Per le imprese del comparto avicolo del Veneto e delle altre Regioni sono in arrivo gli aiuti nazionali e comunitari per indennizzare i danni diretti e indiretti causati dall’influenza aviaria. Ne dà notizia l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan che domani (5 settembre), nella commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, esprimerà parere favorevole all’intesa con il governo per l’attivazione del fondo nazionale per l’emergenza avicola, che riserva 10 milioni di euro (5 milioni per il 2018 e 5 milioni per il 2019) per la ripresa produttiva delle imprese.
Gli aiuti nazionali e comunitari per i danni dell'aviaria
Il settore può contare su risorse per il pagamento dei danni diretti causati dall’emergenza epidemica provenienti dalla legge 218/1988 che, per il solo Veneto, sono conteggiati in 11,2 milioni di euro.
«L’attenzione della Regione Veneto e dell’intera filiera istituzionale è stata massima e costante – sottolinea l’assessore Pan – di fronte ad una emergenza sanitaria che nel corso del 2017 ha gravemente colpito gli allevatori del Veneto, prima regione in Italia per numero di allevamenti avicoli e valore della produzione avicola (con oltre il 54% della produzione nazionale, il Veneto precede Lombardia ed Emilia Romagna). Solo nella nostra regione l’aviaria ha provocato lo scorso anno 11 milioni di danni diretti a causa degli abbattimenti obbligatori e oltre 15 milioni di danni indiretti per il divieto di accasamenti, con l’impossibilità per gli allevatori di attuare regolari cicli produttivi».
Aggiunge Pan: «Ricordo, inoltre, che agli aiuti nazionali si sommeranno quelli deliberati dalla Commissione europea per l’emergenza aviaria: all’Italia spettano 11,1 milioni di euro a cui si aggiungerà una pari cifra a carico del bilancio nazionale, a favore delle aziende che hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci, fino alla data del 28 settembre 2017».
Con questi provvedimenti, sollecitati anche dal tavolo regionale di coordinamento per l’aviaria istituito da questo assessorato lo scorso anno, gli avicoltori veneti e le aziende piccole e medie hanno ottenuto un buon risultato, perché potranno recuperare buona parte delle perdite subite.
Cosa succederà
«Da parte nostra, l’amministrazione regionale – aggiunge Pan – si impegna già da ora ad assicurare un iter accelerato alle delibere attuative previste dalla legge di stabilità per il fondo nazionale per l’emergenza avicola, in modo da rispettare la tempistica prescritta e di riuscire così ad erogare in tempi congrui gli aiuti alle aziende».
Gli aiuti alla singola impresa potranno essere concessi fino ad un massimo dell’80% del danno ammissibile e, sommati agli eventuali altri pagamenti ricevuti dall’impresa avicola per i medesimi costi ammissibili, non potranno superare il 100 per cento.
Per attivare gli interventi, le Regioni interessate dovranno individuare i territori sulla base delle ordinanze sanitarie di restrizione delle attività di allevamento avicolo emanate a seguito delle infezioni di influenza aviaria, nel periodo aprile 2016-giugno 2018. Le deliberazioni da parte delle Giunte regionali dovranno essere adottate entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto domani al vaglio della Conferenza, indicando anche la tipologia degli interventi da applicare.
Le imprese avicole operanti nel settore potranno presentare domanda di accesso ai benefici entro i 45 giorni dalla pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Sarà Avepa a curare l’istruttoria delle domande.