L’Anafi diventa Anafij

Assocerà anche gli allevatori della razza Jersey italiana. La nuova “Associazione nazionale allevatori della razza frisona e jersey italiana” rappresenta circa 1,1 milioni di capi iscritti ai due Libri genealogici

 

L’Associazione Nazionale Allevatori della razza Frisona Italiana si è trasformata in Associazione Nazionale della razza Frisona e Jersey Italiana acquisendo, oltre ai circa 11mila allevatori che rappresentano oggi la razza Frisona, anche gli oltre 700 allevatori della razza Jersey italiana. La nuova Anafij, costituita il 13 dicembre scorso in occasione dell’assemblea straordinaria dell’Associazione, rappresenta oggi circa 1,1 milioni di capi iscritti ai due Libri genealogici delle razze Frisona e Jersey localizzati su tutto il territorio nazionale.

La razza bovina Frisona italiana, la principale razza da latte allevata sul territorio nazionale sia per numeri che per caratteristiche produttive, con altissime rese alla caseificazione e produzioni destinate al consumo alimentare e alla trasformazione nei più rinomati prodotti lattiero caseari “made in Italy” - tra cui spiccano ad esempio Dop quali il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano -, trova il suo primario areale di allevamento in Pianura Padana.

Degli oltre un milione di capi, infatti, secondo le ultime statistiche ufficiali, più di 500 mila sono localizzati in Lombardia (distribuiti in oltre 3 mila allevamenti), circa 200 mila in Emilia Romagna (in più di 1.700 aziende), oltre 100 mila in Piemonte (in quasi 1.000 aziende) e più di 70 mila in Veneto (poco più di 1.000 allevamenti); nel Centro Italia, si segnala il Lazio con circa 20 mila capi (in 3 mila azienda), mentre al Sud spicca la Puglia (circa 25 mila capi in 600 aziende). Tra le isole, troviamo la Sardegna con poco più di 20 mila bovine (oltre 160 allevamenti) e la Sicilia, con circa 16 mila vacche (in circa 400 allevamenti).

Tra le province più rappresentative, in ordine di Kg/proteine (allevamenti con almeno 20 vacche presenti), si segnalano Cremona, Mantova, Reggio Emilia, Padova, Brescia, Milano, Bari, Cuneo, Alessandria, Torino, Verona.

Le origini dell’Associazione di razza risalgono all’immediato secondo dopoguerra, anche se la prima organizzazione per la tenuta di un Libro genealogico data addirittura al 1922; nel 1945 alcuni allevatori fondarono un’Associazione di razza denominata “Associazione Allevatori di Bovini di razza Pezzata nera Italiana”; nel 1956 furono ufficialmente stabilite le caratteristiche morfo-fisiologiche e produttive della razza Frisona Italiana e ne venne istituito il Libro Genealogico unico nazionale, mentre l’anno successivo l’Associazione degli allevatori diventò l’Anafi, che elesse successivamente la sua sede a Cremona, dove è ancora attualmente.

Fortunato Trezzi nuovo presidente

L’Assemblea ordinaria dell’Anafi ha eletto Fortunato Trezzi (nella foto) presidente della nuova Anafij (Associazione nazionale allevatori della razza frisona e jersey italiana). Trezzi, 52 anni, già presidente dell’Aral, Associazione regionale allevatori della Lombardia, alleva bovini della razza Frisona italiana ad Alzate Brianza (Co).

Il presidente uscente è Maurizio Garlappi.

Il nuovo consiglio direttivo

L’assemblea di giovedì 13 dicembre ha provveduto a nominare il nuovo Consiglio direttivo e il nuovo presidente all’insegna del rinnovamento, con una particolare attenzione a mantenere la rappresentatività a livello territoriale. Il neoeletto Consiglio direttivo risulta così composto:

  1. BOLDINI FABIO EMILIA ROMAGNA
  2. CAPRARO GIANCARLO SARDEGNA
  3. CERLINI DAVIDE EMILIA ROMAGNA
  4. CISERANI FRANCESCO LOMBARDIA
  5. D’ONGHIA GIOVANNI PUGLIA
  6. FERRARINI LIA in rappresentanza della razza JERSEY
  7. FIORAVANZO DAVIDE VENETO
  8. GRENDENE PAOLO CAMPANIA
  9. PIVA FABIO LOMBARDIA
  10. SAVONE VINICIO LAZIO
  11. SORDINI PALMIRO LOMBARDIA
  12. TREZZI FORTUNATO LOMBARDIA Presidente dell’Associazione
  13. VANZETTI MARCO PIEMONTE
L’Anafi diventa Anafij - Ultima modifica: 2018-12-17T17:30:39+01:00 da Giorgio Setti

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