Granarolo e Lactalis lanciano un sos al Governo per la filiera latte

Il presidente Calzolari e l'Ad Pomella, ai vertici di Granarolo e Lactalis, hanno sollecitato un provvedimento per contenere un aumento dell’inflazione

lattiero caseario
L’inflazione ha portato a un aumento di listino del 23/24% e i costi energetici continuano a crescere in misura esponenziale. Il consumatore potrebbe non poter sostenere l'aumento del prezzo del latte al dettaglio.

Granarolo e Lactalis  lanciano un appello al Governo. I costi di produzione, da quelli dell’alimentazione a quelli dell’energia, sono alle stelle. La crescita dell’inflazione è inarrestabile. Inevitabili gli aumenti dei prezzi al consumo che potrebbero innescare a breve anche un crollo dei consumi.

Ecco perchè Granarolo, il maggior gruppo cooperativo nazionale del settore, e Lactalis, multinazionale francese che in Italia opera con i marchi Cademartori, Invernizzi, Galbani, e Parmalat, hanno fatto squadra sollecitando un intervento immediato del Governo «che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera».

«A fronte di una situazione che non consente ritardi nelle risposte della politica, il Gruppo Granarolo e il Gruppo Lactalis in Italia, superano i consueti antagonismi di mercato e, insieme, pongono all’attenzione del Governo la forte preoccupazione per un’inflazione galoppante che da 12 mesi colpisce l’agroalimentare italiano e in particolare il settore lattiero caseario. Occorre un intervento pubblico che scongiuri conseguenze ancora più disastrose per le migliaia di imprese che compongono la filiera».

Aumento a doppia cifra dell’inflazione

Granarolo e Lactalis hanno sottolineato l’avanzata dell’inflazione che ha toccato, con incrementi a doppia cifra, quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: alimentazione animale (aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte) che ha reso necessario un aumento quasi del 50% del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, packaging (carta e plastica sono in aumento costante da mesi), ulteriori componenti di produzione impiegati nella produzione di latticini.

La corsa del costo dell’energia

 Oggi, però, come hanno spiegato  la preoccupazione maggiore è rappresentata dall’incremento dei costi energetici che nelle ultime settimane sono aumentati a tal punto da rendere difficile trasferirli sul mercato, in un momento economicamente complesso per le famiglie italiane.

Il presidente del Gruppo Granarolo, Gianpiero Calzolari

«Per quanto concerne le sole energie, se non avviene un’inversione di rotta, si tratta di una inflazione del 200% nel 2022 rispetto al 2021 e un rischio di oltre il 100% nel 2023 rispetto al 2022 – dichiara il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari –. È insostenibile anche da parte di una grande azienda, dal momento che si protrae nel tempo e che se fosse scaricata tal quale sul mercato colpirebbe significativamente i nostri consumatori e avrebbe inevitabili conseguenze sui consumi, con ricadute negative su tutta la filiera».

«L’aumento del costo energetico sulla nostra organizzazione ha generato un impatto devastante, che sarebbe stato anche maggiore se non fossimo intervenuti con delle coperture ad hoc. Parliamo di un +220% di spesa registrato nel 2022 rispetto al 2021, e una stima di un +90% nel 2023 rispetto al 2022 – afferma Giovanni Pomella, ad di Lactalis in Italia –. Le imprese sono allo stremo, hanno già fatto ben oltre le loro possibilità ed è arrivato il tempo della responsabilità pubblica. In questo drammatico frangente, come imprenditori abbiamo messo da parte le rivalità di mercato ed abbiamo unito il nostro appello al mondo politico per ribadire la necessità di intervenire responsabilmente a tutela dell’intera filiera e del consumatore».

«Ad oggi l’inflazione – spiegano Calzolari e  Pomella – ha portato a un aumento di listino del 23-24% ma i costi energetici continuano a crescere in misura esponenziale. Chiediamo un provvedimento transitorio per contenere un aumento dell’inflazione scatenato prevalentemente da questioni geopolitiche e da evidenti fenomeni speculativi. Si rende necessario un intervento urgente del Governo».

Alle stelle anche il prezzo del latte al dettaglio

Nonostante entrambe le aziende abbiano assorbito autonomamente un’inflazione che oscilla tra il 25% e il 30%, dalla primavera, hanno fatto sapere sempre Granarolo e Lactalis, il prezzo del latte per il consumatore è cresciuto raggiungendo gli 1,75-1,80 euro al litro (dato Nielsen) e potrebbe aumentare ulteriormente entro dicembre 2022. È impensabile che un alimento primario e fondamentale nella dieta italiana possa subire una penalizzazione così forte da comprimerne la disponibilità di consumo.

Giansanti, Confagricoltura condivide l'appello di Granarolo e Lactalis

La presa di posizione è stata condivisa anche dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: «L’allarme congiunto sull’inflazione lanciato da due colossi del comparto lattiero caseario, quali il Gruppo Granarolo e il Gruppo Lactalis in Italia, è un segnale che non può essere sottovalutato. Confagricoltura si unisce alla loro richiesta di un intervento urgente del Governo per salvare le imprese del settore, strette nella morsa dell’aumento dei costi produttivi».

«Le imprese sono allo stremo – aggiunge Giansanti – e a serio rischio tenuta. I consumatori, d’altro canto, non possono supportare ulteriori rincari del carrello della spesa. Chiediamo al Governo di sostenere tutta la filiera del latte, a cominciare dal comparto zootecnico, che è quello che soffre di più sia per il caro energia, sia per l’aumento del costo delle materie prime, ormai fuori controllo».

«Una simile crisi - conclude il presidente di Confagricoltura - necessita, pertanto, di essere affrontata con prontezza e assoluta determinazione sia sul piano nazionale, con misure economiche e finanziarie tempestive ed improcrastinabili, sia sul piano europeo, con prospettive di medio termine che non lascino margine di incertezza per le imprese».

 

Granarolo e Lactalis lanciano un sos al Governo per la filiera latte - Ultima modifica: 2022-09-01T18:03:47+02:00 da Francesca Baccino

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