Il benessere e la produttività delle bovine sono fortemente condizionati dal microclima presente nella stalla. Il caldo prolungato, l’umidità elevata, la scarsa velocità dell’aria e la concentrazione di gas nocivi (ammoniaca) e polveri determinano un’impennata dello stress termico dell’animale (THI), comportando un peggioramento delle prestazioni produttive, nonché riproduttive e della salute degli animali.
La legislazione in materia di qualità dell’aria negli allevamenti zootecnici spiega come "La circolazione dell'aria, la quantità di polvere, la temperatura, l'umidità relativa e le concentrazioni di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali” (ministero della Salute).
Secondo quanto raccomandato dall’Efsa, la progettazione delle stalle e la ventilazione dovrebbero essere in grado di fornire agli animali stabulati in condizioni di caldo estivo (T>26°C) una velocità dell’aria pari almeno a 0,6 m/s. Inoltre, le bovine allevate all’esterno dovrebbero ricevere riparo dall’eccessiva radiazione solare durante l’estate, e dal vento e dalle precipitazioni durante i periodi freddi.
Cosa accade se c’è stress termico
Gli animali in condizioni di stress termico (caldo o freddo) mettono in atto una serie di risposte fisiologiche di adattamento con ripercussioni negative sull’ingestione di sostanza secca, sulla produzione di latte, sulla fertilità e sulle difese immunitarie, favorendo l’insorgenza di malattie condizionate.
Una condizione, quella dello stress termico, che può essere notata da una serie di comportamenti: i capi assumono una posizione che offre loro la massima superficie corporea all'aria e al contatto con il pavimento; inoltre cercano posizioni isolate cioè lontano dagli altri capi; riducono il livello di attività; limitano infine l'ingestione di alimento aumentando nel contempo il consumo di acqua.
In situazione di freddo invece i capi in allevamento tendono ad aumentare l'aggregazione ed evitare le zone con correnti d'aria e aumentano il consumo alimentare.
Queste indicazioni sul comportamento degli animali in caso di stress da caldo o da freddo sono importanti perché, se osservate, segnalano queste situazioni all'allevatore, e servono al veterinario che ha il compito di valutare il benessere animale in questo ambito.
I limiti delle concentrazioni di gas serra
Secondo quanto raccomandato dall’Efsa inoltre, le concentrazioni di gas nelle stalle di vacche da latte non dovrebbero superare: 10 ppm di ammoniaca, una quantità misurabile di acido solfidrico (es. 0,5 ppm), 3000 ppm di anidride carbonica.
Possibili soluzioni
Per limitare i danni dello stress da caldo, raccomanda il ministero della Salute, è fondamentale adottare in azienda sistemi di abbattimento del calore, fornendo una buona protezione dalla luce diretta del sole (es. tende ombreggianti) e installando sistemi di raffrescamento attivo (tramite principio adiabatico, nebulizzazione), in grado di agire direttamente sugli animali.
È in questo contesto che interviene Erilon, azienda bergamasca che progetta e produce soluzioni innovative per il benessere degli animali. Nello specifico, Erilon valuta in fase progettuale il numero, la dimensione, le caratteristiche tecniche e il posizionamento dei ventilatori all’interno della stalla e abbina un sistema di raffrescamento di tipo evaporativo attraverso la nebulizzazione d’acqua in corrente d’aria che garantisce un raffrescamento dell’aria e un abbassamento delle temperature fino a 8 gradi. Rispetto al metodo dell’aspersione diretta dell’acqua, con la nebulizzazione l’evaporazione dell’acqua è così rapida da non bagnare gli animali.
Benefici nel breve periodo
I benefici che si possono trarre dall’impiego di questo tipo di soluzione sono sicuramente molti: in primo luogo, la temperatura risulta sempre sotto controllo e l’aria nei locali è sempre fresca, evitando l’eccesso di umidità; le impurità presenti nell’aria e i gas nocivi prodotti dai processi metabolici e dalla fermentazione delle deiezioni sono costantemente rimossi, così come le polveri; l’apporto di ossigeno è continuo; infine, la quantità di mosche è notevolmente ridotta.
Anche la redditività migliora
E se i benefici che derivano dall’impiego di impianti di ventilazione moderni come quelli targati Erilon – di cui abbiamo appena parlato - sono riscontrabili nel breve periodo, non bisogna dimenticare anche i vantaggi economici che si avranno nel lungo periodo; l’investimento iniziale infatti può essere giustificato con:
- il mantenimento della produzione di latte durante il periodo estivo;
- una migliore qualità del latte;
- il mantenimento del peso dell’animale;
- la maggiore fertilità;
- minori problemi podalici;
- minori costi di farmaci.
Per maggiori informazioni visita il sito web: erilon.it