Inalpi, una seconda torre per il latte in polvere

latte in polvere
I cinque cugini Invernizzi Barattero, membri del cda di Inalpi spa, durante l’incontro. Da sinistra: Mauro Barattero, Pierantonio Invernizzi, Ambrogio Invernizzi, Marco Barattero, Giovanni Invernizzi
Al via un piano di investimenti per 148 milioni di euro, tra il 2021 e il 2025, per la costruzione della seconda torre di sprayatura dello stabilimento di Moretta e per la realizzazione di un moderno caseificio. La soddisfazione degli allevatori cuneesi

“È necessario avere una mente aperta, saper ascoltare e accogliere le idee, gli spunti e, perché no, talvolta anche le critiche, per costruire un percorso costruttivo di crescita”. Con queste parole Ambrogio Invernizzi, presidente di Inalpi spa, ha concluso il recente think tank dedicato al futuro di Inalpi. Questa azienda lattiero casearia oggi è il primo player piemontese del mercato del latte; ha sede a Moretta, in provincia di Cuneo.
Un futuro che parte dall’oggi, ossia da un piano di investimenti 2021-2025 di 148 milioni di euro per la costruzione della seconda torre di sprayatura dello stabilimento di Moretta e per la realizzazione di un moderno caseificio. Ma anche per portare a compimento un importante percorso di sostenibilità, attraverso azioni per la tutela delle risorse idriche e la produzione di energie sostenibili.
Il piano di investimenti sosterrà e potenzierà anche il settore ricerca e sviluppo, per il quale nel 2019 è nata InLab Solutions, centro ricerche e sviluppo Inalpi. Dunque il futuro di Inalpi, come commentano dall’azienda, “è fatto anche di innovazione di prodotto e di valorizzazione, un’innovazione che sappia anticipare le richieste di mercato, che sappia creare nuove partnership, raggiungere mercati esteri attraverso un accurato percorso di internazionalizzazione, ma che sappia anche prestare attenzione al proprio territorio”.

Coldiretti Cuneo: valorizzato
il latte locale

Ora, oltre al fatto che produce anche latte in polvere, un’altra peculiarità dell’industria Inalpi è che la materia prima che utilizza è costituita dal latte di allevatori della zona. E quindi è importante prendere nota del fatto che, a proposito di questo nuovo progetto, la Coldiretti di Cuneo afferma: “La seconda torre di polverizzazione valorizzerà ulteriormente il latte Made in Cuneo”.
Ricostruisce Coldiretti Cuneo: “Il progetto della seconda torre di sprayatura vede, nel quinquennio 2021-2025, un investimento comunicato da Inalpi di 148 milioni di euro. Il quale comprende, tra l’altro, un caseificio innovativo, l’impianto di produzione di lattoferrine che proteggono i neonati da infezioni dell’apparato gastrointestinale, l’ampliamento del centro ricerche e sviluppo ed interventi di efficientamento energetico. La prima torre di polverizzazione è attiva da oltre dieci anni e ha portato ad avere polvere di latte 100% Made in Cuneo grazie alla sinergia tra Coldiretti, Compral Latte, Inalpi e Ferrero spa”.
In merito a questo progetto Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo, commenta: “La strada della qualità, della sostenibilità e dell’equa remunerazione a tutti gli attori della filiera restano elementi imprescindibili per una crescita che porta benefici al territorio e all’intera economia della nostra regione. Bene quindi, in un momento così difficile, il coraggio dell’agroindustria per il rafforzamento di questa progettualità con l’implementazione della capacità produttiva sulla scia della prima esperienza. Prima esperienza che, basandosi sul prezzo indicizzato del latte, ha garantito, a prescindere dall’andamento altalenante del mercato, il valore reale di quanto conferito dai nostri allevatori per valorizzare la produzione di latte cuneese, che conta numeri importanti”.
Fa notare infatti Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo: “La filiera lattiero-casearia nella nostra provincia conta 950 aziende specializzate nella produzione di latte vaccino, e ne producono 6 milioni di quintali. Questa quantità viene suddivisa tra polvere di latte (20%), latte alimentare (25%) e caseificazione (il 55%, di cui il 25% per le produzioni dop). L’obiettivo primario, sposato anche dall’agroindustria virtuosa del nostro territorio, è quello di offrire ai consumatori prodotti di alta qualità e di sostenere concretamente il Made in Cuneo proprio attraverso questi progetti di filiera. Con attenzione anche all’alimentazione dei più piccoli”.


Fiera di Montichiari, le nuove date 2021

Come avevamo scritto su IZ 5, l’edizione 2021 della Fiera di Montichiari, la classica Fazi, che era prevista per il 16-18 aprile, era poi stata sospesa. Ma gli organizzatori di Centro Fiera avevano aggiunto: “Seguirà a breve comunicazione con nuove date 2021”.
Bene, ora queste nuove date ci sono. Sul sito web www.centrofiera.it , infatti, si legge che le nuove date della Fazi (Fiera agricola zootecnica italiana) sono 5-6-7 novembre 2021.
Altra novità: si terrà proprio alla Fiera di Montichiari, in quelle date, la 69a edizione della “Mostra nazionale del bovino da latte - Frisona e Jersey Italiana”, organizzata da Anafij.

Inalpi, una seconda torre per il latte in polvere - Ultima modifica: 2021-04-07T15:49:23+02:00 da Giorgio Setti

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