«Con questo sistema di mungitura a giostra da 60 poste abbiamo efficientato uno dei passaggi più delicati nel ciclo della bovina da latte. Inoltre riusciamo a garantire quello che oggi è un requisito importante per i consumatori: il benessere animale e la sicurezza alimentare, garantendo un prodotto di alta qualità. Ma non solo, con la realizzazione di questo impianto siamo andati incontro anche al benessere dei dipendenti agevolando il loro lavoro». Lo afferma il direttore generale dell’azienda Maccarese Spa, Claudio Destro, in occasione dell’inaugurazione della nuova sala mungitura altamente tecnologica che consente di monitorare la quantità e la qualità del latte (grasso e proteina) per singolo capo durante ogni mungitura.
Maccarese, sostenibilità nei fatti
Ancora quindi un impegno verso un vero modello di sostenibilità a tutto tondo quello presentato da Maccarese, certificata già dal 2007 Iso 14000 e diventata dal 2021 “Società Benefit”, ovvero azienda che opera in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Precision farming, impianti a biogas, modello gestionale etico, integrazione all’interno del tessuto urbano, impegno nella riqualificazione e promozione del territorio: sono solo alcuni degli aspetti che rendono quello di Maccarese un allevamento sostenibile.
La formazione alla base di ogni attività imprenditoriale
Come ricordato da Destro, nel 2018 Maccarese ha fondato un polo di formazione per lo sviluppo agro zootecnico coinvolgendo docenti provenienti da tutto il mondo. «La nostra azienda già nel 1955 faceva formazione – ha incalzato Destro –. Ora abbiamo una grande ambizione, preparare il corso di capo azienda e capo stalla: due figure ricercatissime. Attiveremo delle borse di studio, formeremo i ragazzi facendo fare loro un percorso in tutti i settori. La formazione – ha concluso – è alla base di ogni attività imprenditoriale».
La sala mungitura a giostra, tutti i vantaggi
Quando si dilatano i tempi di mungitura le bovine tendono a ridurre i tempi di riposo, con effetti negativi sulla produzione di latte e sullo stato di salute. L’impianto a giostra, realizzato completamente in acciaio inox a bassi consumi elettrici, è il sistema che consente una mungitura molto più veloce e, soprattutto, autonoma e volontaria. Infatti, in questa sala è l’animale che si muove portandosi di fronte all’operatore - che rimane stazionario - a differenza di quanto succede negli impianti a spina di pesce o paralleli. Questo riduce di molto lo stress sia degli operatori che degli animali.
Una mungitura più veloce, inoltre, permette di ridurre il tempo in cui gli animali rimangono al di fuori della stalla e, quindi, il tempo in cui rimangono lontani dalla possibilità di riposare, alimentarsi e interagire con gli altri animali. In aggiunta, la maggior velocità di mungitura consentirà di risparmiare in un anno circa 29.000 Kw rispetto ad un tradizionale impianto rotativo.
Ogni bovina è dotata di un pedometro o di un collare che consentono di monitorare il livello di attività (indicatore di calore), i tempi di riposo e di ingestione. Tutti questi dati a disposizione degli operatori permettono di anticipare eventuali problemi, al fine di evitare stati di malessere che potrebbero portare alla manifestazione di eventuali patologie, questo ha riflessi positivi, poiché determina un minor consumo di antibiotici.
Particolare attenzione è stata posta all’ambiente di lavoro, dove è continua l’interazione uomo – animale. Partendo dal presupposto che la tecnologia applicata in azienda debba supportare e non sostituire l’uomo, Maccarese ha dotato il nuovo impianto di due robot, uno all’ingresso per la pulizia della mammella degli animali e uno all’uscita, per la disinfezione dei capezzoli. Questo ha consentito la riduzione del 45% dell’operosità manuale degli operatori, rispetto alla mungitura tradizionale.
Difendere la qualità italiana
«Ci auguriamo di poter affrontare un lavoro con i ministri su ciò che viene erroneamente detto riguardo gli allevamenti - ha affermato il presidente di Maccarese Andrea Benetton -. In particolare faccio un appello al ministro Lollobrigida di difendere nelle sedi opportune il made in Italy».
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, riconoscendo una certa debolezza del sistema Italia che negli anni passati «ha permesso azioni aggressive verso il nostro modello produttivo», ha ribadito che «il latte rientra tra gli alimenti strategici che devono essere protetti, ed è nostra intenzione farlo. Ci batteremo duramente contro l’Italian sounding».
Lollobrigida ha inoltre puntualizzato che «sono importanti tutti i progetti, come questo dell’azienda Maccarese, che mettono al centro il benessere animale, la qualità della produzione e l'organizzazione di aziende: sintesi di una redditività adeguata, sostenibilità ambientale e produttiva. È necessario investire su innovazione e ricerca per stare al passo dei tempi, puntando sulla qualità: il valore aggiunto per ogni impresa italiana».
Allevamenti italiani virtuosi
Lollobrigida, a margine dell'incontro, sulla direttiva europea sulle emissioni, ha ribadito la netta presa di posizione dell’Italia: «Una ferma distinzione tra l’inquinamento che producono le industrie e quello che producono gli animali. Visito molte aziende italiane in cui la sostenibilità ambientale, la produzione di energia pulita, sono elementi cardine dell’organizzazione dell’azienda. Difenderemo tali processi virtuosi che garantiscono da questa parte del mondo un impatto ambientale che non ho riscontrato in altre nazioni».
Approccio one health
Il ministro della salute Orazio Schillacci ha posto l’accento sulla necessità di puntare su «un approccio one health, da adottare in ogni ambito, specialmente nella salute. È importante privilegiare i prodotti italiani all’interno di una dieta Mediterranea. In questo modo possiamo combattere patologie come il diabete, che incide sulla salute e sul sistema sanitario. La sicurezza alimentare tutela i cittadini e l’economia italiana».
Combattere la disinformazione
L’europarlamentare Paolo De Castro ha posto l’attenzione sul ruolo centrale che gli agricoltori dovrebbero avere nel processo di transizione ecologica: «Devono essere protagonisti, non imputati. Mi auguro che nel prossimo parlamento a Bruxelles ci siano le giuste sensibilità verso questo settore».
Mentre il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha affermato: «C’è molta disinformazione. Dobbiamo concentrarci sullo spreco di cibo piuttosto che sull’inquinamento degli allevamenti. Dietro alla demonizzazione del nostro settore c’è un interesse economico che vuole far arrivare sul mercato i prodotti fatti in laboratorio».
Prandini ha poi spiegato l’importanza di essere incisivi a livello internazionale: «Dobbiamo lavorare sulla rappresentanza a livello europeo. In tante regioni c’è la valorizzazione dei prodotti regionali, ma l’internazionalizzazione e il posizionamento dei prodotti devono essere delegati al governo, non alle regioni».
Dal territorio
L’assessore regionale al bilancio e Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, ha annunciato nuovi progetti a favore della sostenibilità: «44 milioni saranno destinati proprio al benessere animale per sostenere le aziende agricole del nostro territorio a forte vocazione rurale. Stiamo inoltre avviando il bando per la meccanizzazione dei frantoi e quello per l’insediamento giovani».
Infine, il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha rimarcato la forza del territorio laziale: «Abbiamo 24 km di costa, con siti archeologici e oasi naturalistiche importanti, e una vocazione agricola altrettanto poderosa. La nostra città deve mettere in campo le diverse sinergie affinché tutte le esperienze del territorio possano diventare un fiore all’occhiello a livello internazionale».
L'inaugurazione della sala mungitura di Maccarese
L’azienda Maccarese Spa
Tra i primi produttori di latte in Italia, leader nazionale della coltivazione delle mandorle, polo di formazione per lo sviluppo agro zootecnico e modello di riferimento per le tecniche d’avanguardia, l’economia circolare, il benessere animale e il welfare aziendale, con una media d’età dei dipendenti di 38 anni: la storia dell’azienda agricola Maccarese è legata a doppio filo alla nascita del borgo stesso, alla sua riqualificazione e alla tutela di quattro oasi ora gestite dal WWF.
Nata negli anni '30, dopo aver bonificato l’area su cui si erge (3.200 ettari pianeggianti) è una delle aziende agricole più estese d’Italia. Tra le prime ad aver portato avanti gli obiettivi e le opportunità dell’economia green, ha dimostrato negli anni un largo impegno nel campo della responsabilità sociale. Essa è un esempio di economia circolare e grazie all’impianto fotovoltaico, due impianti di biogas e alla coltivazione interna di cereali e foraggi, l’azienda ha raggiunto la totale autosufficienza ed è modello di sostenibilità d’impresa. La tenuta di Maccarese dispone di uno dei maggiori allevamenti a livello nazionale di vacche da latte e produce 55.000 litri di latte al giorno di alta qualità. Maccarese Spa ha recentemente inaugurato al pubblico il centro storico dall’azienda riqualificato: il castello San Giorgio, l’archivio storico, il giardino, la chiesa, il cui impianto risale al XVII secolo, la piazzetta con le sue botteghe, diventato ora polo gastronomico.
Qui il video della sala mungitura a giostra di Maccarese Spa