Assemblea Grana Padano, nel 2024 l’export sarà superiore ai consumi italiani

L'export ha prodotto un fatturato al consumo di quasi un miliardo e 950 milioni di euro contro il miliardo e 650 milioni di euro in Italia nel 2023

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Quasi 67% di crescita della produzione di Grana Padano dal 1998 al 2023.L'assemblea generale ha eletto anche il nuovo Cda e i componenti del collegio sindacale per il prossimo quadriennio

L'export resta il driver più potente per la crescita dei consumi di Grana Padano. Tanto che nel 2024 potrebbe superare la quota di vendite realizzate in Italia visto che lo scorso anno il Consorzio di tutela del Grana Padano ha intensificato gli investimenti soprattutto su questo fronte senza trascurare, anzi, consolidando, le vendite nel nostro Paese.

Un obiettivo sottolineato da Renato Zaghini, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, che ha aperto oggi l’Assemblea generale dei consorziati al Centro Fiere di Montichiari (Bs), con una sintesi del mandato che lo ha visto alla guida dell'ente consortile.

Una presidenza  iniziata durante il lockdown e proseguita in uno dei periodi più difficili dei 70 anni del Consorzio. «In questi quattro anni abbiamo continuato - ha spiegato Zaghini - a far crescere le produzioni, abbiamo performato ottimamente all’estero e in Italia e siamo stati la destinazione più remunerativa al mondo per il latte da silomais. Costi maggiori, certamente, rispetto ad allevamenti per latte alimentare o formaggi generici, ma valorizzazione al top, come nessun’altra destinazione. Terminiamo quindi un quadriennio davvero oltre le aspettative, con alcune scelte difficili, coraggiose, ma altrettanto vincenti».

L'export ha generato quasi 1,95 miliardi di euro al consumo nel 2023

«Nel 2023 abbiamo gettato solide basi, perché nel 2024 i volumi export superino quelli italiani – ha sottolineato il presidente uscente – visto che il fatturato al consumo estero ha già superato quello italiano: quasi un miliardo e 950 milioni di euro contro il miliardo e 650 milioni di euro in Italia. Quest’anno, quindi, i consumatori mondiali hanno speso quasi 3,7 miliardi di euro per acquistare Grana Padano, una cifra da capogiro, con un +16% rispetto al 2022».

 

Il Grana Padano vale il 45,2% a volume nelle vendite retail in Italia

Nell’anno 2023 la categoria “Formaggi duri tipici italiani” ha sviluppato in Italia un trend a volume positivo pari al +4,8% rispetto al 2022. Con una quota di 45,2% a volume, il Grana Padano si conferma leader della categoria insieme al Trentingrana, mostrando una performance stabile a Volume (+0,4%) a fronte di una crescita a valore del +8,8% legata al protrarsi della fase inflattiva nel corso dell’anno. Se poi si esclude il Trentingrana in forte calo con volumi a -9,6%, la performance del Grana Padano risulta ancora migliore, con un +0,7% a volume.

Crescita del prezzo dell'8,9% nel 2023

Il prezzo medio del Grana Padano Dop ha inoltre registrato una crescita del +8,9%, arrivando ad un prezzo medio di 14,68 €/kg. Su base annua il valore raggiunto dall’intera categoria dei formaggi duri si è attestato a 15,76 €/kg, registrando una crescita del +6,8% rispetto al 2022, quindi inferiore a quella del Grana Padano DOP e del Trentingrana, salito del 7,7% sino a 15,40 €/kg.

Il Grana Padano Dop si conferma, inoltre, leader in tutte le aree geografiche Nielsen, pur con trend diversi, e con quote di mercato nel comparto tra il 43,7% nel Nord est ed il 46,8 di Sud e Isole.

Tendenze analoghe per le vendite nei vari canali distributivi. Grana Padano e Trentingrana detengono la quota di mercato più alta tra i formaggi duri tipici, tra il 41,5% dei discount e il 46,7% dei supermercati.

Tre le tipologie volumi di Grana Padano e Trentingrana in crescita del +6,0% tra le forme, che valgono il 56% del mercato, miglioramento dello 0,7% tra i pezzi preconfezionati a peso imposto dell’1,6% nei grattugiati e dell’1% sul segmento scaglie. In calo solo i bocconcini, dello 0,3% su un decremento complessivo dei duri del 2,3%.

L'export cresciuto del 6,55% nel 2023

Elaborando i dati pubblicati da Istat sull’export dei formaggi, emerge che nel 2023 le esportazioni di Grana Padano  raggiungono complessivamente 2.482.891 forme, in crescita del 6,55%. «Ciò significa che nel 2023 il 48,4% della produzione marchiata è stata destinata ai mercati esteri – commenta il Direttore Generale del Consorzio di Tutela, Stefano Berni –. Considerando, inoltre, un incremento dei prezzi al dettaglio di Grana Padano superiore al trend dell’inflazione, l’incremento della spesa mondiale di Grana Padano sfiora il 15%».

Un risultato in controtendenza, quindi, con quello di altri settori del food che hanno visto crescere i volumi solo a fronte di crescita dei prezzi al consumo al di sotto il trend dell’inflazione, a valori inferiori. «Questo straordinario traguardo raggiunto da Grana Padano rappresenta un incoraggiante segnale per il futuro – sottolinea Berni -, perché denota un apprezzamento costante da parte dei consumatori in tutto il mondo e un ottimo rapporto qualità-prezzo del nostro formaggio».

In Europa va l'83% delle spedizioni di Grana Padano

L’Europa, con 2.060.484 forme, assorbe l’83% delle esportazioni di Grana Padano DOP, con un incremento del 6,9% rispetto al 2022. La Germania, con una crescita del 5,53%, consolida sempre di più il primato di principale destinatario delle esportazioni di Grana Padano Dop, per un totale di 599.448 forme.

Anche i mercati extra Ue-28, dopo l’espansione registrata nel 2022, consolidano un incremento del 5,14%, per un volume complessivo di 607.530 forme. «È anche l’effetto del buon andamento del mercato statunitense, tradizionalmente uno dei principali mercati di sbocco per il Grana Padano – ha commentato il direttore generale –, che ha reso possibile, nonostante la debolezza del mercato canadese, un risultato così significativo per le esportazioni di Grana Padano nei paesi Extra Ue».

«Per continuare questo trend sappiamo che lo spazio di crescita è l’export senza perdere di vista l’Italia che comunque consuma oltre 2,5 milioni di forme – ha commentato il presidente Zaghini –. Sappiamo anche che dobbiamo assecondare le tendenze e gli orientamenti dei consumatori con la sostenibilità di processo, con il benessere animale e con la salubrità di prodotto».

Esportazioni di Grna Padano nel 2023
CONTINENTI NR. FORME ± % VS 2022
Mondo 2.482.891 +  6,55
Unione Europea 1.875.360 + 7, 02
Extra Unione Europea 607.531 + 5,14

Mantova la provincia leader nella produzione

Dal 1998, primo anno di produzione della Dop Grana Padano, al 2023, l’incremento dè stato del 66,87%, del 46,11% negli ultimi 20 anni e del 4,84% rispetto al 2022.

La provincia di Mantova con 27 caseifici risulta leader con 1.656.325 forme pari al 30,36% della produzione (29,8% nel 2022).

In seconda battuta si colloca Brescia, con 1.255.020 forme lavorate in 29 aziende, e Cremona, con 946.156 forme uscite dai suoi 9 caseifici, che hanno quindi la media produttiva più alta nel consorzio con più di 105mila forme lavorate.

LA PRODUZIONE PER PROVINCIA E REGIONE

 

PROVINCIA N. CASEIFICI FORME PRODOTTE %
MANTOVA 27 1.656.325 30,36%
BRESCIA 29 1.255.020 23,00%
CREMONA 9 946.156 17,34%
BERGAMO 3 117.542 2,15%
LODI 4 92.450 1,69%
PAVIA 1 14.042 0,26%
LOMBARDIA 73 4.081.535 74,80%
PIACENZA 20 605.125 11,09%
EMILIA ROMAGNA 20 605.125 11,09%
PADOVA 2 133.147 2,44%
ROVIGO 1 16.932 0,31%
VICENZA 11 349.568 6,41%
VERONA 11 98.018 1,80%
VENETO 25 597.665 10,95%
Il latte delle stalle venete lavorato a Grana Padano, anche fuori regione, contribuisce al 14,89% della produzione
TRENTO 16 130.611 2,39%
TRENTINO A.A. 16 130.611 2,60%
CUNEO 3 41.564 0,76%
PIEMONTE 3 41.564 0,76%
TOTALE 137 5.456.500 100,00%

Attesi a novembre il nuovo Piano Produttivo e  il nuovo Piano Strategico

Zaghini ha ricordato come il settore zootecnico sia bersaglio di quanti, in nome di un opinabile ambientalismo sfruttino e alimentino “questa tendenza animalistico/ambientale per sostituire i nostri alimenti zootecnici, carni, latte, formaggi con cibo sintetico da bioreattore».

«Al nuovo corso che emergerà dalle votazioni di oggi competerà proseguire con energia e determinazione il percorso che ci sta dando ragione – ha concluso Zaghini -. E verrà fatto con il nuovo Piano Produttivo e con il nuovo Piano Strategico da varare, come primo atto della nuova Governance, al prossimo novembre».

Equa correlazione tra latte e prodotto trasformato

Presentando la relazione annuale di Nomisma sul piano produttivo 2020-2023 approvato dal 99,74 per cento dell’assemblea, Ersilia Di Tullio ha poi sottolineato il ruolo del documento che ha consentito lo sviluppo all’estero e non ha avuto conseguenze negative sul mercato interno del latte.

Con un applauso è stato, infine, accolto il saluto del vicepresidente vicario Giuseppe Ambrosi, che non si è ricandidato, ricordando i 30 anni trascorsi nel Consorzio e ringraziando i consorziati e tutti i propri collaboratori.

L’Assemblea ha quindi approvato all’unanimità la relazione del Cda ed il bilancio consuntivo con il 100% dei voti da parte degli aventi diritto.

Eletti i 27 componenti del Cda

i consorziati hanno proceduto alle elezioni dei 27 membri del nuovo Consiglio di amministrazione, che alla sua prima convocazione eleggerà il presidente e dieci componenti del comitato di gestione, in carica sino alla primavera 2028. Votati inoltre i cinque componenti del collegio sindacale.

 

Assemblea Grana Padano, nel 2024 l’export sarà superiore ai consumi italiani - Ultima modifica: 2024-04-18T19:41:04+02:00 da Francesca Baccino

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