Azienda Garioni, più latte e più qualità se l’alimentazione è al top

garioni alimentazione bovine
Da sinistra: Luca Riccardi, agente del Consorzio agrario, agenzia di Soncino; Marino Garioni; Diego Garioni; Gianluigi Garioni; Francesco Raffaglio, tecnico alimentarista del Consorzio agrario
È la strategia dell’azienda Garioni, di Soncino (Cr). Questi allevatori cremonesi mettono in atto nuove scelte nutrizionali senza paura di sperimentare. È recente, per esempio; l’innovazione che prevede l’addizione ai mangimi di metionina e lisina rumino-protette

L’azienda agricola Garioni, di Soncino (Cremona), alleva bovine da latte conferendo il proprio prodotto alla Galbani. Sottolinea Diego Garioni, conduttore dell’azienda assieme al padre Marino e allo zio Gianluigi: “I nostri obiettivi sono molto chiari: produrre elevate quantità di latte senza mai perdere di vista l’aspetto qualitativo”.

Siamo di fronte, infatti, a fortissime produzioni delle vacche, con medie superiori a 37 litri al giorno tutto l’anno. Inoltre, questa stalla è sempre nei primi posti della classifica Apa di Cremona per Kg di proteine. E la tabella 1 mostra chiaramente come i titoli di grasso, di proteina e caseine si mantengano elevati per tutto l’anno.

Tab. 1 - La qualità del latte dell’azienda Garioni

Mese (2023) Grasso Proteina Caseina
Gennaio 4.07 3.54 2.80
Febbraio 4.05 3.58 2.82
Marzo 3.98 3.54 2.86
Aprile 4.02 3.55 2.87
Maggio 4.01 3.53 2.85
Giugno 3.95 3.51 2.84
Luglio 3.90 3.48 2.81
Agosto 4.08 3.53 2.83
Settembre 4.06 3.57 2.87
Ottobre 4.13 3.59 2.88
Novembre 4.29 3.70 2.94
MEDIA 4.05 3.55 2.85

Ma a fronte di tutto questo, aggiunge il giovane allevatore, “c’è da dire che non è cosa semplice mantenere e migliorare i parametri di qualità del latte come il grasso e in particolare il tenore in proteina e caseina. Come riusciamo a raggiungere questi obiettivi? Senz’altro un ruolo di primissimo piano è svolto dalle nostre scelte alimentari”.

Diego Garioni raccoglie e conserva fieno di medica di eccellente qualità.

Le quali come vedremo si possono senz’altro definire avanzate. Questo anche grazie alla collaborazione dell’azienda con il Consorzio agrario di Cremona, che con i suoi mangimi e nutrienti si occupa dell’alimentazione della mandria da diverse generazioni. “Senza paura di sperimentare”, aggiunge Francesco Raffaglio, tecnico alimentarista del Consorzio agrario, che segue l’azienda già da diversi anni.

Iniziamo però dall’uso dei foraggi. Questi, dice Diego Garioni, “devono essere ottimi. La nostra famiglia ha una cura particolare per la produzione dei foraggi destinati alle nostre vacche. Tutto deve essere fatto a regola d’arte: il mais da trinciato, l’erba medica insilata e anche affienata, il fieno polifita, il fieno di loietto: sono tutte produzioni della nostra azienda, la quale oggi è quasi completamente autosufficiente per la quota foraggera ed energetica della dieta delle proprie vacche”.

Alla società agricola “Garioni Marino e Gianluigi”, di Soncino (Cr), vengono allevati 370 capi bovini, di cui circa 150 in lattazione. Il latte viene conferito alla Galbani.

Nutrizione amminoacidica di precisione

Passando poi dai foraggi ai mangimi e agli integratori, Diego Garioni conferma quanto anticipato prima da Raffaglio: “La nostra azienda nel campo dell’alimentazione degli animali non ha mai avuto paura di sperimentare, sempre pronta ad accogliere e seguire le novità proposte dai tecnici del Consorzio agrario di Cremona. Nel 2022 per esempio abbiamo vissuto un’ulteriore evoluzione: il passaggio alla Linea Lysmetio con aggiunta di metionina e lisina rumino-protette”.

Si chiama “Latte K32 Lysmetio” il nucleo che viene utilizzato nella stalla della famiglia Garioni. Questo vede la simultanea presenza di Smartamine e Lysina, una dotazione che, dice Raffaglio, “ne fa uno dei nutrienti per vacche da latte tra i più tecnologici e avanzati nel panorama mangimistico nazionale”.

E ritornando un attimo sulle ottime performance presentate dall’allevamento Garioni in termini di qualità del latte, l’alimentarista Francesco Raffaglio spiega: “Il miglioramento della qualità del latte attraverso i nostri prodotti, la nostra tecnologia e le nostre competenze è sempre stato nel DNA del Consorzio agrario di Cremona come azienda mangimistica. Siamo stati tra i primi nel panorama mangimistico nazionale a proporre il concetto della nutrizione amminoacidica di precisione nella vacca da latte, con grandi risultati in termini di produzione e di qualità del latte”.

Ma non solo: questo approccio, continua Raffaglio, “ha una ricaduta positiva anche in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale attraverso una minore escrezione di azoto. Infatti, con l’introduzione di aminoacidi rumino-protetti nella dieta è possibile alimentare l’animale secondo il concetto della proteina ideale, riducendo all’essenziale le fonti proteiche somministrate alle bovine”.

In questa stalla, infatti, si riescono a ottenere efficienze di utilizzazione dell’azoto molto alte, sempre vicine al 40% (kg di proteina del latte diviso kg di proteina ingerita dalla vacca al giorno). Ridurre la proteina in razione senza perdere performances, rendere più efficiente la trasformazione delle proteine in caseina e latte “sono obiettivi moderni che possono aiutare l’allevatore a risparmiare sulle diete e a ridurre le emissioni di azoto nell’ambiente”.

I piani alimentari in uso in stalla

Ma nel dettaglio come si procede all’alimentazione degli animali, in questa azienda? Diego Garioni risponde riassumendo così le caratteristiche dei piani alimentari in uso nel suo allevamento:

  • per le vacche in lattazione: per questa categoria di animali c’è una razione unica, i cui dettagli sono esposti nella tabella 2. Invece le vitelle in accrescimento e le vacche in asciutta vengono allevate esclusivamente a secco, utilizzando un foraggio di graminacee esclusivamente prodotto per queste due fondamentali fasi;
  • per le vitelle: per le vitelle post svezzamento fino all’età di 8-10 mesi viene somministrato, in associazione al foraggio polifita/loietto, il prodotto “Vitelli FK1”, mangime specifico composto da pellet proteico e fiocco di mais a vista;
  • per le manze in accrescimento: alle manze viene poi somministrato un mangime specifico, per integrare la dieta, che fa parte della linea storica del Consorzio agrario, il “Lattogeno B2 Manze” in abbinamento a una quota di silomais;
  • per le vacche in asciutta: infine alle vacche asciutte nell’intera fase di asciutta viene somministrato il “Lattogeno Vacche Asciutte”, un mangime completo integrato, da utilizzare come unico concentrato in questa delicata fase di allevamento.

Tab. 2 - La razione (unica) per le vacche in lattazione

Ingredienti Kg TQ
Mais insilato 25.0
Medica fasciata 3.0
Medica fieno 3.0
Fieno polifita 1.5
“Fiocco di mais” 5,5
“Latte K32 Lysmetio”** 5,5
Soia fiocchi 1
44.5*
*) S.S. = 25.2**) con Smartamine-Lysina.

Forte vocazione per la genetica

L’allevamento Garioni non solo si piazza sempre nei primi posti della classifica Apa di Cremona per Kg di proteine. Ma è anche, sottolinea Diego, “uno tra i migliori allevamenti presenti nel panorama nazionale a livello morfologico (punteggio medio vacche presenti in stalla). Non dimentichiamo la nostra forte vocazione al miglioramento genetico, che ha portato negli anni al raggiungimento di elevatissimi obiettivi di selezione sia femminile che maschile; per esempio, sono diversi i riproduttori inviati ai centri genetici e poi diventati tori provati importanti a livello internazionale”.

Alla società agricola “Garioni Marino e Gianluigi”, di Soncino (Cremona), vengono allevati 370 capi bovini, di cui circa 150 in lattazione. Il latte viene conferito al Gruppo Lactalis, in particolare alla Galbani.

Gruppo di manze in accrescimento, alimentate con fieno polifita/loietto, “Lattogeno B2 Manze” e silomais.

Le coltivazioni foraggere si estendono su 40 ettari, cui 20 investiti a mais, destinato a trinciato/insilato, e 20 investiti a medica, destinata alla fienagione o alla conservazione in balle fasciate.

Diego Garioni raccoglie e conserva fieno di medica di eccellente qualità.

Dei 20 ettari utilizzati come seminativo a mais, 10 vengono seminati in seconda semina in successione a loietto, che viene affienato. In quanto alla medica, il primo e l’ultimo taglio di medica vengono fasciati; i tagli intermedi, ossia dal secondo al quinto, vengono destinati all’ottenimento di fieno secco.

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Azienda Garioni, più latte e più qualità se l’alimentazione è al top - Ultima modifica: 2023-12-20T10:52:08+01:00 da Giorgio Setti

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