Per far fronte alle necessità dell’allevamento, componente essenziale dell’economia europea, la Ue sta puntando sempre più alla salvaguardia delle proprie produzioni alimentari secondo criteri di sostenibilità al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare a lungo termine, e allo stesso tempo alla produzione di alimenti di qualità, prodotti in modo sostenibile nel rispetto del benessere e della salute animale. È quanto è stato sottolineato nel corso del convegno sulla qualità e la sostenibilità delle produzioni animali organizzato l’8 maggio scorso a Catania da Zoetis Italia, con il patrocinio del Mipaaf.
L’evento, dal titolo “Sostenibilità e qualità delle produzioni animali: quale programmazione europea per il 2020?”, che ha visto la presenza tra gli altri dell’eurodeputato Giovanni La Via, presidente della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, e del sottosegretario delle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, ha avuto l’obiettivo di offrire ai vari stakeholder del settore un quadro aggiornato sulle esigenze e opportunità del comparto zootecnico italiano e nello specifico, di quello siciliano.
È stato proprio Castiglione ad aprire la discussione, ponendo inizialmente l’attenzione sulla criticità del comparto: «La filiera zootecnica si connota da tempo da crescenti costi di produzione, una contrazione dei consumi ed un aumento dei vincoli ambientali con pesanti ripercussioni su aziende e consumatori. Per contrastare tali effetti negativi per l’economia di molte aree rurali italiane e siciliane sono state messe a punto nuove linee di intervento dal Mipaaf oltre al recepimento dei regolamenti della Pac 2014-2020 attraverso i Psr. I regimi di qualità inoltre stanno puntando anche su promozione, lotta alla contraffazione ed etichettatura, strumenti fondamentali per veicolare la qualità certificata delle produzioni zootecniche lungo la filiera fino al consumatore».
Al centro del dibattito quindi l’utilizzo delle risorse e degli strumenti con i quali garantire qualità e sostenibilità delle produzioni animali. Prodotti alimentari sempre più sicuri oltre che nutrienti, in un’ottica di sostenibilità e benessere degli animali, è questo l’obiettivo dell’Europa.
«Un’impresa agricola in generale e zootecnica in particolare - ha continuato Castiglione - per essere competitiva ha bisogno di investire molto sulla qualità e sulla sostenibilità delle sue produzioni; la fase di commercializzazione per esempio dovrebbe, oltre che avere come base la qualità del prodotto, essere anche sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale».
Fra gli intervenuti anche Vincenzo Chiofalo, del Dipartimento Scienze agrarie dell’Università di Messina: «Finalmente in Sicilia si apre il confronto fra tutte le istituzioni, organizzazioni di categoria, con il Mipaaf e la Ue, per affrontare temi importanti per lo sviluppo, puntando alla valorizzazione delle risorse della biodiversità con meccanismi di innovazione tecnologica».
È stata Chiara Durio, amministratore delegato Zoetis Italia, ad approfondire invece durante il convegno il tema della salute degli animali lungo la filiera: «Gli antibiotici dovrebbero essere prescritti dai veterinari il meno possibile e solo il necessario, sia per evitarne un utilizzo inappropriato, sia per assicurarsi che gli animali vengano curati in modo efficace al fine di proteggerne la salute e il benessere», regola valida soprattutto per gli animali da reddito che vengono allevati per la produzione di cibo.
Tra gli altri protagonisti della giornata: Rosaria Barresi, dirigente generale del Dipartimento regionale degli Interventi infrastrutturali, Luigi Scordamaglia, presidente Federalimentare, i professori Vittorio Dell’Orto, Giovanni Savoini, Carlo Angelo Sgoifo Rossi e Paola Massi.