La migliore frisona del momento? "Gerboise", della società agricola Albero di Piacenza, di proprietà di Giorgio Rossetti. E la migliore Bruna? “Rival-Payo Telly”, bovina dell’allevamento Castelgolaso dei fratelli Giuseppe e Francesco Corsini, di Varsi (Pr).
Sono queste infatti le campionesse delle due grandi mostre zootecniche tenutesi durante l’edizione 2015 della Fiera agricola zootecnica italiana (“Fazi”) di Montichiari: il Dairy Show, organizzato dall’Anafi, e la Mostra nazionale del libro genealogico della razza Bruna italiana, organizzata dall’Anarb. Ecco i dettagli.
Frisona Italiana
In occasione della Fiera di Montichiari (Bs), fiera agricola molto sbilanciata in particolare sulla zootecnia, si è tenuto quindi il Dairy Show, anzi per la precisione il 14° European Open Holstein Dairy Show, mostra di bovine della razza Frisona Italiana organizzata dall’Anafi, l’Associazione nazionale degli allevatori di bovini di questa razza. In gara c'erano 138 capi, provenienti da 43 allevamenti non soltanto italiani, ma anche spagnoli, francesi e tedeschi. Qui il giudice canadese Donald Dubois non ha mancato di rilevare «i progressi considerevoli della selezione in Italia e il grande coinvolgimento del pubblico, costituito da un gran numero di addetti ai lavori, come sempre calorosi e molto interessati».
Al Dairy Show dunque il mattatore è stato l’allevamento della società agricola Albero di Piacenza, con una stalla con 2.600 capi, azienda di proprietà di Giorgio Rossetti. È sua infatti la campionessa vacche, "Gerboise", un animale che, prevede Rossetti, «nel 2015 produrrà 130 quintali di latte». Questa stessa bovina ha ottenuto anche il premio di miglior mammella vacche giovani.
Sempre allo stesso allevamento piacentino è andato un altro riconoscimento, la menzione d'onore vacche: la bovina premiata è "Pozosaa Goldwin Sonia", in comproprietà con l'allevamento Beltramino di Torino.
Un numero significativo di premi che porta la società agricola Albero a conquistare il podio nella categoria "Primo espositore". Ha commentato Giorgio Rossetti: «Sono molto soddisfatto per l'esito della gara perché è un riconoscimento molto importante al lavoro che svolgiamo quotidianamente in stalla, tanto più che in questo periodo il prezzo del latte non ci sta dando soddisfazioni; e come se non bastasse noi produttori ci troviamo a dover fronteggiare l'incognita della fine delle quote latte».
Sul podio anche l'allevamento Corte Murata - Errera Holsteins di San Cataldo (Mn), che con la bovina "Jomagro Goldwin Jasmin", in comproprietà con l'allevamento Agriber di Piacenza e M.E. Dal Farm Ladina di Pandino (Cr), ha ottenuto la palma di campionessa riserva vacche e di miglior mammella vacche adulte.
Il miglior riproduttore è risultato “Goldwin”.
Chi aveva scommesso prepotentemente sulla 87ª Fiera di Montichiari è stata l’associazione Anafi. Lo conferma il suo presidente, Maurizio Garlappi: «Per noi è stata una tre giorni molto intensa perché siamo partiti il primo giorno con il congresso sulle tecniche di riproduzione, molto seguito da tecnici e allevatori, e poi abbiamo concluso con la gara europea. Come sempre constatiamo un convincente progresso della genetica e dobbiamo ringraziare il Centro Fiera del Garda per la disponibilità e il pubblico per il calore e l'interesse dimostrato».
Bruna Italiana
Sempre durante l’edizione 2015 della Fiera di Montichiari si è tenuto il secondo grande evento di cui stiamo discutendo, ossia la 47a Mostra nazionale del libro genealogico della razza Bruna italiana, organizzata dall’Anarb, Associazione nazionale allevatori degli allevatori di bovini di questa razza. La rassegna ha visto in gara circa 150 animali, provenienti da 40 allevamenti italiani.
Bene, la campionessa assoluta di questa mostra nazionale è, come abbiamo anticipato, “Rival-Payo Telly”, bovina dell’allevamento Castelgolaso dei fratelli Giuseppe e Francesco Corsini di Varsi, in provincia di Parma. L’azienda agricola Corsini coltiva circa 500 ettari fra proprietà e affitto, con circa 200 capi, non solo di razza Bruna, ma anche di Frisona. Il latte prodotto è destinato al caseificio Cansaldi di Bardi (Parma) per la produzione di Parmigiano-Reggiano.
L’allevamento di Varsi si è aggiudicato anche la menzione d’onore della mostra, con l’animale “Alba Chiara Et”.
Sono andati invece ad allevamenti lombardi i premi relativi alla campionessa riserva (a “Loca Doriana Paysli” dell’azienda agricola Locatelli Guglielmo di Vedeseta, in provincia di Bergamo) e alla migliore mammella della mostra, vinta da “Bea” di Compagnoni di Valdisotto (Sondrio).
In fiera il presidente di Anarb, Pietro Laterza, ha sottolineato «l’alto livello dei soggetti in gara, la grande passione degli allevatori che svolgono una funzione di tutela del territorio, soprattutto nelle aree di montagna, e il ruolo della selezione genetica, che in questi anni ha permesso all’Italia di posizionarsi ai vertici delle classifiche mondiali».
Nel numero 5.2015 dell’Informatore Zootecnico altri dettagli tecnici su queste bovine e tutte le foto.
Giorgio Setti