OriGIn Italia e ministro Patuanelli, ecco le nuove strategie per le Ig

Sul tavolo le emergenze legate all’aumento dei prezzi di energia e delle materie prime, la sfida della transizione ecologica e la riforma Ue delle Ig

Da sinistra il ministro per le Politiche agricole, Srefano Patuanelli e il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi
Una maggiore semplificazione nelle modifiche dei disciplinari di produzione è una delle richieste fatte al ministro da Cesare Baldrighi, presidente di OriGIn Italia.

Rilanciare le filiere Dop e Igp adeguando le strategie di sviluppo alle attuali emergenze, energetica e delle materie prime, nonché dell’imminente riforma delle Ig (Indicazioni geografiche) a Bruxelles. Questi i temi al centro dell’incontro di oggi tra una delegazione di OriGIn Italia, l’Associazione italiana Consorzi Indicazioni geografiche, e il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli.

L’aumento dei costi di produzione

In primo piano l’aumento dei prezzi di energia e materie prime - causa di considerevoli problematiche nel sostenere i costi di produzione - e i gravi rischi per l’approvvigionamento di materie prime essenziali. OriGIn Italia ha lanciato l’allarme anche in rappresentanza dei Consorzi di tutela con l’obiettivo di scongiurare il rischio di un calo della domanda.

La transizione ecologica

Al centro dell’agenda anche il processo di transizione ecologica, rispetto al quale è stato richiesto di dedicare strumenti idonei al sostegno del settore, affinché i Consorzi di tutela e le filiere siano coadiuvati in un momento di passaggio di grande portata.

Sono stati discussi, inoltre, i temi attinenti all’organizzazione del dipartimento della Qualità agroalimentare del ministero delle Politiche agricole e agli strumenti di supporto al settore previsti dai bandi dello stesso miPaaf.

«Abbiamo chiesto al ministro Patuanelli –  ha detto Cesare Baldrighi, presidente di OriGIn Italia – una semplificazione e un’amministrazione efficace sulla modifica dei disciplinari di produzione e alla generale gestione del sistema delle Indicazioni geografiche, nonché una rimodulazione delle misure volte a sostenere i Consorzi di tutela, garantendo una più celere pubblicazione delle graduatorie e maggiore trasparenza nei processi di valutazione».

«Inoltre, abbiamo sollecitato - ha coincluso Baldrighi - una gestione accurata del Sistema di qualità nazionale e un’effettiva attività di vigilanza sulla corretta applicazione, evitando, in tal modo, contrapposizioni con regimi di qualità esistenti e disciplinari di produzione. Per di più, è stato sottolineato che il valore delle Indicazioni Geografiche rappresenta un presidio economico unico, capace di garantire lo sviluppo locale, assicurando l’occupazione ed eludendo fenomeni di delocalizzazione».

No al Nutriscore

Infine, Baldrighi  ha sottolineato come sia  stato ribadito il ruolo rivestito dal ministero in Europa essenziale per contrastare la proposta del Nutriscore, l’etichetta a semaforo fronte pacco facoltativa, e la possibile delega della gestione del Sistema Ig all’Euipo, capace di indebolire e sminuire il loro valore aggiunto, non solo dal punto di vista agroalimentare. Su questo punto si teme,  in particolare, di mettere in secondo piano il ruolo delle Dop e Igp, con conseguenze anche sul piano delle risorse dedicate alla promozione.

L’incontro si è concluso condividendo l’esigenza di una rapida attivazione di un tavolo di concertazione Mipaaf-oriGIn Italia per dare concreta e rapida attuazione agli interventi operativi in Italia ed in Europa.

OriGIn Italia e ministro Patuanelli, ecco le nuove strategie per le Ig - Ultima modifica: 2022-03-17T22:36:28+01:00 da Francesca Baccino

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