Scolari: le varie tecnologie di essiccazione

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Giuseppe Scolari durante l’inaugurazione del nuovo centro aziendale Scolari di Paderno Franciacorta (Bs), il 2 giugno 2016.
Leader in Europa, questa ditta bresciana cresce con l’obiettivo di diversificare la produzione progettando tecnologie per i settori dell’agroalimentare, dell’agroindustriale e dell’agroenergetico. Diverse le tecnologie di essiccazione e quelle che permettono di recuperare l’energia prodotta dai motori degli impianti di biogas. E ancora, soluzioni innovative per il trattamento dei rifiuti organici

Negli anni ’50 a Ospitaletto, in provincia di Brescia, nasce la ditta Scolari, azienda specializzata nella progettazione e produzione di impianti di essicazione. Il fondatore Giuseppe Scolari, aiutato dai suoi fratelli, inizia a costruire impianti fissi di essicazione per mais e altri cereali: grazie al suo sistema di essiccazione - unico nel suo genere e coperto da brevetto - la Scolari diventa rapidamente leader in Europa. Negli anni a seguire i fratelli Scolari iniziarono a produrre anche disidratatori per foraggi, fioccatrici e movimentatori per il compostaggio.

L’attuale azienda, la Scolari srl, è stata fondata nel 1995 da Michele e Giorgio Scolari (figli di Giuseppe) insieme a Renato Bizioli e Pierangelo Fiorelli, sfruttando l’esperienza di Giuseppe, il quale fu costretto a chiudere l’attività a causa della forte crisi che ha colpito il comparto agricolo negli anni ’90.

Il nuovo progetto si fondava sull’idea di diversificare la produzione progettando tecnologie diverse per differenti settori, in modo da essere presenti non solo nel comparto agricolo ma anche in quello agroalimentare, agroindustriale, ambientale, industriale, farmaceutico e della cogenerazione.

Negli anni l’azienda ha continuato a crescere e a conquistare nuove fette di mercato, fino ad avere la necessità di abbandonare la sede storica di Ospitaletto per inaugurare, il 2 giugno 2016, il nuovo centro aziendale di Paderno Franciacorta (Bs).

Il nuovo plesso ha una superficie totale di 7.500 m2: 4.200 m2 ospitano l’officina meccanica e 500 m2 sono destinati a uffici. La sua realizzazione ha richiesto un investimento di circa tre milioni di euro.

Tre pilastri produttivi

Per capire meglio il core business della ditta abbiamo parlato con Michele Scolari: «La nostra azienda ha allargato progressivamente la sua produzione e attualmente possiamo individuare tre pilastri produttivi: il settore agroalimentare, quello agroindustriale e quello agroenergetico. Nel settore agroalimentare siamo presenti con impianti di essicazione sia di colture cerealicole che di leguminose destinate all’alimentazione umana oppure animale. Attualmente la Scolari produce diverse tecnologie di essiccazione: a tappeti, con agitatore di rimozione, verticali, statici a piano inclinato, a cassetti, a letto fluido vibrante e tostatori. Nel settore agroindustriale produciamo impianti di essiccazione per le sementi e impianti per il trattamento dei rifiuti organici o dei fanghi di depurazione, in modo più specifico costruiamo movimentatori di compostato per gli impianti di compostaggio. Il terzo settore, l’agroenergetico, caratterizzato negli ultimi anni da grandi margini di crescita produttiva ed economica, riguarda tecnologie di ultima generazione che permettono di recuperare l’energia prodotta dai motori degli impianti di biogas. Con la nostra tecnologia, infatti, è possibile utilizzare l’energia termica dissipata da un impianto a biogas per far funzionare un essiccatore in modo da ridurne i costi di funzionamento e rendere il processo più rispettoso dell’ambiente».

L’export

La diversificazione della produzione, associata a una progettazione mirata in funzione delle richieste della committenza, ha permesso alla Scolari srl di vendere meccanica avanzata un po’ in tutto il mondo. La tecnologia Scolari è esportata in Europa, Stati Uniti e Cina; è proprio il mercato estero che ha permesso all’azienda una così elevata espansione economica negli ultimi anni.

Ci dice Michele Scolari: «Dal 2005 il fatturato della Scolari srl è aumentato del 30% in 10 anni, arrivando a chiudere il bilancio 2015 con più di cinque milioni di euro. La crescita nel solo 2014 è stata del 5%. È infine da sottolineare che le commesse estere rappresentano il 45% del fatturato attuale».

Il nuovo ufficio commerciale francese

Per continuare a incrementare l’espansione all’interno del mercato europeo, e in particolare in quello francese dove la ditta è molto presente, è stato aperto un ufficio commerciale a Parigi, lo Scolari France. I nuovi investimenti sono stati influenzati dalle numerose commesse estere. È stato pertanto potenziato sia il reparto produttivo che quello commerciale assicurando contemporaneamente innovazione tecnologica e accuratezza nella progettazione e nella realizzazione del prodotto. A tal fine è stato realizzato all’interno del nuovo polo produttivo un laboratorio dove sviluppare e testare nuove soluzioni.

All’inaugurazione della nuova sede erano presenti fornitori, clienti e dipendenti delle ditta. Michele Scolari, parlando delle risorse umane, ha sottolineato l’importanza dei dipendenti nel processo di crescita dell’azienda, ringraziandoli per gli obbiettivi raggiunti in questi ultimi anni. Ha precisato che la Scolari srl può fare affidamento, oltre che sui suoi 22 dipendenti che si occupano della progettazione e della produzione, su una rete di collaboratori commerciali distribuiti su tutto il territorio italiano ed europeo.

Alla festa per la nuova sede era presente il fondatore del marchio Giuseppe Scolari, evidentemente emozionato per aver visto i traguardi raggiunti dalla sua azienda nata dalla passione per la tecnologia e la meccanica agraria.

Mercato estero, diversificazione, innovazione, qualità del prodotto, progettazione a misura del committente sono perciò i punti di forza della Scolari srl, ditta italiana proiettata verso un business internazionale.

 

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I soci della ditta Scolari Srl.

 

 

L’articolo è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 12/2016

L’edicola di Informatore Zootecnico

Scolari: le varie tecnologie di essiccazione - Ultima modifica: 2016-07-04T14:00:09+02:00 da Barbara Gamberini

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