Alla Fiera Millenaria di Gonzaga la parola d’ordine, per il Consorzio di tutela del Grana Padano, è stata “insieme”. Nella serata organizzata da Coldiretti Mantova e dedicata a promuovere il formaggio Dop più venduto al mondo nel circuito degli agriturismi di qualità di Terranostra Mantova, il messaggio lanciato dal presidente consortile Renato Zaghini è stato, infatti, un invito a collaborare.
Un futuro di nuovi mercati export
«Ci sono nuovi mercati da esplorare all’estero, c’è la possibilità di crescere, vedo un futuro all’insegna dell’ottimismo, perché la crescita produttiva alla quale stiamo assistendo non presenta criticità. Inoltre, la crescita del grattugiato come prodotto di servizio consente ai caseifici di non appesantire le scorte – dichiara Zaghini –. Dobbiamo quindi creare i presupposti per poter conquistare con i nostri grandi formaggi Dop, pur con le loro differenze, scenari internazionali più ampi, promuovendo la qualità, la sostenibilità, il Made in Italy».
L’invito, in prima battuta, è rivolto ai “cugini” del Parmigiano Reggiano, altra grandissima Dop tra i formaggi a pasta dura, con i quali il Grana Padano condivide un codice doganale unico e una crescita costante all’estero, che in questi anni ha permesso di rafforzare presenza all’estero e accompagnare la crescita su territori che da secoli fanno agricoltura con uno sguardo sempre rivolto alla sostenibilità.
La collaborazione con Terranostra Mantova e Lombardia annunciata alla Millenaria
Ma c’è anche spazio per impostare una collaborazione con Terranostra Mantova e Lombardia, il circuito degli agriturismi di qualità di Coldiretti, ieri rappresentati dal presidente Giuseppe Groppelli, che si candida a essere un veicolo di sane tradizioni gastronomiche e alimentare con il Grana Padano.
Sulla qualità non vi sarebbe da aggiungere altro, conosciuta e riconosciuta com’è da tempo dai consumatori, dalle famiglie, dai circuiti della ristorazione, dai turisti che visitano la provincia e rimangono sedotti da un prodotto unico (e talvolta purtroppo imitato).
Ma il pubblico, ieri sera alla Millenaria di Gonzaga, conquistato dai piatti preparati dalle cuoche contadine Maria Grazia Maestri dell’agriturismo Dell’Ibisco di Bagnolo San Vito ed Elena Minucelli dell’agriturismo Corte Caselle di San Giorgio Bigarello e abbinati ai vini con la consulenza di Daniele Picchietti dell’Associazione italiana sommelier, ha appreso le infinite caratteristiche organolettiche del Grana Padano e i benefici per la salute (illustrati dal dottor Marco Occari, pediatra e nutrizionista), dai bambini agli sportivi, fino agli anziani.
Un prodotto per tutti, che però ha rischiato, complice la scellerata proposta francese, di essere catalogato fra i prodotti non in categoria “verde”, ma in quella “arancione” in un’ipotetica etichetta a semaforo, il cui iter è stato bloccato grazie alle pressioni esercitate a livello europeo anche da Coldiretti, come ricordato dal direttore della federazione di Mantova, Erminia Comencini.
Il progetto del Grana Padano dei Prati stabili
Sul filo della sostenibilità e del legame fra il Grana Padano e il territorio si è inserita ieri sera la presenza del presidente della Latteria San Pietro di Goito, Stefano Pezzini, capofila del progetto del Grana Padano dei Prati stabili, che coinvolge altre quattro cooperative e che rappresenta una soluzione vincente per un prodotto peculiare e che ha saputo intercettare consumatori attenti alle produzioni green.