Anche in transizione meglio prevenire che curare

transizione
Le patologie del periodo di transizione sono costose e molto deleterie per il benessere e la produttività della bovina da latte. Monitorare le variazioni fisiologiche consente all’allevatore di rilevare precocemente le malattie e anticipare le tempistiche di intervento sull’animale

Il passaggio dalla gestazione alla lattazione, indicato con il termine “transizione”, rappresenta una delle fasi più critiche del ciclo produttivo. Durante tale periodo che va dalle tre settimane prima alle tre successive al parto, l’incidenza delle patologie è elevata ed è necessario intervenire tempestivamente al fine di migliorare il benessere e le prestazioni produttive degli animali.

Il bilancio energetico negativo, che si accentua particolarmente nel post-parto, è una condizione tipica di questo periodo. Durante le ultime settimane di asciutta, la bovina ha la necessità di completare lo sviluppo fetale, ricostituire il parenchima mammario, completare lo stoccaggio di glicogeno a livello epatico, dotare i leucociti di un’adeguata scorta di antiossidanti, sintetizzare il colostro nella mammella e soddisfare i propri fabbisogni di mantenimento. Immediatamente dopo il parto, i fabbisogni energetici per soddisfare la produzione di latte, in combinazione con la ridotta ingestione e la scarsa capacità di assorbimento di nutrienti da parte dell’apparato digerente, determinano un ricorso alla mobilizzazione delle riserve corporee. Questa situazione può aggravarsi nel caso in cui l'alimentazione risulti sbilanciata, la vacca sia in condizioni di stress o in caso di patologie.

Il bilancio energetico negativo rappresenta inoltre il punto di partenza per lo sviluppo di malattie metaboliche e non, tipiche del puerperio, quali chetosi, acidosi, ipocalcemia, ritenzione di placenta, dislocazione abomasale e metrite, etc.

Le infezioni mammarie, inoltre, sono frequenti a causa delle profonde modificazioni fisiologiche che la mammella subisce durante la fase di transizione e la condizione predisponente di immunodepressione in cui si trova l’animale.

Quali conseguenze

Con premesse di questo tipo, il successo dell'azienda non è di certo scontato! Le visite veterinarie di emergenza, le terapie, il latte di scarto, la compromissione dell’intera lattazione, nonché l’impatto negativo sulla riproduzione, fino ad arrivare, nei casi più gravi, all'abbattimento dell’animale, si ripercuoteranno sulla redditività dell’allevatore in maniera decisiva.

È da queste considerazioni che nasce l’esigenza di applicare un valido programma di gestione delle vacche in transizione, per gestire al meglio sia gli aspetti manageriali sia quelli alimentari, al fine di ridurre l’incidenza di patologie post-parto e permettere alle bovine di esprimere al meglio il proprio potenziale produttivo.

L’importanza di un corretto monitoraggio durante la transizione

Il monitoraggio delle bovine diventa in questo senso un’attività indispensabile: rilevando dati sul comportamento degli animali diviene possibile identificare i soggetti a rischio e intervenire precocemente.

Tuttavia, è importante considerare che la rilevazione di un problema attraverso l’osservazione diretta da parte di un operatore richiede presenza costante ed esperienza. Se la mandria è poi composta da un grande numero di capi, anche questa pratica risulta difficilmente applicabile. Inoltre, è necessario considerare che molte patologie non presentano segni evidenti della loro insorgenza.

Per tutti questi motivi è consigliabile affidarsi alla tecnologia che misura in tempo reale alcuni comportamenti, con l’obiettivo di consentire all’allevatore di anticipare le tempistiche di diagnosi ed intervento sull’animale.

Variabili utili ai fini del monitoraggio della fase di transizione sono sicuramente il tempo di ingestione ed il tempo di ruminazione. Studi scientifici hanno dimostrato come animali affetti da patologie post-parto mostravano un ridotto tempo di ruminazione durante l’asciutta od un andamento particolarmente irregolare della stessa. Pertanto, controllare questi due valori a partire da 15-20 giorni prima del parto sino a 30 giorni dopo il parto è un’opportunità per migliorare i programmi di gestione della salute della mandria.

 

La gestione smart della transizione firmata Allflex Livestock Intelligence

Solo una gestione efficiente delle bovine in pre- e post-parto consentirà un abbassamento dell'incidenza delle malattie metaboliche a tutto vantaggio di produzione, fertilità e redditività dell’azienda. Da un lato diminuiranno i costi per le terapie ed il ricorso al consumo di farmaci, preferendo terapie preventive o di sostegno e dall'altro aumenterà la produzione di latte, miglioreranno i tassi di concepimento e si ridurranno i casi di riforma involontaria.

Il sistema SenseHub™, di Allflex Livestock Intelligence, è in grado di rispondere pienamente a questa esigenza e si propone come soluzione altamente affidabile, in grado di segnalare le problematiche già dalle loro fasi iniziali, consentendo così all’allevatore di prendere decisioni informate e tempestive.

SenseHub™ monitora 24 ore su 24 ogni vacca della mandria, tenendo sotto controllo il tempo dedicato all’ingestione, alla ruminazione ed il trend dell’attività motoria. Ogni vacca ha le proprie abitudini di ruminazione e ogni cambiamento nella regolarità di questo comportamento ha un significato. Il compito di SenseHub™ è quello di allertare immediatamente l’allevatore in caso un animale presenti un’alterazione significativa della ruminazione e/o dell’ingestione, sia nella fase di pre che di post-parto. In caso di ruminazione insufficiente per un periodo prolungato, combinata all’assenza di ingestione, il sistema genererà un allarme “Distress” e lo segnalerà immediatamente all’allevatore tramite notifica su Smartphone.

Il report delle vacche fresche permette inoltre all’allevatore di avere sotto controllo tutti gli animali nel post-parto, monitorando in qualunque momento la loro condizione attraverso l’Indice Salute e la ruminazione giornaliera.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona SenseHub™.


Il sistema SenseHub™

 

Il collare (cSense™ Flex Tag)
stress da caldo
La marca auricolare (eSense™ Flex Tag)

Il sistema SenseHub™ di Allflex Livestock Intelligence rappresenta una soluzione innovativa, basata sulla misurazione continua del comportamento degli animali attraverso l’utilizzo di un collare (cSense™ Flex Tag) o tag auricolare (eSense™ Flex Tag).

 

Il Controller SenseHub™

 

Il sistema è costituito da un Controller che gestisce in un unico strumento sia la raccolta che l’elaborazione dei dati trasmessi dai tag ogni 20 minuti. Questi sensori, applicati all’orecchio o al collo degli animali, misurano l’attività, la ruminazione, l’ingestione e l’iperventilazione (respiro affannoso, utilizzato per la rilevazione dello stress da caldo).

I dati vengono resi disponibili all’allevatore attraverso il software SenseHub™, che, grazie al collegamento Internet, può essere consultato con diverse modalità: attraverso un personal computer (sia in locale sia da remoto su qualsiasi computer) oppure tramite app da smartphone o tablet. In questo modo il sistema è 100% mobile e l’allevatore può raggiungere e gestire la sua stalla in qualunque momento e ovunque si trovi.

Il sistema monitora in tempo reale il comportamento di ogni singolo animale e avvisa l’allevatore qualora uno o più soggetti presentino uno scostamento significativo rispetto alla propria media.

SenseHub™ elabora specifiche liste di allarme (o report) ed è anche in grado di inviare, in maniera totalmente automatica, notifiche, sms o mail per richiamare l’attenzione su specifici soggetti che richiedano il suo intervento (calore, salute, distress).

Il sistema SenseHub™ non è solo in grado di monitorare singoli animali, ma anche di gestire una serie di report e grafici a livello di gruppo. Ad esempio, permette di analizzare le routine legate alla distribuzione dell’alimento e della sua assunzione, così come i periodi all’interno della giornata dedicati alla ruminazione. Il sistema segnala inaspettati cambiamenti della routine in modo puntuale, in modo che l'allevatore possa introdurre misure correttive e gestire i potenziali effetti negativi sulle abitudini del gruppo, sulla sua salute o sulle sue performances.

 

Per maggiori informazioni visita www.allflex.global/it o contatta SCR Europe S.r.l. – telefono: 0523.1867272 / email: vendite@merck.com.

 

 

Anche in transizione meglio prevenire che curare - Ultima modifica: 2020-11-10T13:54:04+01:00 da Mary Mattiaccio

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