Prezzi prodotti zootecnici: latte spot e burro tornano a crescere

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 29 agosto-2 settembre 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in chiusura di agosto, si sono mostrati in aumento per il latte spot, il burro e i bovini da macello. Stabili, invece, i prezzi degli altri prodotti monitorati.

Latte

Listini del latte spot nazionale che tornano a crescere dopo la pausa estiva, riavvicinandosi ai massimi storici fatti registrare a luglio. A Milano le quotazioni si attestano sui 645–660 €/t per un prezzo medio di 652,50 €/t, in aumento del +1,2% rispetto alla rilevazione precedente e a 5 €/t dal massimo storico per la piazza a quota 657,50 €/t. A Verona, invece, le quotazioni raggiungono i 665 €/t (+1,5% su base settimanale), livello mai registrato in precedenza. Si mantiene sul +61% la variazione media dei listini rispetto a dodici mesi fa.

Riprendono, dunque, le tensioni sui prezzi del latte spot alimentate dalle criticità ormai strutturali dell’offerta, a fronte di una domanda in ripresa dopo i bassi volumi estivi. Clima di marcata incertezza attorno alle prospettive produttive del comparto nei mesi invernali, con i costi delle materie prime, in primis energetiche, che mantenendosi su livelli eccezionali potrebbero imprimere ulteriori rialzi ai listini, già attestati su livelli record.

In aumento a Milano il latte di provenienza estera, sia francese (+1,7%) che tedesco (+1,6%).

Rialzi anche per il latte di origine biologica (+0,7%) che raggiunge questa settimana i 675–690 €/t, con un divario rispetto alle quotazioni del latte spot che si attesta sui 30 €/t.

Materie grasse

Segnali di ripresa, in chiusura di agosto, per i listini nazionali delle materie grasse, con le quotazioni che tornano a registrare il segno “più” dopo più di due mesi. A Milano il burro pastorizzato avanza del +1% rispetto all’ultima rilevazione e si attesta sui 5,15 €/kg. Rialzi anche a Mantova e Cremona dove le quotazioni guadagnano, rispettivamente, il +1% e il +0,8% rispetto alla scorsa settimana. Si interrompe, dunque, la fase di correzione che ha interessato i listini nazionali a partire da fine giugno, a conferma del peggioramento delle condizioni produttive dell’intera filiera. Si mantiene superiore al +120% la crescita media delle quotazioni rispetto a dodici mesi fa.

Prezzi del burro in aumento in tutto il continente, con il burro di centrifuga di Kempten, in Germania, che torna per la prima volta da inizio luglio sopra quota 7 €/kg (+0,9% su base settimanale). Rialzi anche per il Verse Boter olandese (+0,3%) mentre restano invariate le quotazioni del burro francese.

In crescita anche gli altri prodotti del comparto nazionale delle materie grasse. A Milano lo zangolato sale del +1% (4,95 €/kg) mentre resta stabile sui 3,48 €/kg la crema di latte nazionale.

Grana Padano

La prima settimana di settembre vede il Grana Padano consolidare la propria stabilità ad eccezione delle rilevazioni sulla piazza di Mantova, dove tornano a registrarsi dei segnali di rialzo. Nelle contrattazioni della provincia lombarda le forme meno stagionate vedono infatti netti rialzi: +1,3% per il fuori sale e +1,4% per le forme stagionate almeno 10 mesi.

Nel complesso, sulle piazze monitorate il prezzo medio delle forme stagionate nove mesi non supera la soglia degli 8,90 €/kg mentre il prezzo per le forme stagionate venti mesi rimane sui 9,80 €/kg. La variazione media dei prezzi su base annua si attesta al 19,1% per tutte le forme, in lieve rialzo rispetto alla settimana scorsa.

La produzione nel mese di agosto si è attestata sulle 367mila unità, in rialzo rispetto a luglio (+2,1%) e in sostanziale stabilità rispetto ad agosto 2021 (+0,8%).

Parmigiano Reggiano

Non destano sorprese i listini del Parmigiano Reggiano che non vedono variazioni per l’ennesima settimana. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi si conferma sui 10,70 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi si conferma a 12,66 €/kg. La variazione tendenziale dei prezzi rimane sul 3%.

Anche per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea si osserva una fase di stabilità, con qualche variazione in negativo. Il Cheddar si conferma sui 4,68 €/kg, l’Edam scende a 5,19 €/kg (-0,1%), il Gouda si porta a 5,11 €/kg (-0,5%) e l’Emmental arriva a 6,1 €/kg (-0,7%).

Pecorino Romano

Agosto si chiude mostrando una stabilità per i prezzi all’ingrosso del Pecorino Romano, che rimangono comunque su valori elevati. Sulla piazza di Milano, in particolare, lo stagionato cinque mesi si conferma sui 12,15 €/kg, un livello più alto di oltre il 30% su base annua.

Bovini vivi

Diffusi rialzi in chiusura di agosto nel mercato dei bovini da macello, con i vitelloni che proseguono il trend positivo partito a inizio mese. Tra i principali capi, le quotazioni dei vitelloni Charolaise avanzano a Mantova del +0,9% su base settimanale stabilendo il nuovo massimo storico sopra i 3,37 €/kg (peso vivo). Nuovo record anche per le razze da incroci nazionali quotate a Modena che raggiungono i 2,93 €/kg (peso vivo), in rialzo del +1% su base settimanale e del +4,6% rispetto a fine luglio. Si attesta sul +29% la variazione su base annua delle quotazioni medie dei vitelloni da macello.

Rialzi anche nel mercato dei vitelli a carne bianca, sia a Mantova (+0,9%) che Modena (0,8%). In termini tendenziali scende al +10% la crescita media annua delle quotazioni dei vitelli a carne bianca contro il +21% di fine luglio.

Leggi le schede dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: latte spot e burro tornano a crescere - Ultima modifica: 2022-09-05T22:35:36+02:00 da Alice Martini

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