Il Crpa di Reggio Emilia prevede un crollo della redditività degli allevamenti

NUOVA PAC: Bovini da carne a rischio dal 2014

BovINE
Zootecnia intensiva penalizzata dall’azzeramento dei titoli storici e dal passaggio al valore omogeneo

La Pac del dopo 2013 potrebbe presentare un conto molto salato ai produttori italiani di bovini da carne: la redditività degli allevamenti, ancora positiva nel 2013, potrebbe crollare già l’anno successivo, passando per esempio da +18 euro per capo a -105. E diminuirebbe ancora negli anni successivi, arrivando a -139 euro per capo nel 2017, quando i ricavi potrebbero esser pari al 92% dei costi.
L’elaborazione è del Crpa di Reggio Emilia. E l’esempio è relativo ad allevamenti veneti di dimensioni medio grandi (1.200 capi) e all’ipotesi di regionalizzazione del premio base limitata alla pianura dell’Italia settentrionale (tab. 2).
Ma è l’ipotesi più ottimistica, perché altre simulazioni (allevamenti di minori dimensioni, regionalizzazione del premio base su scala nazionale, tab. 3) portano il Crpa a calcolare contrazioni della redditività ancora più pesanti.
Spiega il centro ricerche reggiano: «L’azzeramento dei titoli storici e l’eventuale passaggio al valore omogeneo, senza considerare la specificità dei singoli comparti produttivi, penalizzerà in modo particolare la zootecnia intensiva, dato il ruolo che gioca il regime disaccoppiato su base storica nel raggiungimento di soglie minime di redditività».
Come mai la redditività continuerebbe a scendere anche dopo il 2014? Il Crpa ha ipotizzato una riduzione graduale del premio base pari l 50%, tenendo conto dei possibili tagli alle risorse destinate alla Pac, della loro probabile ridistribuzione tra i Paesi membri, della ripartizione dei pagamenti diretti nelle 4 componenti indicate dalla Commissione: premio unico di base, pagamento “verde” per azioni ambientali, pagamento per le aree svantaggiate, sostegno accoppiato per produzioni agricole “strategiche”.
E dire che per i quattro anni precedenti, dal 2010 al 2013, il Crpa riesce a calcolare sempre un reddito positivo (tabella 1).
Questo grazie alla riforma seguita all’Health check, che secondo il centro ricerche reggiano ha permesso al regime dei pagamenti diretti di continuare a salvaguardare la redditività degli allevamenti di bovini da carne. «Il livello di sostegno sino ad oggi garantito all’allevamento del bovino da carne trova la sua giustificazione nella necessità di tenere in vita le aziende del comparto, le quali in assenza di tali aiuti non sarebbero state in grado di raggiungere soglie minime di redditività».

NUOVA PAC: Bovini da carne a rischio dal 2014 - Ultima modifica: 2011-10-05T16:22:45+02:00 da IZ Informatore Zootecnico

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