scordamaglia, ha messo al centro la zootecnia «ovvero il settore maggiormente falcidiato dalla riforma della Pac».

«Agricoltura è alleato prezioso per la transizione»

La Pac, ha proseguito Scordamaglia, per la prima volta «diventa una politica subordinata a un quadro legislativo, quello della Farm to Fork, dichiarato solo negli obiettivi e che rischia di considerare l’agricoltura un nemico invece che un alleato prezioso per la transizione. La transizione verde o si fa con l’agricoltura o non si fa».

«Il modello di allevamento italiano è fatto di equilibrio in termini di benessere animale, sostenibilità ambientale, economia circolare e presidio ambientale e, malgrado ciò – ha incalzato Scordamaglia – è uno dei settori maggiormente penalizzati da un approccio ideologico che non ha nulla a che fare con la realtà, con i numeri, con i dati di un comparto che opera nel nostro Paese mettendo in campo un modello fortemente distintivo».

«Pac opportunità per l’attenzione al benessere animale»

«Abbiamo una grande opportunità con la nuova Pac e ci siamo mossi per tempo in vista della programmazione, concentrandoci su alcuni temi del settore zootecnico inerenti soprattutto al benessere animale: come il farmaco veterinario, la salute e le emissioni». Lo ha affermato Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle politiche europee e internazionali presso il Mipaaf.

«Attraverso il Psn e il Pnrr abbiamo cercato di realizzare scelte politiche che prevedono investimenti sul biometano, energia utile per il sistema zootecnico, e fotovoltaico sui tetti. Per il settore zootecnico, attraverso il piano strategico, abbiamo confermato circa il 50% del budget. Potremo dare attuazione al contrasto della microbicoresistenza. L’altra misura messa in campo premia il pascolo estensivo, introdotta per contrastare fenomeni speculativi legati ai titoli Pac».

Infine, Blasi ha ricordato che, tra le misure su cui si punterà ci saranno la zootecnia di precisione e l’assistenza tecnica: «proprio su questa si giocherà la vera partita della transizione».

«La nuova Pac rischiava di essere un danno per gli allevatori»

«Non è la Pac dei sogni per gli agricoltori, ma rischiava di essere l’incubo degli allevatori». Lo afferma Alessandro Apolito, Capo servizio tecnico di Coldiretti. «Ci siamo resi conto - ha proseguito - che alcuni settori avrebbero subito un duro impatto. Per questo ci siamo seduti al tavolo del partenariato ribadendo

che la politica agricola comune deve derivare da tutti gli agricoltori europei, trovando infine un giusto compromesso».

Apolito ha poi ribadito che il settore deve essere autonomo e capace di auto approvvigionare l’unione. «Questi fondi non sono assistenzialismo, ma benzina per gli investimenti e devono contribuire agli obiettivi che noi sposiamo e che le nostre aziende agricole e zootecniche sostengono quotidianamente, per contribuire a obiettivi come la transizione economica, ecologica e digitale». L’Europa ha chiesto di abbassare il valore dei titoli, che dal 2023 si abbasseranno significativamente, ha spiegato Apolito. «Per questo abbiamo chiesto misure di compensazione e l’ecoschema è una scelta giusta con tre miliardi di euro in cinque anni. Dobbiamo però sbloccare le risorse già stanziate e investirle in impianti fotovoltaici e di biogas, così saremo meno dipendenti dai costi energetici».

«Più reddito alle aziende agricole»

Il presidente di IntercarneItalia, Alessandro De Rocco, ha evidenziato la necessità di preservare l’allevamento favorendo il ricambio generazionale e l’urgenza di riconoscere il giusto reddito agli allevatori, che «non vogliono essere sostenuti ma, al contrario, vogliono che venga riconosciuto il giusto valore al lavoro che svolgono». Secondo De Rocco sulla Pac è stato fatto un grande lavoro «ma considerando le risorse limitate – ha specificato –, forse occorreva gestirle e stanziale in maniera diversa. Ci si è concentrati troppo sulla sostenibilità ambientale e meno su quella sociale ed economica. Bisogna creare marginalità all’interno delle aziende altrimenti tra qualche anno non avremo più ricambio generazionale».

De Rocco ha poi concluso ribadendo che gli allevatori e gli agricoltori italiani sono già molto avanti riguardo la sostenibilità, il benessere animale e il corretto utilizzo delle deiezioni. «Siamo i primi a volere il bene del territorio ma questo non sempre ci viene riconosciuto come invece dovrebbe essere».

Infine, il vicepresidente di Assocarni Piero Camilli è intervenuto in rappresentanza della filiera ovina evidenziando la necessità di preservare la pastorizia «che ha un ruolo straordinario nella salvaguardia dell’ambiente anche nelle zone più impervie. Ma è necessario – ha proseguito Camilli – incentivare l’ingresso dei giovani nelle aziende e favorire interventi strutturali».

Zootecnia e nuova Pac, tra criticità e opportunità - Ultima modifica: 2022-03-07T09:48:22+01:00 da Laura Saggio

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome