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Bovini da carne

Il bovino da carne e il suo allevamento, dalla alimentazione all'ingrasso, fino alla trasformazione delle carni

vacca nutrice

Vacca nutrice, la chiave della ripresa del settore carne

C’è scarsità di ristalli ed è pressante la necessità di autoprodurli. Ma competenze e professionalità si perdono rapidamente ed è complesso ricrearle. Servono cultura e motivazione (non solo economica). I pascoli sono da recuperare e spesso presidiati da selvatici intoccabili. E infine è un lavoro faticoso ed estremamente impegnativo

Coltivaitalia: 300 milioni per la linea vacca-vitello

È quanto prevede l’articolo 3 del disegno di legge “Coltivaitalia”, collegato alla legge di bilancio. Che recita: “È autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e 200 milioni di euro per l’anno 2028”

Beef on Dairy: incrocio intelligente, genetica strategica

La strategia BoD aumenta i margini economici, migliora la sostenibilità e riduce la dipendenza dalle importazioni di vitelli da ingrasso. È una leva chiave per una zootecnia più efficiente e 100% made in Italy

Serafino Cremonini per la linea vacca-vitello

Questa pratica zootecnica farebbe aumentare il patrimonio bovino italiano e la filiera carne potrebbe rispondere al mercato interno senza ricorrere troppo all’import. In più verrebbero valorizzate le aree marginali del paese

Anche il Consorzio lombardo punta sul Beef on dairy

Dall’assemblea annuale del Consorzio lombardo produttori carne bovina. L’intervento dell’assessore regionale Alessandro Beduschi

Zootecnia da carne: per le filiere 14,5 milioni in due fondi

Sostegno massimo di 100 €/Uba per le razze autoctone italiane e di 150 €/capo per chi alleva capi iscritti ai Libri genealogici. Domande da presentare tramite il portale Sian entro il 23 giugno 2025

Evento il 27 giugno a Carrù per i trent’anni del Centro...

Giornata "Porte aperte" organizzata dall'Associazione nazionale allevatori di bovini di razza Piemontese

Decarbonizzazione, parte integrante del modello di business

Durante il convegno organizzato da Confindustria Emilia e Granarolo, Giovanni Sorlini ha ribadito il ruolo centrale della sostenibilità come strategia industriale. La decarbonizzazione deve tradursi in una gestione integrata delle emissioni lungo l’intera filiera, puntando sulla sinergia tra i settori latte e carne

Zootecnia da carne, un Piano nazionale per la linea vacca-vitello

L’obiettivo è ridurre la dipendenza dall’estero visto che il tasso di autoapprovvigionamento per la prima volta dall’anno scorso è sceso sotto il 40%

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I consigli di Terra e Vita agli agricoltori

Bottone #1

Rettangolo piede

Dalla Razza Romagnola speranze per il ricambio generazionale

In certe zone, soprattutto dell’Appennino, l’allevamento di questa razza rappresenta la principale fonte di reddito dell’azienda.

DAL BIOGAS ALLA CARNE BOVINA

Cinque casi di vitalità imprenditoriale in zootecnia. Mentre tante aziende chiudono, non manca al contrario chi investe, o cerca soluzioni gestionali innovative, per far partire nuove iniziative.

DOSSIER ALIMENTAZIONE BOVINI DA CARNE

L’allevamento del bovino da carne si fonda sulla costante ricerca della massimizzazione delle performance di crescita con lo scopo di ridurre il tempo di permanenza dei vitelloni in allevamento, aumentare il numero di animali allevati nell’anno, limitare l’incidenza dei costi fissi sul costo di produzione di ogni singolo capo e incrementare la redditività aziendale ma anche la qualità del prodotto finale attraverso la macellazione di soggetti giovani e in ottimale stato di ingrassamento.

Dossier carne. Dalla Limousine qualit¿ efficienza e tornaconto

La nazionale della Limousine a Cremona è certamente un valido motivo per fare un sintetico ma doveroso elogio a questa razza da carne che per la sua eccellenza è conosciuta e diffusa in tutto il mondo e rappresenta un traguardo genetico invidiato ma anche ampiamente utilizzato per l’incrocio con altre razze, non solo di medio ma anche di altissimo pregio.

Assemblea AIA: carne bovina in difficoltà

La carne bovina continua a soffrire la crisi di mercato mentre per il latte si fanno più concrete le prospettive di una ripresa. Lo scenario è stato delineato dall'assemblea nazionale dell'Aia (Associazione italiana allevatori), che si è svolta a Roma, e alla quale ha preso parte il capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Nezzo.

QUALITÀ DELLA CARNE BOVINA

Il tipo di allevamento, se intensivo o estensivo, la fase pre-macellazione, il trasporto e lo scarico degli animali al mattatoio influenzano in modo decisivo le caratteristiche del prodotto finale

Carne, è “solo” un assestamento

«Non è un problema di crisi. La carne bovina non se la passa peggio di altri settori. Anzi, proviamo a proporre un cambio con il comparto del latte o dei suini: vedrà quanti produttori sarebbero disposti a farlo». In sintesi estrema, è questa la valutazione di Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza e curatore dei volumi dell’Osservatorio Lattiero caseario e della carne bovina. (Terra e Vita)

Capi macellati: -6% nel 2009 (senza considerare l’influenza)

«È ormai da 28 mesi che la crisi della suinicoltura si fa sentire. I nostri allevamenti stanno producendo in perdita: -15% nel 2007 e -12% nel 2008. Anche per questo abbiamo manifestato alla Rassegna suinicola chiedendo una svolta. Ma il mercato unico ancora non funziona: ha le stesse regole delle altre tre piazze ed è frenato dalla carenza di dati attendibili. E il fronte degli allevatori è ancora diviso, alla manifestazione non hanno partecipato Coldiretti e Anas».

LINEA VACCA-VITELLO

In questo tipo di allevamento una nascita naturale del vitello o la necessità dell’assistenza medico veterinaria comporta ripercussioni sulla condizione corporea, sul metabolismo e sulla qualità del latte.
fileni

Federbio: Carnemolla confermato alla presidenza

L'assemblea di Federbio, che si è svolta giovedì scorso a Bologna, ha confermato alla presidenza per il prossimo triennio Paolo Carnemolla. Vice-presidenti sono stati eletti Nino Paparella e Pina Eramo nell'ambito del rinnovo del consiglio direttivo composto di 16 membri. (Redazione Agrisole)