L’influenza aviaria comincia a serpeggiare anche in Italia

Un focolaio di influenza aviaria in un allevamento di Ravenna ha fatto scattare le misure di abbattimento e quelle di protezione e sorveglianza

Polli da carne
Un focolaio di influenza aviaria in un allevamento di Ravenna ha fatto scattare le misure di abbattimento e quelle di protezione e sorveglianza. Fieravicola, la manifestazione specializzata del settore avicolo è intanto stata posticipata al 7-9 settembre 2021 e si svolgerà a Rimini in contemporanea con Macfrut, evento fieristico clou dell’ortofrutta.

Dopo i numerosi focolai scoperti in diversi stati europei (vedi Informatore Zootecnico) l’influenza aviaria colpisce anche l'Italia con due nuovi casi di positività ad alta patogenicità rilevati dal Centro di Referenza Nazionale per Influenza aviaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (che è anche sede del nuovo Laboratorio di referenza europeo) in Emilia Romagna e in Puglia.

Lo scorso 2 febbraio nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna,  (ma anche in altri Paesi europei  interessati da nuovi focolai come Cecoslovacchia, Francia, Germania, Polonia, Slovacchia e Romania) la Commissione europea ha fatto scattare le misure di sorveglianza e protezione (CELEX 32021D0122 IT TXT) previste dalla direttiva Ue 94 del 2005 (CELEX 32005L0094 IT TXT(1)) aggiornando la mappa delle aree più a rischio per la diffusione del virus in molti Paesi europei.

Il primo caso di positività per il virus influenzale ad alta patogenicità sottotipo H5N8 riguarda un allevamento familiare di Lugo (Ra) che allevava polli per autoconsumo e Gru coronate.

Un secondo caso di influenza aviaria in uccelli selvatici è stato scoperto di recente anche in Puglia (vedi la HPAI-mappe del Centro di Referenza Nazionale per Influenza aviaria aggiornata al 27 gennaio 2021).

Abbattimento dei capi e creazione di zone di protezione e sorveglianza nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna

L’infezione riscontrata analizzando due carcasse di Gru coronate a Lugo, come ha comunicato il Centro di Referenza Nazionale, ha fatto scattare tutte le misure di controllo ed eradicazione, prevista dalla direttiva Ue, compreso l’abbattimento dei capi. Le operazioni si sono concluse lo scorso 25 gennaio.

La stessa normativa prevede anche, come ha spiegato Antonella La Peccerella di Coldiretti, la creazione di zone di protezione con un raggio minimo di tre chilometri intorno all'azienda e  zona di sorveglianza con un raggio minimo di 10 chilometri intorno all'azienda, comprendente la zona di protezione.

Queste misure saranno in vigore, fino al 24 febbraio 2021, nelle zone comprese all’interno delle province di Forlì-Cesena e Ravenna (Comuni di Lugo, Conselice, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Mordano, Imola, Fusignano, Bagnacavallo, Alfonsine e Massa Lombarda).

Cortesi, Confagricoltura: sale il livello di allerta a Mantova

«Le misure prese, pur non riguardando da vicino la provincia di Mantova, devono far mantenere altissima l’attenzione. Chiediamo ai nostri avicoltori – ha sottolineato Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – di adottare le massime misure di biosicurezza all’interno dei propri allevamenti. Il virus si trasmette facilmente, anche a causa della fauna selvatica e la distanza dai focolai rilevati in Emilia è estremamente ridotta».

A novembre 2020 i primi casi di influenza aviaria in Veneto e Lombardia

Finora l’influenza aviaria nel nostro Paese aveva colpito in modo sporadico. Alcuni uccelli cacciati nelle lagune veneziane e nel Delta del Po che a fine novembre 2020 erano risultati positivi a due sottotipi del virus, H5N8 e l’H5A. Lo scorso 18 novembre era stata confermata la positività al virus influenzale sottotipo H5 in un allevamento di svezzatori in provincia di Pavia.

In Europa i casi positivi crescono vertiginosamente

Una nota del Centro di referenza europeo per l’influenza aviaria  del 5 febbraio 2021 ha confermato nuove positività all’influenza aviaria ad alta patogenicità in volatili selvatici e nel pollame domestico in Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Irlanda del Nord, Danimarca, Svezia, Francia, Polonia, Croazia, Slovenia, Italia, Spagna, Slovacchia, Romania, Lituania, Ungheria, Norvegia, Repubblica Ceca, Finlandia, Svezia e Bulgaria.

Fieravicola posticipata al 7-9 settembre 2021

Fieravicola, la manifestazione fieristica dedicata al comparto avicolo  si ritroverà a Rimini dal 7 al 9 settembre per una nuova edizione all’insegna dell’internazionalizzazione. La manifestazione è stata posticipata a settembre proprio per poter garantire l’insostituibile modalità di una fiera “tradizionale”, una vetrina per presentare l’intero processo produttivo, le sue eccellenze e l’innovativo percorso intrapreso dalla filiera in ottica sostenibile, di benessere animale e di attenzione alle sensibilità del consumatore.

La kermesse sull'avicoltura si svolgerà in contemporanea a Macfrut al Rimini Expo Centre, con l’obiettivo di costruire un autentico polo di agribusiness specializzato.

In un'ottica internazionale i paesi target individuati per creare nuove opportunità di business sia per le tecnologie che per il prodotto finito, sono Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Danimarca e Svezia, i paesi dell’Est Europa, la Russia e il Nord Africa.

Tra le novità internazionali di rilievo figura l’accordo con l’Associazione avicola eurasiatica per la realizzazione dell’International Poultry Forum, un appuntamento di riferimento per il mondo avicolo non solo russo che viene organizzato con successo da 27 anni, e vedrà la partecipazione di produttori avicoli dai 15 paesi associati e di aziende italiane.

A supporto della parte commerciale, all’interno della fiera sarà predisposta una Retailer Business Lounge, un’area esclusiva dedicata agli incontri tra Gdo e distributori italiani con gli espositori, per meeting preventivamente fissati. Sarà inoltre prevista una Agenda di incontri b2b con buyer esteri sia in presenza sia on-line, fornendo, grazie alle opportunità del mondo digitale, agli espositori della filiera avicola la possibilità di contatti anche con chi non è presente fisicamente in fiera.

Al centro dell’edizione 2021 è prevista una ricca convegnistica con focus su incontri tecnici e su temi chiave come benessere animale, sostenibilità e biosicurezza. Fieravicola intende così proporsi come luogo autorevole di discussione e approfondimento sulle tematiche che interrogano l’intera filiera e lo sviluppo dell’avicoltura del futuro.

 

 

L’influenza aviaria comincia a serpeggiare anche in Italia - Ultima modifica: 2021-02-05T18:26:18+01:00 da Francesca Baccino

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