L’agnello sardo e il Friuli

agnello
Ovinicoltura - Gli allevatori scelgono l’Istituto Nord Est qualità

Alla lunga lista di prodotti attestati dall’Istituto Nord Est qualità (Ineq) di San Daniele del Friuli (Udine) si è aggiunto, recentemente, anche l’agnello sardo. Infatti, l’Istituto è il nuovo organismo di controllo designato dal Consorzio di tutela della igp “Agnello di Sardegna”.

«Si tratta di un ottimo risultato per il nostro Istituto – riferisce il direttore, Francesco Ciani – ma soprattutto per il made in Italy visto che il suo successo nel settore agroalimentare passa anche attraverso le certificazioni di qualità. Il fatto che un prodotto abbia superato tutta una serie di controlli previsti dai rigidi disciplinari Ue permette al consumatore di fare acquisti sicuri in fatto di qualità e di certezza dell’origine. Il riconoscimento igp è una garanzia per l’allevatore e il consumatore».

La scelta, che ha visto il voto unanime da parte degli allevatori sardi, è avvenuta alcuni giorni fa, a Macomer (Nuoro), nel corso dell’assemblea dei soci. Anche per l’agnello sardo, Ineq svolgerà il ruolo di ente terzo, privato, autorizzato dal Mipaaf, che ha il compito di verificare il rispetto del disciplinare di produzione attraverso il Piano dei controlli. E questo sarà espletato mediante verifiche a più livelli: in campagna, nei macelli e nei centri di lavorazione carni inseriti nel sistema igp.

Il disciplinare per l’agnello prevede, in particolare, che l’animale provenga da pecore di razza Sarda, deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna, prevede altresì la vigilanza da parte del Consorzio di tutela sul corretto utilizzo del marchio nei momenti e luoghi della commercializzazione. In questa fase, sul mercato, vi è la supervisione del Consorzio di tutela e all’Icqrf, con l’effettuazione dei controlli di conformità delle comunicazioni ai consumatori rispetto all’origine, al metodo di produzione e alle caratteristiche del prodotto presenti in etichetta.

Per Ineq l’agnello sardo è solo l’ultimo di una lunga serie di prodotti controllati: le dop Prosciutto di San Daniele, Prosciutto Veneto Berico Euganeo, Prosciutto Toscano, Prosciutto di Carpegna, Valle D’Aosta Jamon De Bosses e Lard d’Arnad, Salamini italiani alla cacciatora e Salame Brianza, oltre alle igp Prosciutto di Sauris, Mortadella Bologna, Cotechino Modena, Zampone Modena e Salame Cremona, cui si aggiungono la filiera dop Cinta Senese e quelle lattiero casearie dei formaggi dop Stelvio, Pecorino Romano e Pecorino Sardo.

I servizi di Ineq si integrano con le esigenze di controllo e di certificazione delle stesse dop Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena e Culatello di Zibello e Salame di Vari le Igp di Norcia, Amatriciano, Ciauscolo e Coppa di Parma.

 

L’articolo completo è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 4/2016

L’edicola di Informatore Zootecnico

L’agnello sardo e il Friuli - Ultima modifica: 2016-03-11T15:00:03+01:00 da Barbara Gamberini

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