Prezzi prodotti zootecnici: bene il latte spot, deboli le materie grasse

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 4-8 luglio 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in apertura di luglio, hanno confermato la tendenza al rialzo del latte spot e del Pecorino Romano. In calo i prezzi del burro a fronte della sostanziale staticità degli altri mercati.

Latte

Latte spot di origine nazionale in aumento anche in apertura di luglio, con i listini che stabiliscono nuovi massimi storici su tutte le principali piazze. A Milano le quotazioni raggiungono questa settimana i 640–655 €/t (+2,4% su base settimanale), mantenendosi per la terza settimana consecutiva al di sopra della soglia record dei 600 €/t. Aumenti anche a Verona, seppur meno marcati rispetto alle altre piazze, con le quotazioni che aggiungono 5 €/t rispetto alla settimana precedente per attestarsi sui 655 €/t (+0,8%). In leggera flessione la variazione tendenziale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+60% rispetto al +62% della scorsa settimana). Il contesto di mercato resta caratterizzato da criticità dal lato dell’offerta, con il quadro di deficit della raccolta di latte, ormai strutturale da mesi, a fronte di una domanda pesante.

Rialzi anche per il latte di provenienza estera quotato a Milano, sia il prodotto francese (+1,7%) che tedesco (+1,6%).

In aumento (+1,5%) a Milano anche il latte di origine biologica, attestato questa settimana sui 660–675 €/t, con il divario rispetto alle quotazioni del latte spot che si assottiglia fino a 20 €/t, a fronte dei 70 €/t che si registravano in avvio di 2022.

Materie grasse

Segnali di debolezza per i listini nazionali delle materie grasse in apertura di luglio, in un contesto continentale all’insegna dei ribassi. Dopo due settimane di stabilità perde terreno a Milano il burro pastorizzato che si attesta questa settimana sui 5,35 €/kg (-0,6% su base settimanale). Invariate le quotazioni a Mantova mentre si confermano i ribassi a Cremona (-0,8%). Si mantiene elevata la variazione media annua dei listini del burro pastorizzato che tocca questa settimana il +145%.

Prosegue in tutto il continente la fase di normalizzazione delle quotazioni iniziata a metà giugno. Il burro di centrifuga di Kempten, in Germania, questa settimana perde lo 0,3% per attestarsi su un prezzo medio di 7,10 €/kg. Cali di simile entità anche in Olanda (-0,6%) mentre restano poco mosse le quotazioni in Francia.

Andamento contrastato per gli altri prodotti del comparto nazionale delle materie grasse. A Milano lo zangolato perde lo 0,6% per un prezzo medio di 5,15 €/kg mentre la crema di latte nazionale guadagna il +1,1% su base settimanale e stabilisce un nuovo record a quota 3,58 €/kg.

Grana Padano

Luglio si apre all’insegna della stabilità per i listini all'ingrosso del Grana Padano, in continuità con tutto il mese di giugno. Il prezzo medio per le forme stagionate nove mesi permane a 8,52 €/kg, mentre il prezzo per le forme stagionate venti mesi si conferma a 10,07 €/kg. La variazione dei prezzi su base annua continua ad attestarsi in media a +18,7%, con picchi del 30% per il fuori sale. Meno marcata la crescita per lo stagionato 20 mesi (+6,4% sulla piazza di Mantova).

Parmigiano Reggiano

Anche il Parmigiano Reggiano registra un ulteriore consolidamento su tutte le principali piazze. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi non si muove dai 10,67 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi si conferma a 12,63 €/kg. La variazione dei prezzi su base annua si attesta in media su un +3,4%.

Andamento abbastanza stabile anche per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: il Gouda cresce dello 0,4% in un settimana arrivando a 4,84 €/kg, l’Edam guadagna solo lo 0,9% e raggiunge i 5,11 €/kg. Fermi a 4,49 €/kg il Cheddar mentre l’Emmental è l’unico a segnare una variazione rilevante con un +1,2% che lo porta a 5,83 €/kg.

Pecorino Romano

Continua la corsa del Pecorino Romano con stagionatura oltre cinque mesi, in linea con la tendenza osservata negli ultimi mesi. Sulla piazza di Milano il prodotto arriva in una forbice compresa tra gli 11,55 €/kg e 11,85 €/kg in crescita dello 0,9% rispetto alla settimana scorsa. Rispetto all’anno scorso i prezzi segnano un consistente rialzo (+33,5%).

Bovini vivi

In apertura di luglio si conferma la fase di equilibrio nel mercato dei bovini da macello, con i listini dei vitelloni da macello che si mantengono invariati per l’undicesima settimana consecutiva su tutte le principali piazze. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si mantengono stabili a Mantova sopra i 3,29 €/kg (peso vivo) mentre le razze da incroci nazionali si confermano a Modena sui 2,75 €/kg (peso vivo). Sulle altre piazze, lievi ribassi settimanali nell’ordine del -0,2% per i vitelloni da incroci nazionali e i vitelloni Limousine quotati a Padova. In termini tendenziali si mantiene stabile sul +30% la crescita media dei listini dei vitelloni da macello rispetto a dodici mesi fa. Si protrae, dunque, la fase di equilibrio iniziata a metà aprile, con le quotazioni che si sono stabilizzate su livelli che rappresentano valori storicamente elevati per il mercato.

Nessuna variazione per i listini dei vitelli a carne bianca, sia a Mantova che Modena. In termini tendenziali la variazione media annua delle quotazioni si mantiene poco sotto la soglia del +25%.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: bene il latte spot, deboli le materie grasse - Ultima modifica: 2022-07-12T22:46:36+02:00 da Alice Martini

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