Prezzi prodotti zootecnici: listini in perdita per Parmigiano e Pecorino

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 18-22 settembre 2023

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di settembre, hanno confermato il trend positivo del latte spot. Al rialzo anche le materie grasse. Di contro, le quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Pecorino Romano sono calate.

Latte spot

Nuovi rincari per i listini del latte spot nazionale, sebbene in misura più lieve rispetto alla settimana precedente. A Milano i prezzi si sono attestati sui 525 €/t, valore che era stato toccato l’ultima volta alla fine di giugno. Si è mossa nella stessa direzione la piazza di Verona, dove il prezzo si è portato sui 542 €/t. Su base tendenziale, il divario annuo resta prossimo al -20%.

Avanzano anche i listini del latte di importazione, sia per il prodotto francese che tedesco quotati a Milano (entrambi +0,5%), che continua ad essere trattato a “sconto” rispetto al prodotto nazionale con un differenziale di 30 €/t (contro il picco di 87 €/t di febbraio).

Nessuna novità per il latte biologico che a Milano conferma i 597 €/t.

Materie grasse

Dopo diverse settimane di stabilità, torna il segno “più” nel comparto delle materie grasse. Il burro pastorizzato di Milano si porta sui 2,70 €/kg, 5 centesimi in più rispetto alla settimana precedente. Dinamica che si è manifestata anche presso le piazze di Cremona e Mantova.

Sul fronte estero prevale, invece, una sostanziale stabilità, con il burro di centrifuga di Kempten che resta sui 4,5 €/kg. In aumento frazionale l’olandese Verse Boter (+0,6%). Dal punto di vista dell’offerta, rallenta la produzione tedesca che a giugno registra 39mila tonnellate (contro le 44mila tonnellate di maggio), un valore comunque superiore rispetto a giugno 2022. Performance negativa, invece, per l’Italia che realizza un -3,7% annuo per un volume complessivo inferiore alle 8mila tonnellate. Segno “meno” anche per la Francia (-2,7%).

Tornando ai listini nazionali, dopo un mese e mezzo di immobilità, torna a crescere anche lo zangolato che raggiunge i 2,50 €/t. Guadagna ulteriormente terreno la crema di latte nazionale, portandosi sui 2,44 €/t, valore toccato l’ultima volta agli esordi del 2022.

Grana Padano

Si conferma stazionario il mercato del Grana Padano, con prezzi ancora invariati nei listini delle Camere di Commercio. In particolare, a Milano lo stagionato 9 mesi si attesta sui 8,73€/kg, stabili sulla precedente seduta. Senza variazioni anche le piazze di Mantova, Cremona e Verona. Su base annua, i prezzi si mantengono in linea con i valori dello scorso anno.

Dal punto di vista dell’offerta, i dati più aggiornati del Consorzio per la tutela del Grana Padano indicano un numero di forme prodotte tra gennaio e agosto sui 3,8 milioni di tonnellate, livello record negli ultimi sette anni per il periodo considerato (+6% la crescita annuale).

Limitati i movimenti sui mercati esteri, con cenni di calo per l’inglese Cheddar e gli olandesi Edamer e Gouda.

Parmigiano Reggiano

Settimana all’insegna del “meno”, seppur moderato, per il mercato del Parmigiano Reggiano, che interrompe la fase di equilibrio che si è trascinata per diverse settimane. A Parma lo stagionato 12 mesi cede 10 centesimi rispetto alla scorsa settimana, ripiegando sui 9,88 €/kg. Della stessa entità il ribasso per lo stagionato 24 mesi che si porta sugli 11,65 €/t. Negativo l’andamento anche sulle piazze di Mantova, Milano e Reggio-Emilia. In controtendenza Modena che non si muove dai valori della settimana scorsa.

In lieve aumento il ribasso su base annua, con picchi del -8% per la piazza di Milano.

Pecorino Romano

Proseguono i ribassi per il mercato del Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano scende sui 13 €/kg, 10 centesimi in meno rispetto la settimana scorsa, valore sorpassato l’ultima volta agli inizi di novembre 2022.

Su base tendenziale i prezzi si sono di fatto allineati sui livelli dello scorso anno (+2,7%).

Bovini vivi

Dopo la parentesi positiva della settimana scorsa torna a prevalere la stabilità per il comparto dei bovini da macello. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise confermano i 3,65 €/kg sulla piazza di Mantova e i 3,47 €/kg sulla piazza di Modena. Andamento analogo per gli incroci nazionali e la razza Limousine, quest’ultimi quotati 3,74 €/kg sulla piazza lombarda e 3,62 €/kg su quella emiliana.

Senza variazioni anche i listini della carne bianca (5,95 €/kg a Mantova e 6,10 €/kg a Modena).

I prezzi mantengono una leggera crescita rispetto allo scorso anno.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: listini in perdita per Parmigiano e Pecorino - Ultima modifica: 2023-09-26T22:03:29+02:00 da Alice Martini

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