Prezzi prodotti zootecnici: prosegue la scia negativa del latte spot

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 20-24 marzo 2023

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella settimana 20-24 marzo, sono rimasti sostanzialmente invariati per quasi tutti i prodotti monitorati, ad eccezione del latte spot che ha registrato ulteriori ribassi.

Latte

Prosegue la fase di debolezza per i listini nazionali del latte spot, giunti alla quinta settimana consecutiva di ribassi. A Milano le quotazioni arretrano del -1,1%, dopo il -3,1% della settimana precedente, attestandosi sui 462,50 €/t. Cali di entità comparabile anche a Verona (-1,6%). Si conferma in discesa la variazione tendenziale (-4%) che a metà marzo è tornata in territorio negativo per la prima volta da marzo 2021.

Nuovi ribassi a Milano per il latte di importazione, con i prodotti di provenienza francese e tedesca che lasciano entrambi sul terreno il -1,3% su base settimanale.

Per quanto riguarda il latte di origine biologica, trova conferme a Milano la tendenza di fondo negativa ma con ritmo inferiore rispetto alla flessione del latte spot. Nello specifico, il latte bio perde 5 €/t per la quarta settimana consecutiva, scendendo sotto i 600 €/t (595 €/t) per la prima volta da maggio dello scorso anno. Il divario rispetto alle quotazioni del latte spot si conferma sui 130 €/t, livello maggiormente in linea con le medie storiche rispetto agli scarti minimi osservati nei mesi precedenti.

Materie grasse

Settimana di stabilità nel comparto nazionale delle materie grasse con il mercato che cerca di consolidare una posizione di maggiore equilibrio dopo l’andamento contrastato delle ultime settimane. A Milano il burro pastorizzato registra una variazione settimanale pari a zero per la prima volta da novembre, con i prezzi che si mantengono sui 2,95 €/kg. Listini invariati anche sulle piazze di Mantova e Cremona.

Stabilità anche a livello continentale dove tutti i principali benchmark si mantengono sui livelli della settimana precedente. In particolare, il burro di centrifuga di Kempten in Germania si conferma sui 4,75 €/kg così come il “Verse Boter” olandese che si mantiene sui 4,80 €/kg. Nella settimana 20–24 marzo, dunque, sia i principali listini nazionali che quelli continentali restano tutti invariati, risultato che non si registrava dall’ultima settimana di settembre dello scorso anno.

La stabilità interessa trasversalmente il comparto delle materie grasse, con lo zangolato (2,75 €/kg) e la crema di latte nazionale (2,20 €/kg) che a Milano si confermano sui livelli della settimana precedente.

Grana Padano

Si confermano invariati, nella parte finale di marzo, i listini all’ingrosso del Grana Padano. A Milano stabili tutte le stagionature con lo stagionato 9 mesi che si mantiene sui 9,13 €/kg, livello che su base tendenziale risulta superiore di quasi venti punti percentuali rispetto a marzo dello scorso anno. Assenza di variazioni anche a Verona, Cremona e Mantova che mantiene la crescita media tendenziale più bassa tra le piazze monitorate (+14%).

A livello europeo torna il segno “meno” per i formaggi olandesi che negli ultimi mesi sono risultati tra i prodotti caseari monitorati dalla Commissione europea quelli maggiormente in calo. In particolare, Edamer e Gouda perdono rispettivamente il -2,2% e il -0,6% su base settimanale, con il primo che porta a quota -20% la variazione rispetto al picco massimo di fine ottobre (in comparazione Gouda e Cheddar hanno perso rispetto ai propri massimi di periodo, entrambi registrati a ottobre, il -11% e il -7%).

Parmigiano Reggiano

Sostanziale stabilità per i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano nella penultima settimana di marzo, con timidi movimenti verso il basso per le lunghe stagionature quotate a Parma. Sulla piazza emiliana, infatti, lo stagionato 24 mesi scende del -0,8% su base settimanale attestandosi sui 12,20 €/kg (andamento simile per il 30 mesi) mentre lo stagionato 12 mesi si mantiene stabile sui 10,48 €/kg. Listini invariati su tutte le altre piazze di scambio monitorate, con la variazione media su base annua delle quotazioni che si conferma sul -3% a Mantova e Milano.

Sul fronte dell’export, il 2022 si conferma un anno da record per le vendite oltrefrontiera dei principali formaggi duri Dop, con l’aggregato Parmigiano Reggiano–Grana Padano che ha raggiunto valori record sia in termini di volumi che di valori. Le spedizioni verso l’estero, infatti, hanno totalizzato il quantitativo record di circa 109mila tonnellate (+3% rispetto al 2021) che, grazie anche all’aumento dei prezzi medi all’export, ha portato il computo delle entrate monetarie sopra 1,2 miliardi di euro (+8% rispetto al 2021), risultato mai raggiunto in precedenza. Estendendo il confronto temporale, le esportazioni in valore risultano sostanzialmente raddoppiate rispetto ai 640 milioni di euro del 2010.

Pecorino Romano

Ancora stabili le quotazioni del Pecorino Romano che si mantengono su valori elevati storicamente. A Milano lo stagionato 5 mesi resta fermo sui 14,05 €/kg per la settima settimana consecutiva, con la variazione tendenziale che si conferma in progressiva attenuazione (+35% contro il +40% di fine febbraio).

Bovini vivi

Prosegue la fase di stabilità delle quotazioni dei bovini da macello che continuano a mantenersi su livelli record in virtù del quadro di deficit produttivo che sta interessando il comparto. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si mantengono a Mantova sui 3,58 €/kg (peso vivo), con la stabilità che interessa tutte le altre razze principali. Stesso andamento sulla piazza di Modena dove gli incroci nazionali restano invariati sopra i 3,15 €/kg (peso vivo). In termini tendenziali si conferma in graduale attenuazione la variazione media annua delle quotazioni che si attesta sul +12% contro il +20% di inizio anno.

Sul fronte dei vitelli a carne bianca resiste la fase di equilibrio intrapresa ad inizio febbraio, con quotazioni invariate sia a Mantova che Modena. Scende sul +2% la crescita su base tendenziale dei prezzi.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: prosegue la scia negativa del latte spot - Ultima modifica: 2023-03-28T19:49:58+02:00 da Alice Martini

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