“Abbiamo acquistato il nostro attuale carro miscelatore, un Leader PF2.26 Plus Ecomix della Faresin, nel marzo scorso. E subito, dopo solo pochi giorni dall’inizio del suo impiego in stalla, abbiamo registrato un aumento della produzione di latte molto importante: +1,5/2,0 kg capo giorno”. È con questa immediatezza che Giancarlo Vasconi riassume l’esito della propria esperienza di utilizzo del nuovo carro.
Giancarlo Vasconi è conduttore, assieme alla moglie Isora Logat e al nipote Gianmarco Vasconi, di un bell’allevamento di 720 bovini, di cui 320 in lattazione e 40 in asciutta, situato a Borgo Virgilio, in provincia di Mantova.
Il nome dell’azienda è “Società agricola Calura, di Vasconi Roberto s.s.”. Il latte è destinato alla trasformazione in Grana Padano, viene conferito alla “Latteria Padana” di Romanore (Mn).
Costanza e uniformità
Questo notevole ed esplicito incremento della produttività latte, spiega Vasconi, è un dato preciso, rapportato con lo stesso periodo dell’anno scorso. “Ed è da attribuire principalmente al fatto che il nuovo carro miscelatore ha permesso di migliorare e aumentare la digestione dell’alimento da parte delle bovine”.
E a loro volta digestione e produttività sono aumentate “perché è aumentata la costanza nel tempo della qualità dell’unifeed. A mio avviso è proprio la costanza del buon lavoro del carro, della fase di alimentazione degli animali, il fattore più determinante ai fini di digestione e performance latte. Le bovine chiedono regolarità nel tempo, continuità, soffrono i cambiamenti. Lo vediamo quando la costanza dell’alimentazione viene compromessa per esempio dallo stress da caldo: immediatamente si riducono digestione e produzione”.
Ma la costanza della qualità dell’unifeed, situazione evidenziata dall’allevatore come particolarmente decisiva al fine dell’aumento della digestione e quindi della resa latte, non è l’unico fattore che dopo l’adozione del nuovo carro si è rivelato incisivo. La digestione è aumentata anche, aggiunge Gianmarco Vasconi, “perché ora la miscelata offerta alle bovine è più uniforme, omogenea, tagliata meglio”.
La lunghezza del taglio operato della fresa, con l’aiuto dell’annesso mulino, “è di circa 1,5 cm; una lunghezza di taglio che rende l’unifeed più soffice e quindi dotato di migliori performance alimentari”. L’azione del mulino “diventa particolarmente importante quando è il momento di tagliare e caricare paglia, miscugli, alimenti grossolani”.
In ogni caso: “Abbiamo provato altri carri, ma solo con questo abbiamo ottenuto una miscelata con queste dimensioni, così ben tagliata, così uniforme. Di conseguenza l’alimento viene utilizzato completamente dalle bovine, senza che queste ne possano selezionare i diversi ingredienti. E il fatto che la razione effettivamente assunta dagli animali corrisponda a quella prescritta dal nutrizionista è un altro importante vantaggio dal punto di vista della produttività latte”.
Un’ora in meno
In ogni allevamento anche quantità e qualità del lavoro sono fattori importanti, dunque ci si può chiedere quante volte al giorno l’allevatore si metta in azione con il carro miscelatore. Risponde Gianmarco Vasconi: “Facciamo una media di 5 carri al giorno. Per la precisione facciamo 4 carri al giorno poi ogni 2-3 giorni un carro in più”.
Teniamo conto del fatto che qui all’azienda Vasconi il carro miscelatore non serve solo per l’alimentazione degli animali, ma viene utilizzato anche per preparare la paglia per le cuccette. Le cuccette vengono riempite con paglia così tagliata, più segatura, più calce; i tre componenti vengono bagnati. Dunque abbiamo una media di 5 carri al giorno in questa azienda.
“Ciò significa 5 ore e mezza di lavoro al giorno a carico dell’operatore. Con il carro in uso prima di marzo, che aveva una capacità inferiore, 20 mc, e che richiedeva più manutenzione, si lavorava un’ora in più al giorno”.
Gianmarco Vasconi inoltre sottolinea come il proprio carro Faresin, semovente, offra anche una maggiore maneggevolezza, una guida più facile fra i vari reparti dell’allevamento; e anche queste doti concorrono al risparmio nei tempi di lavoro.
Una guida più agevole grazie a diverse soluzioni tecnologiche: “Questo nuovo carro si distingue per il fatto che tutte e quattro le ruote sono sterzanti, che le sospensioni sono idrauliche, che una serie di telecamere permette un controllo a 360 gradi delle zone circostanti la macchina, che è disponibile pure una telecamera per la retromarcia, che la cabina è particolarmente ergonomica e confortevole”.
Precision feeding
Dunque grazie al nuovo carro in questo allevamento vengono ottenute migliore digestione e migliore resa in latte grazie alla “costanza del buon lavoro nel tempo” e alla maggiore uniformità della miscelata. E abbiamo meno ore di lavoro a carico dell’allevatore. Ma non è tutto.
Un’altra situazione migliorativa segnalata da Gianmarco Vasconi è il fatto che questo carro della Faresin opera in sinergia con un software per la gestione dell’alimentazione, controllabile dal computer dell’ufficio aziendale, che realizza diverse situazioni di precision feeding.
Il software si chiama “FarmManagerWeb”, imposta le ricette al computer e le invia al carro via wifi; ma permette anche una trasmissione di informazioni in senso inverso, dal carro al computer. Inoltre lo stesso software controlla il magazzino, le quantità di latte prodotte, il costo della razione e i ricavi aziendali. Infine offre una precisa reportistica sulle miscelate: tutti i giorni informa su cosa viene scaricato dal carro.
I carri Faresin
Fin qui l’esperienza e le opinioni tecniche degli allevatori mantovani Giancarlo e Gianmarco Vasconi sulle dotazioni e l’operatività del proprio carro miscelatore, il Leader PF2.26 Plus Ecomix della Faresin. Molte altre informazioni però si possono ricavare direttamente dal sito internet del costruttore: www.faresin.com
Qui per esempio vediamo che l’industria di Breganze (Vi) rende disponibili sia carri miscelatori trainati che semoventi e stazionari. Sia carri elettrici sia carri ad alimentazione endotermica. I trainati possono essere sia a coclee verticali sia a coclee orizzontali, i semoventi invece hanno tutti miscelazione verticale.
Approfondendo poi il caso della sola gamma dei modelli simili a quello adottato all’azienda Vasconi, ossia la gamma del Leader PF2 Plus Ecomix, il sito internet della Faresin mostra che sono disponibili ben 10 modelli, con cubature variabili da 18 a 33 metri cubi.
Lo stesso sito infine spiega che i carri miscelatori Faresin possono essere arricchiti da numerose ulteriori soluzioni tecnologiche. Fra queste l’Ecotronic, che automatizza tutti i dispositivi della macchina, il sensore Nir, che offre un’analisi della razioni in tempo reale in cabina, il già citato software FarmManagerWeb, la telematica Farmatics, per il controllo remoto della macchina. A questi si aggiungono opzioni (accessori) come il mulino, che “montato sulla fresa del carro miscelatore semovente Leader PF consente di trinciare paglia e fieni senza l’ausilio di altri macchinari e di ottimizzare l’impiego di una macchina sola”, un sistema elettronico di pesatura e dosaggio, il rivestimento inox maggiorato per rendere ancora più lunga la vita degli organi di miscelazione.
LEGGI L'ARTICOLO PUBBLICATO SU IZ 10.2024