L’analisi su dodici, difficili mesi di lavoro presentata alla recente assemblea dei soci Anarb, presieduta da Pietro Laterza, è ricca di dati. La razza Bruna italiana prosegue con un’esplosione di informazioni che vanno dal mantenimento della qualità del latte dedito, soprattutto, alla trasformazione casearia, all’impennata, in rialzo, dell’effetto “genomica” dal punto di vista selettivo, all’apprezzamento della genetica italiana tanto nel Belpaese quanto all’estero.
Se la quantità produttiva nell’ultimo quinquennio vede un aumento superiore al 4% - 7.211 kg la media nazionale 2015 – inalterate risultano le proteine (3,54%), in lieve aumento il grasso (4,01%) e la media della caseina (2,86%), con varianti proteiche come le k-caseine, tra le più note e importanti, che registrano un allele B – il più favorevole alla caseificazione – superiore a 95%, o anche la Beta-caseina, con un allele A2, che pare più favorevole alla salute umana, di ben oltre il 73%.
Il ritmo del tutto positivo – presentato dal direttore Anarb Enrico Santus - prosegue per la morfologia – costante l’aumento dei migliori soggetti con padre italiano tra mostre e punteggiature – mettendo in assoluto rilievo, dal punto di vista selettivo, gli effetti della pressione genomica sia in termini di genotipizzazione – esponenziale il numero degli animali genotipizzati dagli allevatori - sia di tempestività nell’acquisizione dei risultati.
L’apprezzamento della genetica Bruna italiana non manca: quasi raddoppiato, nell’ultimo quinquennio, il numero delle dosi di seme esportate all’estero (da nr. 117.048 del 2010 a 233.775 del 2015) con un rapporto di 1 a 9 tra import ed export.
Pur in un clima generale di grande attenzione per le problematiche economiche ed organizzative del momento, i soci dell’Associazione hanno espresso, all’unanimità, vivo apprezzamento e pieno supporto per le azioni intraprese da Anarb in questo delicato momento di transizione.
Nel ricordare, infine, il recente successo della razza al Confronto europeo di Mende, in Francia, il presidente Laterza ha chiuso i lavori illustrando ai presenti prospettive incoraggianti per il futuro in termini di biodiversità, dando atto al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali dell’impegno profuso per il proseguimento dell’attività. “Siamo di fronte al momento più importante della vita dell’Associazione – ha detto il presidente – e continueremo a lavorare per i risultati ottenuti con trasparenza e collaborazione, nella convinzione che tra le priorità si debba privilegiare soprattutto la fornitura di servizi ai soci e agli allevatori”.
La relazione integrale sull’attività svolta nel 2015 è consultabile on line.