Prezzi prodotti zootecnici: latte spot e materie grasse si confermano in calo

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 12-16 dicembre 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella settimana centrale di dicembre, hanno registrato pesanti diminuzioni per il latte spot e le materie grasse. Stabili Grana Padano, Parmigiano Reggiano e vitelloni da macello. Infine, prezzi in aumento per il Pecorino Romano che sulla piazza di Milano registra un nuovo valore record.

Latte

Seconda settimana consecutiva di ribassi per le quotazioni del latte spot nazionale, con i prezzi che registrano una perdita settimanale oltre il -1% per la prima volta da luglio. Il listino di Milano cede l’1,5% su base settimanale per raggiungere i 657,50 €/t, con cali di simile entità anche per i prezzi a Verona. In termini tendenziali si attesta sul +38% la variazione su base annua, dopo il picco di metà settembre a quota +65%.

Dopo una fase di sostanziale equilibrio tra settembre e novembre si rilevano, dunque, i primi veri segnali di cedimento per le quotazioni del latte spot, con il mese di dicembre che storicamente dà inizio ad una fase stagionalmente debole per i prezzi della materia prima. Da monitorare nelle prossime settimane la credibilità di tali segnali ribassisti che potrebbero trovare ulteriore impulso sulla scia, da un lato, dei miglioramenti sul versante della raccolta e, dall’altro, dal rallentamento della domanda che continua a mantenersi particolarmente cauta.

Tra gli altri prodotti, a Milano accelera al ribasso il latte di provenienza estera, con cali trasversali sia per il prodotto francese (-4% su base settimanale) che tedesco (-3,9%).

In calo anche il latte di origine biologica che scende a Milano sui 680 €/t (-1,1%), con il divario rispetto ai prezzi del latte spot che si porta sui 22,50 €/t (contro i 10 €/t di inizio ottobre).

Materie grasse

Listini nazionali delle materie grasse in caduta libera nella settimana centrale di dicembre, con cali settimanali oltre il -5% su tutte le principali piazze di scambio. A Milano il burro pastorizzato arretra del 6% rispetto alla settimana precedente scendendo per la prima volta nel 2022 sotto i 4 €/kg (3,95 €/kg). In deciso calo anche i listini di Cremona (-6,2%) e Mantova (-5,9%). Scende al +9% la crescita su base annua contro il +25% di metà novembre e il +85% di metà ottobre.

La dinamica ribassista continua ad investire tutti i principali mercati continentali, con variazioni settimanali del -9% per il burro di centrifuga di Kempten in Germania e del -5,5% per il burro olandese. Il benchmark tedesco (5,20 €/kg) si attesta su livelli che non si registravano da ottobre 2021, con la variazione su base annua che passa in territorio negativo per la prima volta nel post-pandemia (-10,3% contro il picco di luglio a quota +83%).

L’attuale fase di correzione delle quotazioni del burro è alimentata dal robusto ampliamento della disponibilità di prodotto a livello continentale favorito dai diffusi miglioramenti produttivi per i principali paesi produttori europei, oltre che da una fase dell’anno stagionalmente debole per il prodotto (dicembre è il mese in cui negli ultimi dieci anni si sono registrati in media i maggiori ribassi).

In arretramento a Milano tutti i prodotti del comparto delle materie grasse, con lo zangolato che cede il -6,3% su base settimanale (3,75 €/kg) e la crema di latte nazionale il -3,1% (3,14 €/kg).

Grana Padano

Seconda settimana consecutiva all’insegna della stabilità per i listini all’ingrosso del Grana Padano, dopo gli aumenti di ottobre e novembre. Invariate a Milano tutte le stagionature con lo stagionato 9 mesi che si mantiene sui 9,43 €/kg. Stabili tutte le principali piazze di scambio, ad eccezione di Cremona che rileva timidi aumenti settimanali nell’ordine del +0,5% per tutte le stagionature.

In termini tendenziali si conferma sul +24% la variazione media su base annua delle quotazioni a Mantova, con la variazione tendenziale del listino di Verona (+30,2%) che resta la più ampia tra le principali piazze monitorate.

A livello continentale contrastate le quotazioni dei principali formaggi monitorati dalla Commissione europea. Tra i prodotti olandesi, l’Edamer prosegue nella tendenza ribassista, con cali medi settimanali intorno al -1%, mentre torna in positivo il Gouda (+0,9%). L’Emmentaler consolida, invece, i rialzi di inizio dicembre raggiungendo il livello record di 6,70 €/kg (+8% per i prezzi tra fine novembre e metà dicembre).

Parmigiano Reggiano

Prosegue il quadro di stabilità per i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano, con le quotazioni che continuano a mantenersi sostanzialmente invariate rispetto ai livelli di maggio. A Parma stabili sia le brevi che le lunghe stagionature, con lo stagionato 12 mesi che si conferma sui 10,73 €/kg e lo stagionato 24 mesi stabile sui 12,70 €/kg. Quotazioni invariate anche a Reggio-Emilia, Milano e Modena. Si mantengono tra il +2% e il +3% le variazioni tendenziali sulle diverse piazze di scambio.

A livello macro si confermano toniche le performance dell’export dell’aggregato Parmigiano Reggiano–Grana Padano, con i primi nove mesi dell’anno che hanno visto un incremento del +5% in volume e del +8% in valore rispetto allo stesso periodo del 2021.

Pecorino Romano

Dopo una settimana di stop, torna a salire il Pecorino Romano che si conferma in questa fase uno dei pochi prodotti del comparto lattiero-caseario a registrare prezzi in crescita. A Milano lo stagionato 5 mesi avanza del +0,7% su base settimanale per attestarsi sul valore record di 13,55 €/kg, quota mai raggiunta in precedenza.

Si mantiene intorno al +37% la variazione su base annua delle quotazioni, con la crescita che continua ad essere sostenuta da un quadro di deficit dell’offerta che ha interessato il formaggio Dop per l’intera campagna produttiva 2021/22.

Bovini vivi

Pausa di riflessione per le quotazioni dei bovini da macello nella settimana centrale di dicembre, dopo quasi due mesi di rialzi. Tra i principali capi, i vitelloni da macello Charolaise si mantengono stabili a Mantova sopra i 3,54 €/kg (peso vivo), così come restano invariate le altre razze principali. Equilibrio anche per i vitelloni quotati a Modena tra cui le razze da incroci nazionali che si confermano sopra i 3,11 €/kg (peso vivo).

Le quotazioni, dunque, seppur in equilibrio si mantengono ai massimi storici su tutte le piazze, con la variazione tendenziale che si aggira intorno a quota +20% per tutte le razze.

Stabilità anche per i listini dei vitelli a carne bianca che restano invariati sia a Mantova che Modena, con la variazione su base annua delle quotazioni che si mantiene sul +6%.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: latte spot e materie grasse si confermano in calo - Ultima modifica: 2022-12-21T11:44:11+01:00 da Alice Martini

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