I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella prima settimana di aprile, hanno registrato variazioni positive per latte spot, materie grasse e Grana Padano. Sostanziale stabilità per i listini del Parmigiano Reggiano e dei bovini da macello.
Latte
In apertura di aprile accelerano i listini del latte spot di origine nazionale. A Milano le quotazioni si attestano sui 495–505 €/t, per un prezzo medio di 500 €/t, in aumento del +2,6% rispetto alla scorsa settimana. Il listino raggiunge, dunque, la soglia significativa dei 500 €/t, toccata l’ultima volta nel 2013. Ai massimi storici anche il latte spot nazionale quotato a Verona, in crescita del +2% rispetto a sette giorni fa.
Si tratta della terza settimana consecutiva con rialzi medi dei listini nazionali superiori al +1,5%, a conferma della solidità del trend in corso. In termini tendenziali, la crescita media annua dei listini del latte spot questa settimana supera il +50%.
In rialzo a Milano anche i listini del latte spot di provenienza estera, con incrementi settimanali intorno al +1,5% sia per il prodotto francese che tedesco. A livello continentale le attuali tensioni sul comparto lattiero-caseario continuano ad essere alimentate dal persistente deficit della raccolta di latte rispetto alla domanda, ormai strutturale, soprattutto tra i maggiori produttori. Per l’Italia, secondo gli ultimi dati Eurostat, a febbraio è stato registrato un calo della raccolta mensile del 6% rispetto a gennaio.
Il prezzo del latte di origine biologica a Milano sale del +2,3% rispetto alla scorsa settimana, attestandosi sui 550–560 €/t.
Materie grasse
Prosegue il momento positivo dei listini nazionali delle materie grasse, seppur con rialzi meno marcati rispetto a quelli record delle precedenti due settimane. Il burro pastorizzato si presenta in crescita su tutte le principali piazze, con le quotazioni che raggiungono a Milano i 5,20 €/kg e a Mantova i 5,05 €/kg, in aumento in entrambi i casi del 3% rispetto alla settimana precedente. Questi valori rappresentano i massimi dell’ultimo decennio sia a Milano che a Mantova, e superano i precedenti prezzi record fatti registrare nel 2017. Nell'arco di un mese le quotazioni medie del burro sono salite circa del 25%, in scia alle tensioni osservate sui mercati europei.
In Germania non si arresta la corsa del burro di centrifuga di Kempten, in rialzo questa settimana del +3,9%, per un valore medio di 7,30 €/kg, livello mai registrato negli ultimi venti anni. In rialzo del 3,5% anche le quotazioni in Olanda.
Ai massimi storici risulta l’intero comparto delle materie grasse. Lo zangolato raggiunge a Milano i 5 €/kg, valore mai registrato negli ultimi dieci anni. Rialzi del +4,8% per la crema di latte nazionale che, questa settimana, a Milano si attesta sui 3,52 €/kg, nuovo massimo storico.
Grana Padano
Nella prima settimana di aprile i listini delle Camere di commercio rilevano ancora aumenti dei prezzi per il Grana Padano, con rialzi su tutte le principali piazze, pari in media a un +1,2%. A Milano il prodotto fuori sale cresce dell’1,6%, il prodotto oltre i nove mesi di stagionatura dell’1,3% mentre il Grana Padano stagionato oltre i sedici mesi arriva a 8,68 €/kg (+1,2%). Fra gli aumenti più rilevanti si segnalano le forme quotate sulla piazza di Verona, con il prodotto stagionato 10/12 mesi che arriva a 8 €/kg mentre quello oltre i 15 mesi di stagionatura arriva a 8,10 €/kg, entrambi in aumento dell’1,9%.
Rispetto a un anno fa l’andamento dei listini vede un rincaro medio del 5%, con apprezzamenti più accentuati per le stagionature brevi.
Per quanto riguarda i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, settimana di rialzi anche per il Cheddar che si attesta sui 3,80 €/kg (+3,2%). Stabili le quotazioni dell’Edam (+0,3%) e del Gouda (-0,2%), mentre cala leggermente il prezzo dell’Emmental (-0,6%).
Parmigiano Reggiano
Avvio d’aprile segnato da una sostanziale stabilità per il Parmigiano Reggiano, in linea con quanto registrato in chiusura di marzo. Mediamente la crescita settimanale è stata dello 0,3%, con la piazza di Milano che mostra un aumento medio dello 0,4% per tutte le stagionature, in linea con Reggio Emilia e Modena, mentre sulle piazze di Mantova e Parma i listini restano invariati. Le rilevazioni indicano un prezzo medio per le forme stagionate almeno 12 mesi di 10,54 €/kg, mentre quelle stagionate almeno 30 mesi arrivano in media a 13,35 €/kg.
I prezzi attuali rimangono più alti rispetto allo scorso anno, con un aumento medio del +2,6%.
Bovini vivi
Dopo la corsa del primo trimestre, continua a mostrare segnali di stabilizzazione il mercato dei bovini da macello, indice di un maggiore equilibrio tra domanda e offerta. Stabili per la seconda settimana consecutiva i listini dei vitelloni da macello che registrano variazioni settimanali prossime allo zero su tutte le principali piazze, in particolare a Mantova e Modena. Le quotazioni si mantengono, comunque, su livelli record, sia per le razze francesi che da incroci nazionali. In particolare, i vitelloni Charolaise si consolidano sopra quota 3,24 €/kg (peso vivo) a Mantova mentre le razze da incroci nazionali si mantengono a Modena sopra i 2,70 €/kg (peso vivo), entrambe le quotazioni ai massimi da otto anni.
Lato vitelli a carne bianca, dopo il lieve incremento osservato nella precedente rilevazione, questa settimana i listini restano invariati sia a Mantova che Modena. In termini tendenziali, la variazione media delle quotazioni dei vitelli a carne bianca rispetto a dodici mesi fa tocca la soglia record del +30%.
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