Prende il via domani 3 dicembre 2020 all’insegna dello slogan “#lazootecnianonsiferma” la “Special Edition” delle Rassegne zootecniche internazionali di Cremona. Edizione speciale perché la pandemia ha costretto ad un repentino cambio di programma ma non ha piegato la voglia degli allevatori e di CremonaFiere di realizzare l’evento zootecnico italiano per eccellenza.
Edizione speciale che si terrà in streaming con numerosi convegni concentrati nei tre giorni, dal 3 al 5 dicembre, programmati per questa rassegna e dedicati alla vacca da latte, ai suini, agli avicoli e alle energie rinnovabili.
Con la chiusura di sabato 5 dedicata agli “Stati generali della zootecnia italiana” a cui sono stati invitati i presidenti delle organizzazioni professionali agricole, di alleanza delle cooperative e la ministra delle politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, che ha già dato formalmente la sua adesione, così come l’assessore all’agricoltura lombardo, Fabio Rolfi.
Ma la vera novità è data dalla presenza delle vacche da latte, anch’esse in streaming, che parteciperanno ad un concorso “virtuale” con tanto di categorie e giudici internazionali, uno svizzero ed un inglese, che lavoreranno da remoto come spiega il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni (nella foto): “Questa edizione è stata fortemente voluta dagli allevatori. Noi siamo sempre rimasti al loro fianco e ci siamo fatti portavoce delle loro istanze, e nonostante il momento di difficoltà hanno voluto dedicare il proprio tempo alla preparazione dei loro animali per riuscire ad essere presenti alla fiera di Cremona che è vista come punto di riferimento per la zootecnia a livello nazionale e internazionale. Con grande passione, entusiasmo e coraggio abbiamo raggiunto un totale di 52 allevamenti e 300 animali iscritti da 19 provincie diverse da tutte Italia. Questi animali verranno giudicati da due giudici a livello internazionale e poi ci sarà la finale”.
Finale che è programmata per il 14 dicembre, e che designerà i migliori soggetti in rassegna della selezione genetica di vacche Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey e che sono le protagoniste della eccellenza produttive delle DOP del nostro Paese. E’ evidente che si tratta di una rassegna non ufficiale ma che è sintomatica della grande volontà di non fermarsi e di ripartire da parte degli allevatori italiani.
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona fanno parte del piano di promozione del Made in Italy del ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del quale, anche grazie alle sinergie create fra l’Italian Trade Agency e Cremonafiere, è stato approntato il programma di promozione internazionale con il quale numerose delegazioni internazionali erano già state raggiunte dall’operato degli uffici esteri di Ita per organizzare la loro visita a Cremona, purtroppo bloccata dall’emergenza sanitaria.
Afferma il direttore di CremonaFiere, Massimo De Bellis: “La pandemia non ha fermato il nostro impegno per tutta la community agrozootecnica: allevatori, tecnici e aziende. Infatti rimaniamo al fianco degli allevatori, colonna portante della filiera. Nonostante il Covid19 proseguiamo anche nell’attività di internazionalizzazione e collaboriamo con l’Agenzia Ice Italian Trade Agency per la promozione all’estero del nostro modello produttivo e delle imprese italiane, per mettere in contatto buyers con espositori, prima, durante e dopo la manifestazione. Crediamo fortemente nelle potenzialità del sistema agro-zootecnico italiano nei mercati esteri, dal momento che il polo fieristico cremonese detiene la leadership italiana posizionandosi anche come uno dei 3 più importanti eventi mondiali sulla zootecnia”.
