Tavolo lombardo latte: la filiera prova a combattere il coronavirus

La filiera del latte lombardo prova a mettere a punto una strategia al tavolo regionale convocato in videoconferenza dall'assessore Fabio Rolfi

Lavorare assieme condividendo l'obiettivo di superare questo difficile momento del mercato. Con questo obiettivo la filiera latte in Lombardia si è riunita il 27 marzo scorso al tavolo regionale convocato in videoconferenza dall'assessore, Fabio Rolfi. Emerse numerose proposte, dal problema del siero, al fondo di compensazione dl rinnovo dei contratti sul prezzo del latte, alla valorizzazione del prodotto italiano nella gdo, presente al tavolo assiem ad Assolatte. Atteso oggi il nuovo valore di latte spot.

La filiera del latte lombardo si palesa compatta per contrastare le conseguenze del coronavirus e mette a punto una strategia: lavorare assieme condividendo l'obiettivo di superare questo difficile momento del mercato, ma, soprattutto, mantenere la piena operatività di tutte le componenti. Perfettamente conscia che mancando un anello, anche gli altri potrebbero rischiare.

A queste conclusioni è giunto il tavolo lombardo sul latte convocato in videconferenza lo scorso 27 marzo dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, per fare il punto  sull'emergenza coronavirus e sulle sue conseguenze per il mercato lattiero caseario.

Il buco dei consumi nel settore Ho.Re.Ca. e lo scivolone sul prezzo del latte spot (in uscita oggi la nuova rilevazione, attesa tra 29,5 e 32 centesimi al litro), così come altri problemi, come quello dell'uso alternativo del siero del latte, non collocabile per carenza di personale in alcune aziende di trasformazione, dovranno essere governati con un gioco di squadra.

Non è un caso che abbiano partecipato le organizzazioni agricole regionali, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, assieme a Confcooperative, ma anche Assolatte e Federdistribuzione, ossia tutti i rappresentanti della filiera attorno al tavolo convocato in modalità call conference.

Confagricoltura Lombardia: fondo compensazione e proroga contratti in scadenza

Confagricoltura Lombardia ha chiesto la creazione di un fondo capace di compensare i minori introiti derivanti da trasformazioni del latte e del siero meno remunerative rispetto a quelle offerte dal mercato. «In questo momento non esiste problema - ha sottolineato Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia - perchè il latte viene tutto trasformato e quasi tutti i caseifici lavorano a pieno regime, ma occorre essere preparati a ogni evenienza». A questo proposito la Regione Lombardia (direzione ambiente) ha appena emanato un nuovo decreto sull'uso di siero non collocabile altrove negli impianti di biogas.

Fondamentale anche l'attivazione di un canale per indigenti legato anche alle produzioni Dop. E' necessario, inoltre, lavorare ai contratti che sono in scadenza domani, 31 marzo. «La nostra richiesta - spiega Boselli - è quella di posticipare il rinnovo del prezzo e di avere un prezzo minimo garantito per due mesi che possa funzionare come indice di riferimento anche nel caso di cooperative che sono solo di raccolta e non trasformano».

Coldiretti Lombardia: «Valorizziamo il prodotto italiano»

«Mentre continua il nostro impegno per garantire la stabilità del settore, registriamo positivamente l’impegno a collaborare da parte dei protagonisti della filiera presenti al tavolo, per rispondere alle esigenze dell’intero comparto». Lo ha sottolineato Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia, presente al tavolo del late lombardo: «E' importante -  ha aggiunto - che vengano rispettati i contratti, che venga valorizzato il prodotto italiano e che venga bloccato sul nascere ogni inaccettabile tentativo di speculazione, sia sul prezzo che sulle quantità di latte. Qualsiasi singola iniziativa speculativa va rispedita al mittente».

Voltini ha sottolineato anche un passaggio fondamentale «la disponibilità di tutti i soggetti, cooperazione e Assolatte inclusi, a partecipare a uno sforzo corale per superare questo momento di difficoltà. Il mio grazie – ha concluso  Voltini – va quindi a tutti quei soggetti che si stanno dimostrando responsabili, grande distribuzione compresa che era presente al tavolo, oltre che all’assessore Rolfi che si sta spendendo per tenere unita la filiera e per tenere sotto controllo l’evolversi della situazione, anche attraverso misure concrete come ad esempio la deroga per l’utilizzo del siero negli impianti di biogas. Con più di 5 mila allevamenti – conclude la Coldiretti regionale – e con 500 mila vacche da latte, la Lombardia produce oltre il 40% del latte italiano».

Giansanti, presidente Confagricoltura: «Collaborare per alimentare il Paese»

Sul tema del latte era intervenuto di recente anche il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: «Non è questo il momento per alimentare contrasti tra gli operatori varie fasi della filiera – prosegue Giansanti -. Allevatori, industria, Gdo devono collaborare per alimentare il Paese e rispettare quell’impegno che ci siamo assunti. D’altronde al di là degli squilibri congiunturali del mercato, che ovviamente vanno combattuti, le prospettive e i dati dei consumi la dicono lunga sulle opportunità per il comparto. Da alcune analisi, il giro di affari del settore agricolo a medio termine, anche negli scenari più pessimistici, potrebbe essere destinato a crescere, a dispetto di quanto accade per gli altri settori produttivi».

Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura

E’ questo un invito aperto dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli a tutta la filiera per cercare soluzioni condivise e superare alcune situazioni critiche della congiuntura del mercato lattiero-caseario nazionale da proporre alle Istituzioni e da attuare autonomamente. Così come vanno utilizzate allo scopo le misure già attivate e le ipotesi di intervento del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova che verranno sicuramente proposte nell’immediato futuro, alle quali la filiera deve prestare particolare attenzione e fornire i propri contributi. Considerando anche la filiera del latte bufalino e ovicaprino che presentano problemi analoghi, operando in particolare nel mercato del fresco.

Tavolo lombardo latte: la filiera prova a combattere il coronavirus - Ultima modifica: 2020-03-30T11:30:48+02:00 da Francesca Baccino

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome