Cooperative lattiere, serve un cambio di marcia

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Nel settore lattiero caseario la cooperazione è lo strumento più efficace per cogliere le nuove necessità del consumatore. E per parlarne con l’allevatore. Ma sono necessarie nuove fonti finanziarie

Il settore lattiero-caseario italiano, come tutti i settori di punta del nostro agroalimentare, è in grande e rapida evoluzione sotto vari aspetti. In un contesto fortemente competitivo le imprese cooperative lattiero-casearie svolgono - e svolgeranno in misura sempre maggiore - un ruolo guida; non solo perché organizzano e raccolgono direttamente alla stalla oltre il 60% del latte nazionale, rappresentando più di 600 imprese attive su tutto il territorio nazionale con ruoli di leadership nei rispettivi segmenti, ma soprattutto perché fondono sostanzialmente in un unico attore economico sia la produzione di latte che la sua trasformazione in prodotti di alta qualità.

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Giovanni Guarneri è il coordinatore del settore Lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari.

Ciò è fondamentale perché i consumatori evoluti e moderni di tutto il mondo hanno una crescente attenzione verso i prodotti del made in Italy agroalimentare e vogliono conoscere tutta la filiera produttiva che dà origine ad un prodotto, sin dal campo. Emergono inoltre nuove necessità, da parte di chi sceglie un determinato alimento, che vanno oltre le caratteristiche del prodotto stesso, come la garanzia del rispetto dei bisogni fondamentali degli animali e l’attenzione per l’utilizzo del suolo e dell’acqua, solo per citarne alcuni. Ne deriva che la produzione di latte, le tecniche di allevamento e le modalità di utilizzo delle risorse naturali divengano sempre più centrali nella creazione del valore.
La cooperazione lattiero-casearia è quindi lo strumento più efficace per cogliere queste necessità del consumatore/cliente. E per “trasferirle” e declinarle rapidamente e con modalità funzionali presso i propri soci produttori di latte.
La responsabilità che ne deriva chiama anche le imprese cooperative a colmare il grande vuoto di comunicazione del comparto e della filiera nel rappresentare i notevoli passi in avanti realizzati sino ad ora: riteniamo sia assolutamente necessario - e la cooperazione sta provando a farlo - descrivere quanto di importante si sta realizzando nel nostro Paese in questo momento sul fronte del rispetto del benessere animale e dell’impatto ambientale. La tecnologia ci sta dando numerosi strumenti per certificare e monitorare il virtuoso operato degli allevatori e delle latterie: sta a noi cogliere le opportunità a vantaggio della comunicazione chiara e trasparente con il nostro consumatore. In questo contesto massima deve essere l’attenzione della politica e delle istituzioni verso le nostre istanze a beneficio della creazione di valore che la cooperazione garantisce attraverso una equa distribuzione lungo la filiera.
La difesa delle Indicazioni Geografiche nei contesti di accordi commerciali internazionali è a nostro avviso un altro elemento determinante per garantire tutela e rispetto delle corretta informazione dei consumatori: le istituzioni comunitarie, supportate dal nostro governo, hanno in tale ambito un ruolo determinante.
Riteniamo inoltre di fondamentale importanza che l’Italia recepisca attraverso la nuova Pac l’opportunità di attivare l’Ocm per il settore lattiero caseario, che consentirebbe alle imprese di poter fare gli investimenti necessari per internazionalizzarsi e per promuovere i formaggi Dop nei mercati esteri.
Per sostenere questa importante crescita e investire in risorse umane, strumenti, rapporti commerciali e tecnologia, le nostre imprese devono affrontare le nuove regole del mondo finanziario che, dalle crisi che si sono succedute dal 2008 in poi, ne hanno cambiato il volto. Sempre più occorrerà quindi individuare nuovi strumenti che mettano in collegamento il mondo imprenditoriale con il risparmio, poiché i consueti canali bancari risulteranno sempre meno flessibili e operativi per fattori immodificabili, esogeni al mondo produttivo.
Le cooperative sotto questo profilo hanno bisogno di un cambio di marcia importante ed epocale a garanzia della loro capacità di sostenere lo sviluppo futuro. Tutto questo è sostenibilità a 360 gradi.

Cooperative lattiere, serve un cambio di marcia - Ultima modifica: 2019-11-29T09:13:46+01:00 da Lucia Berti

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