Coronavirus, Assocarni si esprime sulla crisi del latte

Dice l'associazione: con la chiusura totale del canale della ristorazione e dei prodotti industriali ad essi dedicati in tutta Europa, le aziende di macellazione associate non sono in grado oggi di collocare le carni provenienti dalle vacche degli allevamenti da latte

 

 

Sabato 14 marzo Assocarni (carne) ha diffuso un comunicato sulla crisi del latte (latte). Il comunicato è consultabile cliccando qui:  Comunicato Stampa 14 marzo 2020  . Comunque per comodità dei lettori ne ricopiamo il testo anche qui di seguito:

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sab 14 mar, 2020
Assocarni: In crisi la carne proveniente dagli allevamenti da latte. Servono misure urgenti di sostegno agli allevatori da latte fino alla riapertura del canale della ristorazione.
Assocarni, l’associazione che rappresenta l’industria italiana di macellazione, fa presente che con la chiusura totale del canale della ristorazione e dei prodotti industriali ad essi dedicati in tutta Europa, le proprie aziende di macellazione associate non sono in grado oggi di collocare le carni provenienti dalle vacche degli allevamenti da latte che hanno solo in tale canale la loro piena valorizzazione sia sul mercato italiano che europeo.

Con la chiusura totale ed improvvisa imposta per legge delle catene di ristorazione in Italia e la progressiva chiusura che sta interessando gli altri Paesi, il prezzo degli animali provenienti dagli allevamenti da latte è destinato a scendere e la stessa macellazione di tali capi è a rischio per assenza di domanda.
Considerati gli elevati volumi, anche le capacita di stoccaggio del prodotto sono quasi esaurite. Se a ciò si aggiunge la concomitante crisi del latte non più commercializzato nel canale della ristorazione, la redditività degli allevamenti da latte italiani è messo a dura prova, per cui Assocarni sostiene le iniziative già richieste dalla Coldiretti e preannunciate dalla Ministra Bellanova di sostegno economico al settore.
Nel frattempo la stessa Assocarni consiglia agli allevatori, laddove possibile, di tenere per alcune settimane ancora gli animali in stalla in attesa della riapertura del canale della ristorazione e conseguentemente di un mercato che garantisca un prezzo adeguato degli animali. Si parla di un comparto vitale per il nostro Paese che è essenziale sostenere durante tale crisi per riaverlo vitale e competitivo alla auspicabile imminente ripresa.
Buone invece le notizie per la carne di vitellone e scottona i cui prezzi sono già in aumento per la domanda sostenuta della GDO a cui tale carne è destinata.

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Coronavirus, Assocarni si esprime sulla crisi del latte - Ultima modifica: 2020-03-15T21:32:18+01:00 da Giorgio Setti

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