Gli animali che si sono segnalati all’ultima mostra nazionale

Dalla Razza Romagnola speranze per il ricambio generazionale

In certe zone, soprattutto dell’Appennino, l’allevamento di questa razza rappresenta la principale fonte di reddito dell’azienda.

Ville Unite Viveur, premiato nella categoria Torelli dai 15 ai 18 mesi.

 

La bassa ravennate si conferma zona storica per la selezione e l’allevamento della razza Romagnola. Lo ha testimoniato la grande partecipazione di gente, nonostante le condizioni meteo non proprio ideali, alla 23a edizione della Mostra nazionale del libro genealogico della Romagnola, che si è tenuta a San Pietro in Vincoli (Ra). Tanti capi in mostra, portati da allevatori provenienti per lo più dalle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Ha organizzato l’Anabic, Associazione nazionale allevatori bovini da carne.
«È stata elevata la qualità dei capi portati in mostra – spiega il giudice Matteo Ridolfi – cosa che testimonia una forte passione e professionalità da parte degli allevatori. In certe zone, soprattutto dell’Appennino romagnolo, l’allevamento di questa razza rappresenta la principale fonte di reddito dell’azienda. Siamo molto soddisfatti del fatto che abbiamo visto anche dei giovani allevatori, fra cui diverse donne, che portano avanti con passione la propria azienda. Questo ci fa ben sperare per il futuro in un settore, come in tutto il comparto agricolo, dove il ricambio generazionale è sempre difficile».
 

 

I PREMIATI
Passando alle premiazioni, nella sezione Torelli da 15 a 18 mesi si è imposto Ville Unite Viveur dell’espositore Mezza Cà di Rocca San Casciano (Forlì-Cesena), allevatore Gianluca Giuliani. Per la categoria Torelli da 18 a 24 mesi il titolo è andato a Varenne dell’espositore Cenni (Riolo Terme, Ravenna), allevatore Emilio Donati.
Il primo premio assoluto della categoria Tori oltre i 36 mesi è andato a Oro, dell’espositore Mezza Cà, allevatore Simone Pozzi. Per la categoria Manze da 18 a 24 mesi la giuria ha premiato Vamp, dell’azienda Mezza Cà e dell’allevatore Gianluca Giuliani. Querencia si è imposta nella categoria Vacche da 5 a 8 anni: l’espositore era Daga (San Pietro in Vincoli, Ravenna) e l’allevatore Gianluca Giuliani. In questa stessa sezione premio anche a Primula delle Querce, espositore Mezza Cà, allevatore Fratelli Verlicchi.
Il concorso conduttori ha visto prevalere Domenico Rossini, mentre Fabiana Monti si è aggiudicata il concorso per i giovani. Per la gara di giudizio, l’ha spuntata Nicola Vicario dell’Istituto tecnico agrario di Cesena, insieme a cinque suoi compagni.
 

 

ANIMALI IN PASSERELLA
La mostra, aggiunge Ridolfi, «per gli allevatori più appassionati rappresenta un importante momento di confronto, sana competizione e valorizzazione del proprio lavoro. In mostra assume notevole importanza la professionalità con cui i capi vengono presentati nel ring. Agli allevatori raccomandiamo sempre di portare in mostra i capi che presentano la migliore correttezza morfologica, avendo un occhio di riguardo per l’alimentazione. Una magrezza eccessiva non mette l’animale in condizioni di competere, mentre un adeguato pannicolo adiposo sottocutaneo migliora l’estetica del soggetto».
Un’altra raccomandazione è quella di abituare gli animali, fin dall’inizio, agli alimenti che verranno loro somministrati durante la mostra. I soggetti scelti per le mostre andrebbero tolti anticipatamente dalla mandria e gestiti separatamente in box appositi, con lettiera asciutta, abbondante e pulita, per poterne meglio differenziare l’alimentazione e procedere più agevolmente all’addestramento.
«L’addestramento – prosegue Ridolfi – non è semplice. Noi consigliamo, e riportiamo queste indicazioni anche sull’opuscolo che viene realizzato in occasione delle mostre come quella di San Pietro in Vincoli, di legare l’animale a testa alta durante la prima settimana di addestramento almeno per un’ora al giorno,cercando di rendergli sempre più familiare la presenza del conduttore. La fase successiva consiste nell’abituare ‘animale a camminare adagio e a testa alta».
A margine del concorso è stato presentata una macelleria mobile per il sezionamento, il confezionamento e la vendita delle carni bovine, il tutto rispettando le disposizioni europee in materia di filiera corta e regolamento Haccp. Di fronte a una richiesta, da parte del consumatore, di prodotti venduti direttamente dall’azienda agricola, la macelleria mobile permette di accorciare la filiera e di ottenere carne di qualità con un elevato rapporto qualità/prezzo.

Dalla Razza Romagnola speranze per il ricambio generazionale - Ultima modifica: 2011-08-10T15:35:11+02:00 da IZ Informatore Zootecnico

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