Dal mondo della ricerca: il Dimevet Unibo mostra a Cremona le nuove frontiere dell’allevamento bovino da latte

Dimevet

Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, durante il convegno del 27 novembre, il Dipartimento di scienze mediche veterinarie dell’Università di Bologna (Dimevet) ha offerto ai partecipanti una mattinata di confronto scientifico e un dossier tecnico pubblicato su Informatore Zootecnico; tredici articoli che raccolgono il meglio della ricerca più recente su nutrizione, benessere animale, riduzione delle emissioni e tecnologie di precisione. Un materiale pensato per tradurre l’attività accademica in strumenti concreti a supporto degli allevatori.

A partire da queste basi si è sviluppato l’incontro, aperto dal professor Andrea Formigoni, che ha ricordato quanto ricerca e sperimentazione rappresentino oggi la leva principale per migliorare efficienza e sostenibilità nelle aziende da latte.
Il dibattito si è poi spostato sul ruolo sempre più strategico del beef on dairy; attraverso l’intervento di Roberta Petti, è emerso come l’integrazione fra filiera latte e carne possa contribuire alla redditività aziendale, rendendo più performanti gli incroci e aumentando il valore dei vitelli.

Un altro tema centrale è stato quello del comportamento animale. La relazione di Martina Lamanna ha mostrato come i tratti di personalità delle manze influenzino la loro capacità di adattarsi al robot di mungitura, con il possibile obiettivo futuro di sviluppare piani di miglioramento genetico basati sull’attitudine comportamentale.
Il fronte della resistenza fisiologica è stato approfondito grazie al contributo di Jacopo Vegni, che ha discusso il ruolo delle heat shock protein nella risposta allo stress da caldo, un’emergenza ormai strutturale negli allevamenti italiani.

Per quanto riguarda le tecnologie applicate all’alimentazione, Giovanni Buonaiuto ha evidenziato il potenziale della spettroscopia nel vicino infrarosso (Nir) per rendere dinamica l’alimentazione di precisione, adattandola in tempo reale alla variabilità degli alimenti.
Sul versante della sostenibilità ambientale, la riduzione delle proteine in razione è stata presentata come un’opportunità concreta, ma da attuare con attenzione per evitare effetti negativi, per limitare gli sprechi e diminuire l’impatto emissivo, grazie alle evidenze illustrate da Damiano Cavallini.

Alle strategie gestionali si sono affiancati gli approcci sperimentali. Francesca Ghiaccio ha presentato prove in vitro mirate a testare additivi nutrizionali in grado di ridurre la produzione di metano nei ruminanti, mentre Riccardo Colleluori ha illustrato le potenzialità della tecnica sniffer per una misurazione rapida e non invasiva del metano direttamente in stalla.

Nel complesso, la giornata ha offerto una visione integrata delle sfide attuali dell’allevamento della bovina da latte, evidenziando come la collaborazione tra ricerca e filiera produttiva sia la chiave per affrontare con competenza e realismo le trasformazioni che attendono il settore.

Coautori dossier: Damiano Cavallini, Riccardo Colleluori, Francesca Ghiaccio, Alessia Federiconi, Giovanni Buonaiuto, Roberta Petti, Jacopo Vegni, Lucia Zambianchi, Julio De Matos Vettori, Simone Silvestrelli, Valentina Indio, Giorgia Canestrari, Barbara Merlo, Angela Costa, Ludovica Mammi, Giulio Visentin, Alberto Palmonari, Andrea Formigoni

Dal mondo della ricerca: il Dimevet Unibo mostra a Cremona le nuove frontiere dell’allevamento bovino da latte - Ultima modifica: 2025-12-02T10:07:15+01:00 da Laura Della Giovampaola

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