Precision feeding anche in Basilicata

Da sinistra, Angelo e Giuseppe Ferrone. Sono titolari, con il padre, dell’azienda agricola Santa Sofia di Baragiano Scalo (Pz).
Le scelte tecniche dell’azienda Santa Sofia. Alimentazione di precisione e omogeneità della miscelata sono tra le principali performance dei carri unifeed addottati in questo allevamento della provincia di Potenza. L’opinione dei conduttori dell’azienda, Angelo e Giuseppe Ferrone

Per ottenere il giusto reddito, anche in aree “difficili”, è necessario perseguire le migliori performances produttive attraverso il miglioramento genetico e adottando sistemi di zootecnia di precisione che consentano di ottimizzare l’alimentazione della mandria.

È questa la mission dell’azienda zootecnica Santa Sofia, ubicata in Basilicata a Baragiano Scalo (Pz), dove si allevano circa mille bovini della razza Frisona, di cui 500 vacche in lattazione, in un contesto paesaggistico di elevata bellezza anche se non facile dal punto di vista produttivo. I fratelli Angelo e Giuseppe Ferrone, che conducono l’azienda con il padre Don Vito, dimostrano di avere una grande passione per il loro lavoro se si considera che conoscono a memoria non solo ogni animale presente in stalla ma anche i progenitori e le performances produttive degli stessi, dati che utilizzano per la selezione genetica interna.

L’allevamento

L’azienda si estende su 370 ha di superficie di cui 200 ubicati a Metaponto; nel centro aziendale si trova la moderna stalla dove gli animali sono suddivisi in diversi gruppi produttivi: primipare, pluripare fresche, primipare e pluripare gravide, animali prossimi all’asciutta. C’è, poi, la zona di rimonta suddivisa per classi di età, l’area dove si trovano le femmine nella fase finale di asciutta su lettiera permanente e i vari box: pre – parto, parto, post parto e infermeria. Infine, sono presenti i box singoli che ospitano i vitelli fino a 60-70 giorni di vita; successivamente le giovani manzette sono trasferite in box multipli con lettiera fino al compimento dei 14 mesi di età, quando sono pronte per essere ingravidate.

Nei terreni aziendali di Baragiano, dove è presente la stalla, si coltivano in asciutto foraggi invernali (triticale, grano tenero, loietto, veccia e avena), mentre nei terreni ubicati a Metaponto si coltiva erba medica.

L’azienda è anche dotata di impianto per la produzione di biogas (150 kW); la frazione liquida del digestato è distribuita sui campi in fertirrigazione, mentre la parte solida viene separata ed impiegata per la lettiera e per le cuccette delle vacche in lattazione e, quando non è più utilizzabile per questo scopo, distribuita nei terreni.

In questa azienda zootecnica all’avanguardia è presente un carro miscelatore della Faresin, acquistato nel 2020, dalla tecnologia e prestazioni particolarmente avanzate. Si tratta di un Leader PF Plus 1.20 ecomix, dalla capacità di 20 metri cubi netti, semovente, dotato di una coclea verticale che affianca nelle operazioni di alimentazione un altro carro della Faresin (Leader 2000 ecomix con una coclea) acquistato nel 2013.

Nell’azienda Santa Sofia lavorano sette operai fissi, di cui uno, come spiega Angelo Ferrone, «è specializzato e impegnato a tempo pieno nella gestione alimentare lavorando esclusivamente con i due carri miscelatori della Faresin e gestendo l’intera operazione».

Riduzione dei costi

L’alimentazione rappresenta circa il 50% del costo litro latte dell’azienda Santa Sofia e rendere efficiente questo settore significa aumentare la marginalità e quindi gli utili.

«Il nuovo carro Faresin, che abbiamo acquistato da circa due anni – ci dice Giuseppe Ferrone – rappresenta certamente un plusvalore aiutandoci in maniera significativa ad ottimizzare il processo di alimentazione ed abbattere i costi di produzione. La tecnologia del carro ci consente di rendere efficiente ed efficace l’aspetto dell’alimentazione massimizzando le rese e ottimizzando i tempi lavorativi».

Miscelata omogenea

Come spiega Angelo Ferrone, uno dei requisiti fondamentali per massimizzare le performance produttive, riproduttive e sanitarie delle bovine è cercare di ottenere per ogni singola razione distribuita il livello ottimale di omogeneità per favorire la ruminazione degli animali con conseguente aumento della produzione di latte.

«Il carro Faresin non solo ci consente di ottenere un livello di omogeneità costante ma, grazie anche ad un accessorio importante come il mulino montato sulla fresa, permette il taglio netto di fieni e fasciati e una lunghezza precisa, rispettando le componenti fibrose dell’unifeed».

In passato nell’azienda Santa Sofia si rilevava la presenza di animali con blocchi ruminali.

«Le vacche – spiega Angelo – erano portate a selezionare maggiormente all’interno della razione dando la preferenza ai concentrati. Ciò determinava problemi al rumine con ripercussioni negative sulla produttività».

Pertanto, la presenza del mulino è risultata determinante per migliorare le performances produttive dell’allevamento ed oggi non si verificano più problemi di ruminazione e la media produttiva giornaliera è oltre 40 litri di latte/giorno/vacca.

Inoltre questa tecnologia riduce dell’80% i tempi di carico, rispetto ad un sistema senza mulino, grazie a 128 coltelli reversibili e a tre serie di controlame, e di conseguenza diminuisce anche i consumi totali.

«Altro punto di forza del carro miscelatore della Faresin – aggiunge Angelo – è la presenza di un magnete sulla coclea che consente di eliminare eventuali corpi ferrosi presenti al momento dello scarico in mangiatoia».

Efficienza di carico

Il carro della Faresin si distingue anche per l’elevata efficienza di carico, garantita da un canale di carico largo 80 cm e dal sistema Loading Halt, che garantisce il rispetto delle quantità prevista dalla ricetta, bloccando automaticamente il carico dei componenti una volta raggiunto il peso predefinito.

Il carro, inoltre, è predisposto per l’installazione del sistema di analisi Nir, da integrare nella vasca di alimentazione, che consente di misurare in tempo reale le proprietà chimico-fisiche e il livello di omogeneità della razione, facilitando la replicabilità dei parametri dell’unifeed ad ogni carico.

Nell’azienda Santa Sofia si utilizzano macchine Faresin da circa tre lustri, il Leader PF Plus 1.20 ecomix è il terzo carro Faresin acquistato.

«Il carro miscelatore con cui lavoriamo oggi – precisa Giuseppe Ferrone – è certamente una macchina molto più avanzata rispetto alle altre: è completa e consente di gestire ad alto livello una mandria. L’evoluzione in termini di efficienza e affidabilità è evidente».

Dal primo carro Faresin acquistato dalla famiglia Ferrone a questo nuovo modello l’evoluzione è molto evidente: «Oggi l’operatore in cabina lavora con un comfort molto migliorato, la cabina è più silenziosa e dotata di aria condizionata; ottima è la gestione dei comandi primari attraverso il joystick. Al braccio della fresa è stato aggiunto un altro pistone che contrasta il beccheggio rendendo più agevoli le fasi di trasferimento. È un mezzo che permette di lavorare con estrema precisione e rapidamente i foraggi, miscelandoli ottimamente».

Altra prerogativa della ditta Faresin è la puntuale e tempestiva assistenza.

«I pezzi di ricambio arrivano in azienda in pochi giorni – aggiunge Giuseppe - e i tecnici sono sempre a disposizione».

La presenza di un molino sulla fresa del carro miscelatore Leader PF Plus 1.20 ecomix consente di tagliare fieni e foraggi fasciati in modo da migliorare la miscelazione della razione. E di evitare i diversi problemi che insorgono quando gli animali selezionano l’alimento dando preferenza ai concentrati.

Zootecnia di precisione

L’azienda lucana ha sempre dimostrato di avere una particolare attenzione verso le nuove tecnologie che consentono di applicare una zootecnia di precisione.

«A questo proposito – spiega Angelo – monitoriamo, tramite collare con microchip, l’attività, l’ingestione e la ruminazione di ogni animale. Ciò ci consente di avere sotto controllo lo stato di salute e gli eventi riproduttivi di ogni vacca e di separare ogni giorno, grazie al box sort, gli animali da fecondare o sottoporre a particolari trattamenti».

Anche il benessere animale è al top nell’allevamento Santa Sofia e gli animali possono godere di ampi spazi e di superfici trattate con resine antiscivolo. Inoltre «nelle stalle gli animali non soffrono il caldo grazie a sistemi di ventilazione e di raffrescamento che vengono azionati quando si rilevano situazioni climatiche stressanti».

La sala di mungitura è del tipo parallelo posteriore con 20+20 postazioni.

«Il latte prodotto è di elevata qualità – precisa Angelo Ferrone – ed è interamente conferito allo stabilimento Granarolo di Gioia del Colle in provincia di Bari».

La produzione media delle vacche in lattazione dell’azienda Santa Sofia si aggira sui 40 litri di latte al giorno per vacca. L’intera produzione di latte è conferita allo stabilimento di Gioia del Colle (Ba) della Granarolo.

Leggi la versione integrale dell’articolo dedicato da IZ all’esperienza dell’azienda zootecnica Santa Sofia:

Leggi l'articolo integrale Precision feeding anche in basilicata


Guarda il video del carro miscelatore Faresin Leader PF Plus 2.28

Precision feeding anche in Basilicata - Ultima modifica: 2022-09-13T14:39:57+02:00 da Margherita di Vito

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