Attivare con procedure rapide e snelle interventi straordinari da parte degli istituti di credito per supportare concretamente gli allevamenti avicoli colpiti dall’emergenza dell’influenza aviaria ad alta patogenicità.
Li ha chiesti che il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, come misure di sostegno per le aziende avicole alle prese con i numerosissimi nuovi focolai del virus. Il presidente dell’organizzazione agricola ha chiesto ai maggiori istituti di credito la sospensione delle rate dei finanziamenti in scadenza e il consolidamento e la trasformazione a medio-lungo termine delle esposizioni bancarie.
Gli allevamenti italiani di pollame i più colpiti in Europa dall’influenza aviaria
Secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie al 19 gennaio 2021 risultano 308 positività accertate di influenza aviaria ad alta patogenicità nel pollame di allevamento, solo 1 in un volatile ornamentale e 16 casi nei volatili selvatici.
L’Italia è in Europa il Paese con il più alto numero di casi positivi nel pollame domestico. Come casi totali la maglia nera va alla Germania con 663 positività totali al virus, ma solo 51 nel pollame domestico (vedi totale-positivi).
Sono 18 milioni i capi abbattuti a causa dell’influenza aviaria
L’epidemia che colpisce i volatili è al momento concentrata in Veneto e Lombardia, e ha colpito soprattutot i tacchini da carne, anche se si è diffusa anche tra le galline ovaiole. La situazione è allarmante: secondo Confagricoltura è salito, nell'ultimo mese, anche il numero dei capi abbattuti che ammonta a circa 18 milioni, rispetto ai 14 milioni stimati a fine dicembre.
A questa preoccupante situazione sanitaria si aggiungono i ritardi nell’erogazione dei ristori previsti per le imprese del settore e le difficoltà nel programmare i nuovi impianti. «La conseguenza – commenta Giansanti – è che la situazione economico-finanziaria di molte aziende è diventata insostenibile. Il comparto avicolo sta attraversando un periodo di estrema criticità con gravi ed evidenti effetti negativi sul piano non solo economico, ma anche sociale».
L’appello di Confagricoltura è rivolto anche ai ministeri competenti a tutela di un comparto che, come ricorda, l’organizzaizone agricole «in Italia annovera oltre 18 mila allevamenti, di cui 6 mila professionali, e 38 mila persone impiegate. L’avicoltura italiana ha una produzione di 1,3 tonnellate annue di carni bianche per un fatturato di 4,1 miliardi di euro nel 2021».