"Bene il processo di informatizzazione dei documenti che ogni azienda di allevamento è tenuta a compilare", ha detto Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio Italia Zootecnica e di Unicarve, in vista della prossima entrata in vigore della compilazione informatizzata del Modello 4, che accompagna obbligatoriamente i bovini negli spostamenti verso le aziende di macellazione o altre aziende, "ma è necessario un doppio binario”. Il “doppio binario” proposto da Barbisan consiste nel dare la possibilità agli allevatori di poter continuare a compilare il Modello 4 anche in forma cartacea, perché l’informatizzazione in campagna avanza molto lentamente e non tutte le aziende possono disporre di collegamenti internet in grado di sostenere operazioni sicure.
Si aggiunga poi, in molti casi, la carenza di strutture informatiche in azienda, l’età degli imprenditori e le figure diverse delegate a movimentare i bovini e si vede come il problema aumenti. "Non siamo contro l’innovazione – afferma Barbisan – anzi, ben venga, ma questa non deve complicare la vita agli imprenditori".
Ottimo per chi è in grado di compilare il modello 4 informatizzato ma, in attesa che le reti internet funzionino a dovere, bisogna mantenere l’alternativa. Alternativa necessaria anche per la complessità dell’allevamento bovino, "che normalmente carica i bovini destinati alle aziende di macellazione in orari in cui qualsiasi ufficio delegabile non è certo aperto per poter effettuare modifiche dell’ultimo minuto, dettate da esigenze aziendali (numeri diversi di carico dei bovini, cambi di programma dei macelli, ecc.)". E’ quindi opportuno, conclude Barbisan, che il ministero della Salute, chiamato in questi giorni a decidere sulle modalità applicative del decreto, "tenga conto della reale situazione delle aziende agricole e stabilisca la possibilità di affiancare il modello informatizzato a quello cartaceo, per almeno 5 anni". G.M.