“Entra latte squisito che diventa formaggio e ricotta della tradizione, trasformandosi in energia pulita, ed esce acqua depurata. Posso affermare che il latte Soligo fa bene all’ambiente e ai consumatori”. La nuova strada della sostenibilità della Latteria di Soligo è stata descritta con queste parole dal suo presidente Lorenzo Brugnera che ha presentato i risultati della cooperativa agli associati, nel corso dell’assemblea annuale. Soligo è in provincia di Treviso.
L’esercizio 2018 si è chiuso con un valore totale della produzione di € 72.687.908 con un risultato positivo di € 15.000. Sono 146 i soci conferitori, per una quantità di latte conferito nel 2018 di 71.748.699 litri, su un totale di circa 89 milioni di litri di latte lavorato con i conferimenti extra associati.
“Certamente in questa assemblea dobbiamo sottolineare - ha detto Brugnera - i risultati del nuovo biodigestore, che si alimenta della scotta, ovvero gli scarti del latte, entrato in funzione in questi mesi, che a pieno regime avrà una potenza di 330 kwh. Le stime ci stanno dicendo che andremo a produrre il 60% del fabbisogno di energia della latteria e anche l’acqua calda utilizzata nella lavorazione che viene purificata da un depuratore. La considerazione è che in un anno si eliminano circa 1.000 viaggi di camion che portavano a smaltire la stessa scotta”.
L’economia circolare è diventata dunque realtà per Latteria di Soligo: “La differenza la fanno i comportamenti virtuosi di noi produttori e dei consumatori per tutelare il nostro ambiente che è un patrimonio a salvaguardare per i nostri nipoti - ha aggiunto il presidente Brugnera - chiediamo allo stesso modo anche alla politica di starci vicino e di contribuire a sostenere questi circoli virtuosi con leggi appropriate e sostenibili”.
Manzato: valorizzeremo
questi marchi privati nazionali
La Latteria di Soligo, ha sottolineato all’assemblea Franco Manzato, sottosegretario Mipaaft con delega al settore lattiero, “è parte del paniere agroalimentare made in Italy che costituisce il top delle produzioni a livello mondiale, realtà su cui stiamo costruendo la strategia dei prossimi 20 anni per essere competitivi sia a livello di ricerca qualitativa che in merito all’organizzazione aziendale”.
Realtà come la Soligo “devono puntare a diventare un marchio competitivo a livello internazionale, divenendo sinonimo di qualità unica e inimitabile. A livello nazionale punteremo proprio sulla valorizzazione di questi marchi privati nazionali che dall’estero tentano di acquisire. La sfida, invece, è accompagnare Latteria Soligo sui mercati mondiali”.