Prezzi prodotti zootecnici: -3,8% medio settimanale per il latte spot

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 6-10 marzo 2023

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella settimana 6-10 marzo, si sono mostrati in diminuzione per quanto riguarda il latte spot, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Di contro, nel comparto delle materie grasse sono stati registrati ulteriori apprezzamenti.

Latte

Marcati ribassi nella seconda settimana di marzo per i listini nazionali del latte spot che sembrano aver imboccato in maniera decisa la strada della debolezza dopo aver “rotto” il supporto dei 500 €/t, soglia sopra cui le quotazioni si sono sempre mantenute negli ultimi dodici mesi. Dopo il -2,4% della settimana precedente, il listino di Milano perde il -4,5% su base settimanale attestandosi sui 482,50 €/t, con cali di simile entità anche a Verona (-3,9%). Sempre più vicina a passare in territorio negativo la variazione su base annua (+2% dopo aver toccato anche il +65% lo scorso ottobre), risultato che non si registrava da marzo del 2021.

Continua a perdere terreno anche il latte di importazione (-3,7% a Milano per il prodotto francese e -3,6% per quello tedesco), a conferma di un contesto produttivo continentale in deciso recupero.

Cali più modesti per il latte di origine biologica (-0,8% a quota 605 €/t), con il premio rispetto alle quotazioni del latte spot che si è riportato da alcune settimane più vicino alle medie storiche (122,50 €/t contro il minimo a quota 10 €/t di ottobre 2022).

Materie grasse

Non si arresta la crescita dei prezzi all’ingrosso delle materie grasse, giunti alla quarta settimana consecutiva di rialzi dopo la decisa correzione dei mesi precedenti. Ancora robusti i rincari per il burro pastorizzato quotato a Milano che guadagna il +3,4% (3,05 €/kg) dopo il +5,4% della settimana 27 febbraio–3 marzo. In territorio positivo anche i listini di Cremona (+2,4%) e Mantova (+3,3%).

Se a livello nazionale non si registrano particolari segnali di cedimento della tendenza positiva in corso, in Europa i guadagni delle scorse settimane cominciano a lasciare spazio al segno “meno”, a conferma della volatilità del mercato che fatica in questa fase a raggiungere una posizione di equilibrio maggiormente strutturale. In particolare, il burro di centrifuga di Kempten in Germania lascia sul terreno il -4,4% su base settimanale riportandosi sui 4,65 €/kg, così come il burro olandese che cede il -1%. Da monitorare nelle prossime settimane l’eventuale trasmissione della debolezza sul mercato nazionale che in media tende a seguire l’andamento dei principali benchmark europei.

Tornando ai listini nazionali, i rialzi non si fermano al burro ma attraversano l’intero comparto delle materie grasse. A Milano lo zangolato avanza del +3,6% portandosi sui 2,85 €/kg mentre la crema di latte nazionale guadagna il +0,9% attestandosi sui 2,24 €/kg.

Grana Padano

Proseguono i cali per i listini all’ingrosso del Grana Padano in un contesto complessivamente debole per il settore caseario. A Milano lo stagionato 9 mesi arretra del -1,1% rispetto alla settimana precedente scendendo sui 9,13 €/kg, livello più basso da ottobre. In ripiegamento anche gli altri listini principali, in particolare Cremona e Verona, mentre restano invariati i prezzi sulla piazza di Mantova. Ancora in flessione la variazione tendenziale delle quotazioni che oscilla tra il +15% di Mantova e il +22% di Milano.

A livello di fondamentali di mercato, il Grana Padano ha registrato un inizio d’anno da record in termini di volumi produttivi, fattore che sta contribuendo ad alimentare la tendenza ribassista in corso. Secondo gli ultimi dati del Consorzio per la tutela del Grana Padano, tra gennaio e febbraio si è sfiorata la cifra di 1 milione di forme prodotte (984mila, +4% rispetto a gennaio-febbraio 2022), il dato più alto degli ultimi sette anni nello stesso periodo di riferimento.

Parmigiano Reggiano

Ancora sottotono nella seconda settimana di marzo i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano che fanno registrare il segno “meno” sulla maggior parte delle principali piazze di scambio. In particolare, si rilevano ribassi di poco inferiori al -1% a Milano, Modena e Reggio Emilia, con le lunghe stagionature che subiscono le maggiori perdite. Invariate, dall’altro lato, le quotazioni a Parma e Mantova. In termini tendenziali si conferma in territorio negativo la variazione media su base annua delle quotazioni che a Mantova si attesta al di sotto del -2%.

Contrastati i principali formaggi continentali monitorati dalla Commissione europea, con l’Emmentaler e il Cheddar che perdono terreno rispetto all’ultima settimana di febbraio (-1,4% per il secondo) e i formaggi olandesi che riprendono fiato dopo la flessione di gennaio e febbraio (+1,5% su base settimanale per il Gouda).

Pecorino Romano

Si consolida la fase di stabilità per i listini del Pecorino Romano che si confermano sostanzialmente invariati sui livelli di inizio febbraio. A Milano lo stagionato 5 mesi si mantiene sul livello record di 14,05 €/kg.

Si attenua leggermente la variazione tendenziale delle quotazioni che si attesta sul +38% contro il +41% della settimana precedente.

Bovini vivi

Settimana senza variazioni per le quotazioni dei bovini da macello, con i vitelloni che continuano ad essere attestati su livelli di prezzo che rappresentano i massimi storici per il mercato nazionale. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si confermano a Mantova sui 3,58 €/kg (peso vivo) con la stabilità che interessa anche le altre razze. A Modena gli incroci nazionali si mantengono sopra i 3,15 €/kg (peso vivo), conservando una variazione tendenziale sul +13%.

Sul fronte dei vitelli a carne bianca, prosegue l’andamento orizzontale delle quotazioni su tutte le principali piazze, con listini invariati sia a Mantova che Modena. Si conferma sul +4% la variazione media annua dei prezzi.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: -3,8% medio settimanale per il latte spot - Ultima modifica: 2023-03-14T19:24:15+01:00 da Alice Martini

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