No di Fava all’idea di chiudere la sede di Cremona del Cra Zootecnia

L'assessore lombardo si oppone al progetto del commissario straordinario del Cra di istituire in provincia di Roma il Centro nazionale per la zootecnia

“L’idea del commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura, Salvatore Parlato, di istituire il Centro nazionale per la zootecnia a Monterotondo, in provincia di Roma, chiudendo la sede di Cremona, è contraria a ogni logica di buon senso, dal momento che la zootecnia si trova prevalentemente in Lombardia e al Nord”. È sconcertato l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, all’ipotesi del piano di riordino della rete di ricerca del Cra, che al capitolo relativo alla zootecnia prevede la realizzazione di un polo nazionale a Monterotondo e sedi distaccate a Bella, in Basilicata, e a Modena, chiudendo i centri di Cremona e Sanluri, in Sardegna. “Il futuro della zootecnia, in particolare di quella a indirizzo lattiero caseario, è in Lombardia, che già produce il 42% del latte Made in Italy – dichiara Fava – e nel Nord. Solo pensare di chiudere un centro nel cuore della produzione zootecnica di qualità è il sintomo di una politica irrazionale, di cui il governo e il ministro lombardo Maurizio Martina spero non vogliano rendersi responsabili”. L’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Fava, annuncia battaglia. “Mi conforta che il fronte del dissenso contro un piano scellerato e la difesa di centri di ricerca collocati geograficamente dove si svolge la produzione reale – dice Fava – abbia trovato un consenso trasversale, a partire dall’onorevole Franco Bordo di Sel”.

No di Fava all’idea di chiudere la sede di Cremona del Cra Zootecnia - Ultima modifica: 2015-05-20T11:38:22+02:00 da Giorgio Setti

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