Con il progetto LEO la zootecnia italiana è nel futuro

All'interno dell'articolo la video intervista a Riccardo Negrini, direttore tecnico Associazione italiana allevatori.

La stalla dell’azienda Santa Sofia è suddivisa in moduli che ospitano gli animali di diversa età e in un diverso stadio produttivo. Nell’azienda Santa Sofia si allevano circa mille bovini, di cui la metà vacche in lattazione. Si procede all’inseminazione strumentale e si fa ricorso alla genetica interna puntando su produttività e longevità.
Realizzato con i fondi della Sottomisura 16.2 del Psrn 2014-2022, la piattaforma Open data per il comparto zootecnico rappresenta un’importante fonte di dati integrati in un sistema accessibile. Coinvolte 18.194 aziende e raccolte informazioni su 201 razze allevate in Italia, delle quali circa 100 autoctone e a bassa diffusione

Il Progetto LEO mette a disposizione in forma digitale e organizzata dati e informazioni raccolti a livello nazionale relativi al comparto zootecnico. Nello specifico, nella banca dati, costantemente aggiornata, confluiscono dati produttivi, riproduttivi, relativi alle caratteristiche quanti-qualitative dei prodotti, di zootecnia di precisione, sanitari e climatici raccolti su oltre 5 milioni di animali in produzione e 18.194 aziende zootecniche. Coinvolte nelle attività di progetto oltre 190 razze distribuite sull’intero territorio nazionale e raccolte informazioni su 201 razze allevate in Italia, delle quali circa 100 autoctone e a bassa diffusione.

LEO è quindi un progetto che mira a sfruttare tutte le potenzialità dei Big data per una zootecnia 4.0, sempre più trasparente, attenta alla sostenibilità ambientale e al benessere animale.

Progetto LEO
Fonte: Aia.

La Sottomisura 16.2 del Psrn 2014-2022

LEO “Livestock Environment Open data - Piattaforma Open data per la Zootecnia” è realizzato con i fondi della Sottomisura 16.2 del Psrn 2014-2022, finalizzata a promuovere un partenariato stabile tra gli operatori del settore zootecnico e altri soggetti che contribuiscono alle attività di miglioramento e conservazione della biodiversità zootecnica.

La tipologia di operazione: “Cooperazione per la creazione di un sistema di gestione unitario delle informazioni per la biodiversità zootecnica” ha l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, attraverso la realizzazione di una banca dati in modalità Open data e di un sistema di raccolta e gestione di informazioni, relative agli animali ed agli allevamenti del sistema zootecnico italiano, utili per gli operatori del settore e per i consulenti aziendali.

È proprio nell’ambito della sottomisura 16.2 che è stato ammesso a contributo il progetto LEO, presentato a Roma dall’Associazione italiana allevatori (Aia) in qualità di capofila del partenariato composto da nove soggetti afferenti al settore zootecnico, veterinario, informatico e accademico.

Obiettivo del progetto LEO

L’obiettivo generale del progetto è:

  • Definire protocolli di raccolta dati rilevanti per il benessere animale, sanitari e la sostenibilità economica ed ambientale del comparto;
  • Integrare tutti i dati disponibili in una banca dati Open data per un loro utilizzo razionale e consapevole
  • Conservare, valorizzare e utilizzare la biodiversità del patrimonio zootecnico italiano.

Open data e informazioni

Le diverse tipologie di dati raccolti sono riconducibili all’ambito del benessere animale, riproduttivo, sanitario, fisiologico e identificativo.

La banca dati fornisce informazioni accessibili ad allevatori, consulenti aziendali, pubbliche amministrazioni, operatori del settore, enti selezionatori, università, centri di ricerca, professionisti e a chiunque voglia utilizzarle per favorire lo scambio e la condivisione, la trasparenza di tutta la filiera zootecnica e la sicurezza dei prodotti alimentari.

Tutti i dati raccolti, inclusi quelli presenti in altre banche dati in cooperazione applicativa, sono stati integrati in un sistema accessibile e navigabile da qualsiasi utente esterno, il quale avrà anche la possibilità di scaricare le informazioni senza limitazione alcuna. Accedendo dal sito alla sezione “statistiche” l’utente può interrogare l’Open data e visualizzare grafici e mappe. Alcuni dati sono accessibili solo ad utenti qualificati nel rispetto della normativa sulla privacy.

Progetto LEO
Fonte: Aia.

Come scaricare e consultare i dati

Le modalità per scaricare e consultare i dati presenti nella banca dati, accessibile sul sito web del progetto LEO, sono le seguenti:

  • open (accesso libero): sono disponibili i dati sia del singolo animale, anonimizzati nel rispetto delle vigenti normative a tutela della privacy, che aggregati a livello di azienda; inoltre, i dati sono geolocalizzati a livello di provincia e Regione e caratterizzati per specie e razza;
  • accreditata (accesso qualificato): permette all’allevatore e al consulente aziendale, precedentemente autorizzato dallo stesso allevatore attraverso una specifica procedura informatica, di scaricare i dati, disaggregati, dei singoli animali presenti nel proprio allevamento.

Negrini: «3,5 miliardi di dati già raccolti e disponibili»

Come spiegato da Riccardo Negrini, direttore tecnico Associazione italiana allevatori, «i dati LEO hanno una vastità e profondità ineguagliata nel nostro Paese e nel database sono presenti parametri che possono collegarsi tra loro e dare una visione ampia della zootecnia italiana».

Donda: «Open data LEO è scalabile»

Mauro Donda

Come spiegato da Mauro Donda, direttore generale Aia, il progetto LEO ha quasi cinque anni di vita e lo sviluppo della piattaforma si completerà a giugno 2023. Tra i grandi vantaggi di Open data LEO, Donda evidenzia: «è scalabile e consentirà continue implementazioni».

Inoltre, come sottolineato dal Dg Aia, LEO è in linea con la politica digitale Europea: la strategia europea mira infatti a rendere l'Ue leader di una società guidata dai dati, creando un “mercato unico” dei dati stessi.

 

Con il progetto LEO la zootecnia italiana è nel futuro - Ultima modifica: 2022-12-16T19:22:22+01:00 da Laura Saggio

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