Negli Usa rivoluzionaria gestione dell’unifeed con i carri miscelatori Sgariboldi

Incremento della produzione di latte, tempi di lavoro ridotti, risparmio di costi e crescita complessiva dell’efficienza. Grandi numeri oltreoceano per i miscelatori semoventi verticali Sgariboldi, che raccontiamo attraverso l’esperienza di due grandi aziende americane: la Union Go Dairy Farm (Indiana) e la Sugar Lane Dairy Farm (Ohio)
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La famiglia Goltstein davanti al suo mixer Grizzly 8125/2. Il primo a sinistra è Tony Golstein, proprietario di Union Go Dairy Farm, Indiana
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Da sinistra: Josh Alley (New Holland Richmond), Keith Vander Dussen (proprietario) Joel Davis (New Holland Richmond) John Retter (New Holland Richmond)

Inizia nel 2015 l’esperienza americana di Sgariboldi, con la vendita della prima macchina semovente verticale alla prestigiosa azienda zootecnica Union Go Dairy Farm, Winchester, Indiana. Un allevamento di 1.400 bovini da latte gestito con passione e dedizione da Tony Goltstein insieme alla moglie Ivonne e ai figli Rob, Sanne e Maike.

Trasferitisi dall’Olanda nel 2003 per far crescere il proprio business, i quattro membri della famiglia Golstein sono convinti che il metodo europeo di gestione dell’allevamento, con un solo ed efficiente mezzo semovente, sia quello migliore, ma non trovano negli Usa nessun marchio che possa essere all’altezza in termini di qualità e risultati.

Dopo qualche anno di ricerca contattano Jim Straeter, proprietario di New Holland Richmond, rivenditore locale di riferimento, e lo incaricano di trovare un mixer che potesse garantire loro i risultati attesi. È così che, consapevole della qualità delle proprie macchine, Sgariboldi, storico marchio italiano produttore di carri miscelatori, poggia il primo passo sul suolo americano. Per non tornare più indietro.

Spiega Luca Sgariboldi, presidente di Sgariboldi srl e pioniere del sogno americano: “Eravamo da tempo sicuri che le nostre macchine avrebbero potuto completamente rivoluzionare il processo di alimentazione zootecnica nelle stalle americane, aspettavamo solo l’occasione giusta per farlo. La parola chiave negli allevamenti di grandi dimensioni, con necessità di miscelate dal peso specifico importante, è efficienza. Eravamo convinti che le nostre macchine avrebbero portato notevoli vantaggi alle aziende americane e il nostro obiettivo era, ed è tutt’oggi, dimostrare i risultati che si possono ottenere svincolando il processo di lavorazione dell’unifeed dall’utilizzo di più mezzi, con grande risparmio di tempo e denaro, e mantenendo una qualità della miscelata di altissimo livello”.

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Nell’Indiana

I vantaggi dell’acquisto di un semovente verticale Sgariboldi? La parola a Tony Goltstein, di Union Go Dairy Farm.

“I am a cow guy, not an equipment guy” dice il proprietario di Union Go, manifestando tra le righe la reticenza all’utilizzo di molteplici mezzi. “I primi anni negli Stati Uniti mi servivo di un trattore, di un carro miscelatore trainato e di una pala gommata per il caricamento del materiale. Quando è stato il momento di cambiarli non ho avuto dubbi: un mixer semovente era quello che faceva al caso nostro”.

La Union Go acquista dunque nel 2015 un miscelatore semovente verticale bicoclea Sgariboldi modello Grizzly 8125/2 da 25 mc. E già dopo poche settimane i risultati tanto attesi si concretizzano. Ecco i numeri e i vantaggi sottolineati:

a) Precisione di caricamento e incremento della produzione di latte.

Fin da subito l’utilizzo dei mixer Sgariboldi ha portato una maggiore accuratezza delle operazioni di carico, che risultava notevolmente migliorata. Tony Goltstein indica una media di errore nella fase di carico tra lo 0 e lo 0,5% ottenuti con il mixer Sgariboldi, contro una percentuale del 5-7 % tipica del carro trainato. Anche l’operatore meno esperto ha ottenuto un margine di errore bassissimo, inferiore all’1%.“Con il mixer Sgariboldi sono riuscito ad ottenere la miscelata da tempo desiderata dal mio alimentarista – continua Goltstein – il che ha comportato un’importante crescita del benessere della mandria e conseguente impennata di concepimenti e gravidanze”.

“Ciò si è direttamente riflesso su un netto aumento della produzione di latte, cresciuta approssimativamente di 1.500 pounds (680 litri), per mucca all’ anno”.

Ciò significa che, come conferma Sgariboldi, l’utilizzo di un mixer di questo tipo possa procurare almeno 2 litri di latte in più per vacca al giorno, arrivando ad un dato di incremento della produzione che alla fine dell’anno si assesterà intorno al 5-6%. Risultati affatto trascurabili.

b) Minor spreco di materie prime.

La minor perdita di materiale è un altro vantaggio sottolineato dal titolare di Union Go Dairy Farm. “La fresa consente un taglio netto e pulito della trincea e il materiale viene direttamente convogliato nella vasca attraverso il trasportatore, consentendo la minor dispersione possibile”.

c) Risparmio di carburante, di tempo, di costi di manutenzione.

Uno dei plus più tangibili dell’utilizzo del miscelatore Sgariboldi è sicuramente il risparmio di carburante. Racconta Goltstein: “L’efficienza dei tempi di lavoro gioca un ruolo cruciale: una miscelata dura ora in media 23 minuti e stiamo risparmiando circa 23 galloni di carburante al giorno (pari a circa 87 litri). Senza parlare della riduzione dei costi di manutenzione derivata dal fatto di dover utilizzare un unico mezzo per l’intero processo, diversamente dai tre precedentemente utilizzati”.

d) Sicurezza e numero di operatori coinvolti.

L’efficienza complessiva dell’azienda risulta incrementata anche dal coinvolgimento di un unico operatore, che può governare da solo l’intero processo di lavoro dall’interno della cabina del mixer. “Il carro nella mia azienda è in azione 8 ore al giorno, 7 giorni su 7 e 365 giorni l’anno – specifica Goltstein  -  e l’utilizzo del mixer Sgariboldi ci ha permesso di passare da 2 a 1 operatore soltanto, che lavora in totale sicurezza senza dover continuamente scendere dalla macchina e senza dover affrontare i problemi legati alle condizioni metereologiche spesso proibitive tipiche del clima dell’Indiana”.

Al momento la famiglia Goltstein ha acquistato un nuovo mixer semovente, ormai il quarto dal 2015.

Nell’Ohio

Dall’Indiana all’Ohio. Il Midwest è patria di grandi successi per i mixer Sgariboldi; a confermarlo è Keith Vander Dussen, titolare delle tre grande aziende zootecniche Sugar Lane Dairy Farm, Flatland Dairy Farm e Flatland West Dairy Farm, ubicate a nord ovest dell’Ohio con un totale di 5.000 vacche da latte.

La prima macchina Sgariboldi acquistata si registra nel 2017, quando Vander Dussen, convinto dai risultati di Tony Goltstein, fidato amico e collega, e sempre supportato dal rivenditore New Holland Richmond, sceglie un semovente verticale bicoclea modello Grizzly 8130 per una delle sue aziende, la Sugar Lane Dairy Farm.

Risale invece a fine 2020 l’acquisto del secondo Grizzly 8130/2 serie Titanium per la seconda sede Flatland Dairy Farm. Mentre proprio in queste ultime settimane è avvenuta la consegna della terza macchina, ancora un Grizzly 8130/2 serie Titanium, consegnato alla terza e ultima azienda di Vander Dussen, la Flatland West Dairy Farm.

“Tutti sanno che nell’industria di produzione del latte i margini di profitto sono particolarmente ristretti – racconta Keith Vander Dussen – e tagliare i costi senza ridurre la produzione è sempre più difficile. La nostra esperienza con i mixer Sgariboldi mostra che, nelle nostre aziende, non solo siamo riusciti a incrementare la qualità della razione, ma abbiamo ricavato notevoli vantaggi in termini efficienza e di costi”.

Continua Vander Dussen: “Abbiamo spostato il primo miscelatore da Sugarlane a Flatland per testare come avremmo potuto gestire la razione animale. Con il vecchio carro trainato le 2.600 vacche venivano alimentate con miscelate da 35-38.000 libbre di materiale ciascuna (circa 16-18.000 kg), mentre con il mixer Sgariboldi carichiamo 18.000 libbre di materiale per miscelata (circa 8.000 kg) e ciò nonostante riusciamo a nutrire il medesimo numero di capi in tempi più ristretti.  Abbiamo eliminato del tutto il materiale pre-trinciato e accresciuto la precisione di caricamento con un notevolissimo effetto positivo sullo spreco di materie prime. La nostra trincea non è mai stata meglio, pulita e con la minima dispersione di materiale. Stiamo risparmiando tempo, lavoro, carburante e ingredienti, senza rinunciare alla qualità della miscelata. Crediamo davvero che la qualità complessiva del risultato sia la migliore mai avuta fino ad oggi”.

Spiega Luca Sgariboldi: “sapevamo che questa macchina sarebbe stata ideale per le realtà come quelle gestite da Keith Vander Dussen e che il nostro sistema di carico, con la fresa più larga del mercato e un’altezza di lavoro tra le più alte in assoluto, sarebbe stato in grado di ridurre notevolmente i tempi di lavoro tipici di aziende con necessità di carico così importanti, senza inficiarne le prestazioni. È proprio pensando a mercati come quello americano (e italiano) che in questi ultimi anni abbiamo lavorato ad una macchina ancora più performante e dato vita alla Titanium Series. L’abbiamo voluta costruire con acciai speciali e soli due assi, per renderla ultraleggera e garantire straordinarie capacità di carico ma anche estrema maneggevolezza. Questi successi ci spingono a lavorare senza sosta per alzare sempre più l’asticella e siamo sicuri che il territorio americano ci riserverà per ancora grandi soddisfazioni; e noi saremo pronti ad accogliere tutte le nuove sfide che si presenteranno”.

La Sgariboldi è attualmente al lavoro all’espansione della rete di vendita sul territorio statunitense; ha infatti assunto proprio nel 2021 due nuovi agenti, uno sul territorio statunitense e uno sul territorio canadese.

Leggi la versione integrale dell’articolo pubblicato su Informatore Zootecnico n. 13/2021

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Perché New Holland Richmond e Sgariboldi lavorano insieme

L’introduzione della linea di miscelatori semoventi Sgariboldi in Nord America ha rappresentato una vera e propria sfida a causa delle differenze nel metodo di lavoro tipiche del Nord America rispetto a quelle europee. Ciò nonostante Sgariboldi e New Holland Richmond lavorano insieme dal 2015 per affrontare con successo queste sfide.

Non c’è dubbio che i proprietari di miscelatori Sgariboldi abbiano sperimentato i vantaggi del risparmio di manodopera e carburante insieme a un migliore controllo della razione, e tutti coloro che hanno acquistato un mixer per le loro aziende agricole non hanno mai considerato l’idea di poter tornare al miscelatore trainato.

Jim Straeter 
(Presidente di New Holland Richmond, dealer Sgariboldi in Indiana, Usa)


Per saperne di più

Per approfondire le caratteristiche tecniche e tecnologiche di questi carri miscelatori si può consultare il sito internet della Sgariboldi srl, oppure scrivere al marketing & communication department: marketing@sgariboldi.it.

Negli Usa rivoluzionaria gestione dell’unifeed con i carri miscelatori Sgariboldi - Ultima modifica: 2021-07-19T12:24:18+02:00 da Claudia Notari

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