Coronavirus, l’allevatore vicentino Flavio Peron: ora ci vedono con occhi diversi

Flavio Peron.
“È brutto da dire, ma spesso sono necessari avvenimenti forti per scuotere le coscienze. Fino a un mese fa infatti si dava per scontato che il cibo sarebbe sempre stato disponibile. Nessuno avrebbe pensato che potesse scarseggiare”

 

“Orgogliosi del nostro lavoro”. Sembra uno slogan, in realtà è l'espressione, chiara ed inequivocabile, usata dall'allevatore Flavio Peron di Schiavon (Vicenza), quotidianamente impegnato con i suoi 160 capi in mungitura.

“Un'esistenza dura, ma alla quale siamo abituati. Amiamo il nostro lavoro, lo svolgiamo con rigore e tanta passione. Con il Coronavirus la vita di ciascuno di noi è profondamente mutata. Non siamo diversi da tutti gli altri cittadini – spiega Peron – quindi viviamo sostanzialmente rinchiusi nella nostra fattoria. E siamo consapevoli dell’importanza di questo isolamento, per noi, per chi ci sta vicino e per il mondo intero”.

Questa seria emergenza sanitaria e la quarantena che ha portato con sé hanno aperto gli occhi di molte persone. “È brutto da dire, ma spesso sono necessari avvenimenti forti per scuotere le coscienze – aggiunge Peron – ed il Coronavirus senza dubbio ci è riuscito. Si dava per scontato, infatti, fino ad un mese fa che il cibo c’era e nessuno avrebbe pensato che potesse scarseggiare. Oggi chi produce cibo, quindi vita, viene visto con occhi diversi. E chi fa questo mestiere è considerato necessario. Un modo di vedere gli agricoltori e gli allevatori decisamente diverso e più rispettoso del lavoro che facciamo, con tanti sacrifici e privazioni”.

Allevatori orgogliosi, dunque, ma al tempo stesso fiduciosi che questa stima nei loro confronti non venga meno con lo spegnersi, si spera il prima possibile, dell'emergenza sanitaria in corso. “Al nostro lavoro non è mai stato dato il giusto valore, quindi oggi siamo orgogliosi di questa inversione di tendenza, di questa maggiore consapevolezza e sensibilità nei nostri riguardi. Speriamo non si tratti soltanto di uno spot – sottolinea Peron – ma di un cambiamento reale del modo di pensare della gente. Un atteggiamento positivo anche per il maggior consumo di prodotti del territorio”.

Forniture regolari, quindi nessun disagio nella consegna delle materie prime. “Il settore mangimistico e dei trasporti non ha accusato particolari difficoltà – conclude l'allevatore vicentino – e il lavoro prosegue come di consueto. Certo, in questo periodo abbiamo adottato delle attenzioni, come l’effettuazione di ordini concentrati per ridurre al minimo gli spostamenti e l’accesso di persone terze in azienda: una misura dovuta per tutelare noi stessi e gli altri”.

Coronavirus, l’allevatore vicentino Flavio Peron: ora ci vedono con occhi diversi - Ultima modifica: 2020-03-31T18:59:19+02:00 da Giorgio Setti

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