Pur con qualche contenuta flessione su base mensile, a maggio il prezzo del latte a livello europeo si mantiene su valori più elevati rispetto all’anno scorso. Lo dicono gli ultimi dati pubblicati dal Milk market observatory, servizio della Commissione Ue.
Ma vediamo i numeri. A maggio, il valore europeo medio mensile del latte crudo alla stalla è stato pari a 34,11 euro/100 Kg, in discesa dello 0,67% rispetto a quanto riscontrato ad aprile (34,34 euro/100 Kg). Se però si considera il dato tendenziale, ovvero il confronto con lo stesso mese dell’anno scorso, quando il prezzo era pari a 32,09 euro/100 Kg, la variazione appare positiva e precisamente pari a +6,29%.
Ricordiamo che, se da un lato va sempre considerata la dinamica congiunturale (mese su mese appena trascorso), il dato tendenziale è particolarmente indicativo in quanto immune da effetti stagionali e comunque contingenti.
In Italia
Nello stesso periodo, in Italia il prezzo del latte è rimasto stabile su base mensile ma mostra valori sensibilmente più elevati su base annuale.
Ma anche qui vediamo i dati, non prima di ricordare che non si tratta di rilevazioni dirette di mercato, ma di elaborazioni medie da parte dei servizi della Commissione Ue. Ma proprio in quanto tali, sono rese omogenee e sono dunque indicative di come stanno andando le quotazioni nelle diverse realtà dell’Unione europea.
Secondo queste elaborazioni, a maggio il valore del latte crudo alla stalla in Italia è stato pari a 39,07 euro/100 Kg, un livello invariato rispetto ad aprile ma dell’11,98% superiore nei confronti della stesso mese del 2018, quando valeva 34,89 euro/100 Kg.
In Francia e Germania
Sempre a livello di singoli paesi europei, andiamo a osservare cosa è accaduto in Francia e Germania, paesi a noi vicini e nei quali il sistema di produzione lattiera compete con il nostro.
In Francia, a maggio la quotazione del latte alla stalla è lievemente scesa (-0,9%) rispetto ad aprile, passando cioè da 35,66 euro/100 Kg a 35,34 100 Kg. Anche in questo caso la variazione tendenziale è invece positiva e pari a 8,97%, visto che a maggio 2018 il valore medio del latte in Francia era stato calcolato a 32,43 euro/100 Kg.
Situazione simile ma non uguale in Germania, visto che dal punto di vista congiunturale la variazione è nulla, in quanto il latte crudo tedesco vale a maggio la stessa cifra (34,49 euro/100 Kg) di quanto valeva ad aprile. Mentre dal punto di vista tendenziale la dinamica è positiva (+6,52%), con il latte che a maggio 2018 era valutato 32,38 euro/100 Kg.
Riassumendo, si può evidenziare come sia in Italia che in Germania che in Francia che a livello europeo a maggio il latte crudo alla stalla valga sensibilmente di più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Le commodity
A livello di commodity del latte, la situazione dei prezzi vede il burro in discesa e il latte in polvere in aumento. Le valutazioni del Milk market observatory per la componente grassa del latte crudo segnalano a maggio un prezzo di 409 euro/100 Kg, in calo dell’1,68% su aprile quando valeva 416 euro/100 Kg, ma soprattutto in forte diminuzione (-27,86%) rispetto a maggio 2018. Il burro, dunque, negli ultimi mesi ha perso molto valore.
Situazione opposta per la polvere di latte. A cominciare dal prodotto scremato (in sigla Smp, dall’inglese skim milk powder) che a maggio viene indicato dai servizi della Commissione Ue a 204 euro/100 Kg, contro i 195 euro/100 Kg di aprile (variazione congiunturale: +4,61%) e contro i 145 euro/100 Kg di maggio dell’anno scorso (variazione tendenziale a +40,69%).
Un andamento simile è visto anche per la polvere di latte intero (Wmp, whole milk powder), che a maggio – sempre secondo il Milk market observatory – valeva 297 euro/100 Kg, e cioè il 3,12% in più di aprile (quando valeva 288 euro/100 Kg) e il 7,61% in più rispetto a maggio 2018 (quando quotava 276 euro/100 Kg).