Azienda Arcobaleno, Serramazzoni (Modena): punto di forza le proteine del latte

Da sinistra, Romano Teggi, Ada Teggi e Stefano Bonvicini. Il loro allevamento conta in totale 290 capi bovini, di cui 118 sono vacche in lattazione. Il latte è destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano
Percentuali elevate, anche grazie ai mangimi Veronesi. L’alimentazione delle nostre bovine, afferma l’allevatrice Ada Teggi, è un fattore decisivo per l’ottenimento di un latte dotato di un’ottima percentuale proteica

"La mia azienda viene da lonta­no, dai miei bisnonni paterni che allora avevano i mezza­dri” ci racconta Ada Teggi, proprietaria dell’Azienda agricola Arcoba­leno di Serramazzoni (Mo), che insieme al padre Romano e al marito Stefano Bonvi­cini gestisce la società. Da allora l’azienda è cresciuta e oggi presenta in totale 290 bovini, di cui 116 bovine in lattazione e 20 in asciutta. La stalla è divisa in due gruppi: in un gruppo si trovano tutte bovine primi­pare dove rimangono fino a circa 4 mesi dalla seconda gravidanza, nel secondo gruppo sono tutte pluripare.
Giornalmente l’azienda produce 49 quintali di latte, destinato alla trasfor­mazione in Parmigiano Reggiano, che viene conferito al caseificio San Pietro di Montegibbio (Mo). Il caseificio fa parte della cooperativa casearia Castelnovese (gruppo GranTerre), di cui l’azienda Arco­baleno è socia.

L’alimentazione

Negli anni, ci spiega Ada, “ho avuto la fortuna di mettermi sempre in discus­sione sulla gestione dell’allevamento e su come avrei potuto migliorare. E grazie a questa mia caratteristica, sono riuscita a formare i miei dipendenti sull’importan­za della pulizia su ogni fronte. Grazie alla pulizia delle cuccette, che viene effet­tuata ben sei volte al giorno, alla gestio­ne maniacale della routine di mungitura, alla precisione nella messa in asciutta, riusciamo a ottenere un ottimo stato sanitario delle mammelle delle bovine. Grazie a questo da tre anni abbiamo in­trapreso, prima a piccoli passi e oggi in grande scala, l’asciutta selettiva”.
Per quanto riguarda l'approvvigionamen­to di mangime l’azienda si affida alla ditta Veronesi; e, "anche grazie all’efficiente assistenza del consulente tecnico com­merciale Roberto Saccani", l'allevatrice si ritiene molto soddisfatta.
“A maggio del 2019 – ci spiega Ada – abbiamo iniziato il rapporto di lavoro con Saccani in relazione a un altro mangimifi­cio. Poi sempre con lui siamo passati alla Veronesi a marzo del 2022; inizialmente abbiamo dovuto capire insieme come allinearci nel lavoro e abbiamo fatto alcune variazioni ma ora siamo molto contenti della ditta Veronesi”. Basta ve­dere i risultati di produttività negli anni per capire la ragione della soddisfazione dell'allevatrice: da una media di produ­zione di latte di circa 33 kg nel 2019 l’azienda è passata a una media maggiore di 39 kg nel 2023, fino a produzioni su­periori a 40 kg nei primi mesi di questo anno (tabella 1).

Tabella 1 - L'evoluzione negli anni della produttività latte in questa azienda (2018-2024)
Anno N. vacche caseificio (*) N. vacche totali Quintali latte annui Media latte annuale (kg) Quintali di latte per vacca
2018 120.3 123.5 15.678 35.58 130.2
2019 116.6 119.5 14.294 33.56 122.0
2020 106 109 13.926 35.80 131.69
2021 113 117 15.599 37.61 137.2
2022 102.7 107 14.420 38.49 140.49
2023 115.8 118.4 16.254 38.76 140.29
 gennaio 2024 121 123 1.535 40.79                  -
 febbraio 2024 121 121 1.485 42.37                  -
 *) sono le bovine il cui latte viene inviato al caseificio.

Alla domanda di quale sia la quantità di mangime utilizzata per i suoi animali Ada Teggi risponde: “Giornalmente le bovi­ne in lattazione consumano 13,5 kg per vacca/giorno. Per le manze usiamo un prodotto finito chiamato Manze accre­scimento del quale vengono sommini­strati 2,5 kg al giorno e al quale aggiun­giamo 1,5 kg di mais. Mentre in asciutta vengono distribuiti 3 kg di mangime fini­to (Vacche in asciutta) al giorno”.

Tabella 2 - Le diverse razioni (in kg) 
Bovine in lattazione
1° TAGLIO 2022 e 2023 4
FRUMENTO 4
MEDICA 8
NUCLEO PR 590 5.3
FIBROSO UNIFEED 500 3.2
MAIS 70% + 30% FIOCCO 5
ACQUA 6
Manze
1° TAGLIO 2023 2.2
MANGIME FINITO 2.5
MAIS 70% + 30% FIOCCO 1.5
Vacche in asciutta
1° TAGLIO 2023 10
MANGIME FINITO 3
Le razioni adottate in azienda per tre gruppi

Un punto di forza dell’azienda Arcobale­no è la percentuale di proteine presenti nel latte e questa caratteristica dipende sicuramente dalla genetica degli anima­li ma anche dall’alimentazione. Afferma Ada: “È proprio il mangime Veronesi che utilizziamo per le vacche in lattazione, chiamato Lattifera 590 Pr (figura 1) che sostiene questa ottima percentuale”. È questo, quindi, uno dei segreti alla base del sesto posto provinciale dell’azienda nel campo delle proteine del latte.

Figura 1 - Il cartellino del mangime per le lattifere. In evidenza, in basso a sinistra, il logo che ricorda che la Veronesi appartiene all’Albo mangimisti del Consorzio Parmigiano Reggiano

Oltre al mangime l’azienda produce fieno di medica e in aggiunta viene acquistato anche un ballone quadro di medica al giorno dalla pianura, sem­pre ovviamente nell’area del Parmigia­no Reggiano; e prendendo il prodotto sempre dalla stessa zona si ottiene un unifeed uniforme. “Oltre alla medica, che costituisce l’80% dei nostri 82 ettari di terreno, nel restante 20% produciamo frumento foraggero o miscuglio a rota­zione (orzo, avena)”, aggiunge Romano Teggi, padre di Ada.
Basta fare un giro in stalla per notare l’u­niformità della miscelata.

Tabella 3 - Numero di vacche uscite (2019-2023)
Anno Numero vacche Numero vacche da vita
2019 66 33
2020 33 6
2021 71 21
2022 61 11
2023 94 41
Totale  (2019-2023) 325 112 vacche di valore medio 2000 euro

Punteggi Classyfarm e Araer

Significativa poi, per l’azienda agricola Arcobaleno, la valutazione del benesse­re animale secondo Classyfarm. “La me­dia nazionale è 76,8 mentre noi abbiamo ottenuto il punteggio di 85,2”, sottolinea Ada Teggi. Inoltre, continua Ada, “siamo iscritti all’Associazione regionale alleva­tori (Araer) che una volta al mese viene a fare i controlli in azienda e preleva un campione di latte per vacca segnando i kg prodotti da ognuna; dopo due giorni arrivano i risultati e così si ha la possibili­tà di vedere se ci sono o meno problemi nella mandria”.
Così, in base ai dati Araer, alla fine dell’anno viene stilata una sorta di clas­sifica per quantità di proteine presenti nel latte. E dal 2018 al 2023 l’azienda ha raggiunto ottimi punteggi:
- 2018: con 118,24 quintali per vacca, 395 kg di proteine (6° posto in provincia)
- 2019: con 115 quintali per vacca, 380 kg di proteine (12° posto)
- 2020: con 117,77 quintali per vacca, 401 kg di proteine (7° posto)
- 2021: con 128,10 quintali per vacca, 432 kg di proteine (4° posto)
- 2022: con 126,29 quintali per vacca, 425 kg di proteine (6° posto)
- 2023: con 124,32 quintali per vacca, 424 kg di proteine (6° posto).
Risultati prestigiosi, questi relativi alle proteine del latte. "Nel raggiungimento dei quali - sottolinea l'allevatrice - l'atten­ta alimentazione delle bovine e la qualità dei mangimi Veronesi hanno sicuramen­te svolto un ruolo di primo piano".

Gestione della vitellaia

L’azienda agricola gestisce con grande attenzione anche la vitellaia, che risulta essere sana e con problemi minimi.
Dopo la nascita del vitello l’anima­le viene spostato in un luogo pulito e asciutto, in inverno viene coperto dal capottino. Il colostro che viene forni­to viene testato col colostrometro per evidenziarne la qualità, in caso di scar­so risultato viene somministrato il latte della banca per integrazione. Il prima possibile vengono dati 4 litri di colo­stro mentre al pasto successivo 2 litri, il colostro materno viene somministrato solo per i tre giorni successivi dopodi­ché viene utilizzato il milk taxi tenendo sempre ben in considerazione la curva di accrescimento del vitello.
I vitelli vengono alimentati con i secchi singoli e multipli, milk bar, e già dall’inizio di permanenza in gabbietta viene dato loro mangime e acqua sempre pulita tutti i giorni. Al momento dello spo­stamento vengono posizionati in base all’età in box multipli con molta paglia e infine, dopo lo spostamento, le gabbiet­te vengono lavate e disinfettate con un prodotto anticoccidico.

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Azienda Arcobaleno, Serramazzoni (Modena): punto di forza le proteine del latte - Ultima modifica: 2024-04-11T15:09:53+02:00 da Laura Della Giovampaola

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