La stalla del futuro si basa su una gestione di precisione. Quello di Maccarese spa, società agricola benefit situata a Maccarese - Fiumicino (Roma), è uno degli allevamenti che ha fatto dell’innovazione il suo segno di distinzione. L’azienda si sviluppa su 3.400 ettari e dispone al suo interno di uno dei più grandi allevamenti nazionali di vacche da latte.
Attualmente nel centro zootecnico, che si estende su un’area di 18 ettari, si allevano circa 3.700 capi bovini. L’indirizzo produttivo prevalente è il latte, al quale si abbina la produzione di carne. I capi munti sono circa 1.500, con una produzione media giornaliera di 39 kg di latte/vacca. L’azienda consegna a Centrale del latte di Roma e a Latte Sano una media di 20 milioni di litri di latte all’anno, coprendo circa il 30% del fabbisogno di latte della città di Roma.
Altro punto di forza di Maccarese è la sostenibilità. All’interno dell’azienda troviamo un impianto fotovoltaico da 300 Kw che consente l’autosufficienza energetica, e due impianti di biogas che sviluppano 1,65 Mw di energia, l’azienda è autosufficiente al 100% per il biogas.
«Il nostro obiettivo è arrivare a 1.800 vacche in mungitura con una nuova giostra di mungitura rotativa da 60 poste all’avanguardia. Inoltre sono previsti investimenti per differenziare le attività e ampliare il centro zootecnico», precisa il responsabile del Centro zootecnico di Maccarese, Matteo Boggian.
L’allevamento per le vacche in mungitura si compone di quattro stalle a stabulazione libera, di cui una su lettiera permanente su compost e tre a stabulazione libera su cuccette a buca, testa a testa, con separato solido. Le vacche in asciutta si trovano all’interno di una stalla a stabulazione libera con paddock esterno. Le vacche sono dotate di pedometri di ultima generazione e di collari smart per una gestione ottimale di diversi parametri vitali dell’animale.
In questo tempio dell’innovazione zootecnica spicca l’impiego di un carro miscelatore della Faresin dalla tecnologia e prestazioni particolarmente avanzate. Si tratta di un Leader PF Plus 2.28, dalla capacità di 28 metri cubi netti, semovente, con un sistema di ingrassaggio automatico, dotato di due coclee verticali maggiorate.
“Farm Manager Web” per il precision feeding
A Maccarese lavorano 80 persone e, come spiega Boggian, nel centro zootecnico c’è una forte specializzazione. «Nella gestione alimentare ci sono quattro operai qualificati che lavorano esclusivamente con il carro miscelatore della Faresin e gestiscono tutto il comparto. L’alimentazione – sottolinea – rappresenta circa il 50% del nostro costo litro latte e rendere efficiente questo settore significa aumentare la marginalità e quindi gli utili. E in questo, il carro Faresin, che abbiamo acquistato da circa un anno, ci aiuta molto».
Boggian specifica che tutto quello che passa all’interno del carro Leader PF Plus 2.28 è informatizzato: «l’elevato flusso di informazioni trasmesse dal carro ci permette di fare delle valutazioni esatte che prima non potevamo fare».
La gestione di un’alimentazione di precisione, del precision feeding, è possibile grazie a una particolare dotazione informatica del carro: il “Farm Manager Web”, che mette in comunicazione la pesa del carro unifeed con il computer del centro aziendale permettendo di controllare le quantità di alimenti caricate e scaricate, nonché di determinare i costi alimentari e gestire le scorte. «Attraverso questo software possiamo anche gestire gli avanzi, e quindi valutare l’efficienza di conversione. È uno strumento estremamente utile».
Il sistema di analisi Nir integrato nella vasca
La macchina, certificata 4.0, comprende anche il sistema di analisi Nir integrato nella vasca di miscelazione, per misurare in tempo reale le proprietà chimico-fisiche e il livello di omogeneità della razione. «La sinergia con il Nir – afferma Boggian – ci permette di gestire quotidianamente anche la qualità dei foraggi, cosa che in passato non era possibile, e di fare interventi più rapidi e puntuali. È un enorme vantaggio. Anche in passato raccoglievamo questi dati, però eravamo molto più lenti nella risposta. È facile intuire che se io intervengo con sette giorni di ritardo su una mandria che produce 60mila litri di latte al giorno il danno economico è imponente».
Anche la gestione della sostanza secca degli insilati, «alla quale ci applichiamo tutte le volte che passa un alimento all’interno del carro miscelatore, ci consente oggi, rispetto al passato, di controllare in ogni razione le variazioni e gli scostamenti rispetto al teorico: ulteriore aspetto di vitale importanza per gestire l’alimentazione ed efficientarne il processo».
Tabella 1 - Le caratteristiche tecniche del Leader PF Plus 2.28, il carro miscelatore Faresin utilizzato presso l'azienda Maccarese | ||
Motore | FPT N67 Stage V | |
Potenza | kW/hp | 191/260 |
Capacità | mc | 28 |
Peso a vuoto | kg | 18.000 |
Portata massima | kg | 9.800 |
Lughezza tot | mm | 10.320 |
Altezza | mm | 3.390 |
Larghezza | mm | 2.550 |
Larghezza fresa | mm | 2.040 |
Altezza di fresatura | mm | 5.600 |
Altezza scarico | mm | 770 |
Esterno ruote | mm | 2.400 |
Distanza assi | mm | 5.570 |
Sbalzo posteriore | mm | 1.050 |
Sbalzo anteriore | mm | 3.850 |
Altezza telaio | mm | 440 |
Ruote di serie | 385/65 R22.5 |
L’omogeneità della miscelata
Come spiega Boggian, uno dei requisiti fondamentali per massimizzare le performance produttive, riproduttive e sanitarie delle bovine è cercare di ottenere per ogni singola razione distribuita l’ottimale grado di omogeneità in ogni punto della mangiatoia. «Il carro Faresin - specifica Boggian - non solo ci consente di ottenere l’omogeneità, grazie alla sua efficacia nel taglio delle componenti fibrose, ma anche di monitorarla ad ogni razione distribuita, grazie al Nir installato nel cassone. Il Nir prima dello scarico dell’unifeed elabora un indice di omogeneità che consente all’operatore di conoscere in anticipo se sono stati commessi degli errori».
Oltre all’omogeneità della miscelata, l’affidabilità dei dati. Uno dei punti di forza del carro miscelatore della Faresin è la precisione del dato, che Boggian dichiara essere oltre il 90%. «Abbiamo fatto più volte prove di comparazione campo/laboratorio e la macchina - puntualizza - è estremamente precisa e affidabile. Possiamo dire che azzera l’errore umano. L’operatore si può fidare del dato».
Lo sviluppo dell’innovazione
Maccarese utilizza macchine Faresin da circa un decennio, il Leader PF Plus 2.28 è il terzo carro Faresin acquistato.
E come spiega Boggian, l’azienda vicentina ha sempre dimostrato di avere «una velocità di reazione eccezionale nel correggere gli errori sulla macchina. Questo è stato importantissimo per noi. Considerando le importanti dimensioni del nostro allevamento, mettiamo molto sotto sforzo le macchine. Non è cosa consueta che un’azienda risponda prontamente a un sollecito e corregga il tiro in base alle indicazioni del cliente apportando delle migliorie. Il carro miscelatore con cui lavoriamo oggi è certamente una macchina molto più avanzata rispetto alle altre: è completa e consente di gestire ad alto livello una mandria. Rispetto al passato, con la stessa macchina, oggi riusciamo a gestire l’alimentazione di mille capi in più, impiegando gli stessi uomini. L’evoluzione in termini di efficienza e affidabilità è evidente».
L’elevato rendimento della macchina ha permesso a Maccarese di ottimizzare al massimo il turno di lavoro grazie alla velocizzazione del taglio, l’efficienza di carico, la precisione nel fare le modifiche. Inoltre, racconta Boggian, «in passato con gli altri carri avevamo dei giorni fermo macchina che oggi non abbiamo. Questa macchina ha sempre lavorato, non si è mai fermata».
Dal campo: l’esperienza di due operatori
Massimo Gregori e Fabio Olivo sono due operatori specializzati del centro zootecnico di Maccarese, lavorano con i carri Faresin quotidianamente da diversi anni. Ecco, secondo la loro esperienza, i vantaggi operativi del carro Leader PF Plus 2.28 rispetto ai precedenti modelli.
Spiega Massimo Gregori: «Sono cinque anni che lavoro con carri Faresin, il Leader PF Plus 2.28 è estremamente più efficiente del modello precedente. Ha due sospensioni sul braccio di fresatura, la fresa è più veloce, le quattro ruote motrici sono molto più grandi e hanno un raggio di sterzata maggiore. La gestione dei parametri informativi in cabina è più rapida. Migliorati i cuscinetti. Il tappetino di scarico è rimasto intatto dopo un anno (prima lo cambiavamo una volta l’anno). Considerando che il carro è in funzione 15 ore al giorno, sette giorni su sette, ed è l’unico mezzo sempre in funzione, l’affidabilità è eccezionale».
Aggiunge Fabio Olivo: «E’ da dieci anni che utilizzo i mezzi Faresin all’interno dell’azienda. Dal primo Faresin a questo nuovo modello l’evoluzione è impressionante. Oggi l’operatore in cabina lavora con un comfort molto migliorato, è più silenziosa, dotata di aria condizionata, ottima la con gestione dei comandi primari attraverso il joystick. Al braccio della fresa è stato aggiunto un altro pistone, molto utile. E’ un mezzo che permette di lavorare con estrema precisione e rapidamente i foraggi, miscelandoli ottimamente. Il motore non ha mai dato problemi».
Leggi la versione integrale dell’articolo dedicato da IZ all’esperienza dell'allevamento Maccarese con il carro miscelatore Faresin
Guarda il video di Leader PF Plus 2.28, il carro miscelatore Faresin utilizzato presso l'azienda Maccarese - Fiumicino (Roma)