Prezzi prodotti zootecnici: continua il trend positivo del latte spot

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 20-24 giugno 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella quarta settimana di giugno, hanno segnato nuovi massimi storici per il latte spot nazionale. Poche le variazioni rilevate per gli altri prodotti monitorati.

Latte

Nella quarta settimana di giugno prosegue l’ascesa dei prezzi del latte spot di origine nazionale, con le quotazioni che stabiliscono nuovi valori record su tutte le principali piazze di scambio. A Milano i listini si attestano sui 605–620 €/t (+3%) e si consolidano al di sopra della soglia dei 600 €/t mai toccata in precedenza. Rispetto ai valori di un mese fa, le quotazioni hanno aggiunto ulteriori 70 €/t, per una crescita percentuale su base mensile che sfiora il +13%. Stessa dinamica a Verona dove le quotazioni, in crescita del +4% rispetto alla scorsa settimana, raggiungono i 630 €/t. In termini tendenziali la crescita media dei listini del latte spot rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si attesta sul +62%.

In relazione ai fondamentali di mercato, a fronte di una domanda che resta tonica, continuano le forti tensioni dal lato dell’offerta con una pluralità di fattori che incidono pesantemente sulla raccolta di latte e sulle aspettative degli operatori. Da un lato il persistere di un contesto caratterizzato da elevati costi degli input, in primis l’energia e le materie prime per l’alimentazione dei capi allevati, che si trasmette a cascata sull’intera filiera. Dall’altro il quadro di deficit della raccolta, ormai strutturale a livello continentale, che ha investito in particolare i principali Paesi produttori. Secondo gli ultimi dati Eurostat, i cali produttivi sono proseguiti nel mese di aprile: Germania, Francia e Olanda, che combinano per metà della raccolta continentale di latte, a livello aggregato hanno registrato un calo dei volumi produttivi del -2,5% rispetto ad aprile 2021.

Marcati rialzi a Milano anche per il latte spot di provenienza estera, sia il prodotto francese (+3,6% su base settimanale) che tedesco (+3%).

Avanza anche il latte di origine biologica (questa settimana sui 630–645 €/t a Milano, +2,8%), con il divario rispetto alle quotazioni del latte spot che si mantiene sui 25 €/t, contro i 170 €/t di fine 2020, periodo nel quale si erano avviate le rilevazioni del prodotto bio.

Materie grasse

Dopo tre settimane di rialzi, i prezzi nazionali delle materie grasse tornano stabili su tutte le principali piazze, in scia alla fase di normalizzazione delle quotazioni in atto in tutto il continente. Il burro pastorizzato resta invariato sia a Milano che a Mantova (che già la scorsa settimana aveva mostrato i primi segnali di stabilizzazione), rispettivamente sui 5,38 €/kg e 5,20 €/kg, entrambi massimi storici per le rispettive piazze.

Si conferma a livello europeo la fase di rallentamento che ha interessato il comparto nelle ultime due settimane. Il burro di centrifuga di Kempten, in Germania, arretra del -0,7% su base settimanale, attestandosi sui 7,20 €/kg, allontanandosi dal massimo storico a quota 7,30 €/kg rilevato a inizio aprile. Invariate questa settimana le quotazioni in Francia e Olanda.

Settimana senza variazioni anche per gli altri prodotti del comparto delle materie grasse. Lo zangolato resta invariato a Milano sui 5,18 €/kg, così come la crema di latte nazionale che si conferma sui 3,54 €/kg.

Grana Padano

Continua la fase di stagnazione dei listini all’ingrosso del Grana Padano sulle piazze osservate. Il prezzo medio per le forme stagionate nove mesi non si sposta dai 8,52 €/kg mentre il prezzo per le forme stagionate venti mesi si conferma a 10,07 €/kg. I prezzi rimangono su livelli sostenuti, in media superiori del 18,8% rispetto a dodici mesi fa, grazie anche al calo produttivo. Infatti, a maggio la produzione si è attestata sulle 486mila forme, il 2,5% in meno rispetto alla produzione di aprile e il 3,9% in meno rispetto a maggio 2021. A crescere maggiormente rispetto allo scorso anno sono state le stagionature brevi, con un +27% per i prodotti stagionati 10 mesi. Meno accentuata la crescita per il Grana stagionato 20 mesi e oltre (+ 6%).

Parmigiano Reggiano

Per l’ennesima settima i listini del Parmigiano Reggiano restano stazionari. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi si conferma a 10,67 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi resta a 12,63 €/kg. La variazione dei prezzi su base annua si attesta in media al +3,7%, dato inferiore rispetto all’andamento degli altri formaggi duri.

Stabili anche i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: il Gouda cresce dell’1,5% in un settimana arrivando a 4,86 €/kg mentre l’Edam guadagna lo 0,6% e raggiunge i 5,06 €/kg. Emmental e Cheddar fermi rispettivamente a 5,72 €/kg e a 4,28 €/kg.

Pecorino Romano

Dopo quattro settimane di rialzi si arresta la corsa del Pecorino Romano stagionato cinque mesi. Sulla piazza di Milano il prodotto si conferma in una forbice compresa tra gli 11,30 €/kg e i 11,60 €/kg. I prezzi attuali segnano un +31,9% rispetto a giugno 2021, complice il calo delle produzioni che nell’annata 2021/2022 (periodo ottobre 2021 – febbraio 2022) si attesta a -12,9% rispetto allo stesso periodo 2020/21.

Bovini vivi

Persiste nella quarta settimana di giugno il quadro di equilibrio nel mercato dei bovini da macello, con i listini dei vitelloni da macello che restano invariati per la nona settimana consecutiva su tutte le principali piazze. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si confermano a Mantova sopra i 3,29 €/kg (peso vivo) mentre le razze da incroci nazionali si mantengono a Modena sui 2,75 €/kg (peso vivo). Sfiora il +30% la crescita media dei listini dei vitelloni da macello rispetto a dodici mesi fa. Il mercato consolida, dunque, la fase di equilibrio avviata a metà aprile, in corrispondenza di livelli di prezzo che continuano a mantenersi elevati.

Stabili per la seconda settimana consecutiva i listini dei vitelli a carne bianca, sia a Mantova che Modena. In termini tendenziali la variazione media annua delle quotazioni scende al di sotto della soglia del +25% per la prima volta da febbraio.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: continua il trend positivo del latte spot - Ultima modifica: 2022-06-28T18:48:14+02:00 da Alice Martini

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