Dalla Razza Romagnola speranze per il ricambio generazionale
In certe zone, soprattutto dell’Appennino, l’allevamento di questa razza rappresenta la principale fonte di reddito dell’azienda.
DAL BIOGAS ALLA CARNE BOVINA
Cinque casi di vitalità imprenditoriale in zootecnia. Mentre tante aziende chiudono, non manca al contrario chi investe, o cerca soluzioni gestionali innovative, per far partire nuove iniziative.
DOSSIER ALIMENTAZIONE BOVINI DA CARNE
L’allevamento del bovino da carne si fonda sulla costante ricerca della massimizzazione delle performance di crescita con lo scopo di ridurre il tempo di permanenza dei vitelloni in allevamento, aumentare il numero di animali allevati nell’anno, limitare l’incidenza dei costi fissi sul costo di produzione di ogni singolo capo e incrementare la redditività aziendale ma anche la qualità del prodotto finale attraverso la macellazione di soggetti giovani e in ottimale stato di ingrassamento.
Dossier carne. Dalla Limousine qualit¿ efficienza e tornaconto
La nazionale della Limousine a Cremona è certamente un valido motivo per fare un sintetico ma doveroso elogio a questa razza da carne che per la sua eccellenza è conosciuta e diffusa in tutto il mondo e rappresenta un traguardo genetico invidiato ma anche ampiamente utilizzato per l’incrocio con altre razze, non solo di medio ma anche di altissimo pregio.
Assemblea AIA: carne bovina in difficoltà
La carne bovina continua a soffrire la crisi di mercato mentre per il latte si fanno più concrete le prospettive di una ripresa. Lo scenario è stato delineato dall'assemblea nazionale dell'Aia (Associazione italiana allevatori), che si è svolta a Roma, e alla quale ha preso parte il capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Nezzo.
QUALITÀ DELLA CARNE BOVINA
Il tipo di allevamento, se intensivo o estensivo, la fase pre-macellazione, il trasporto e lo scarico degli animali al mattatoio influenzano in modo decisivo le caratteristiche del prodotto finale
Carne, è “solo” un assestamento
«Non è un problema di crisi. La carne bovina non se la passa peggio di altri settori. Anzi, proviamo a proporre un cambio con il comparto del latte o dei suini: vedrà quanti produttori sarebbero disposti a farlo». In sintesi estrema, è questa la valutazione di Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza e curatore dei volumi dell’Osservatorio Lattiero caseario e della carne bovina. (Terra e Vita)
Capi macellati: -6% nel 2009 (senza considerare l’influenza)
«È ormai da 28 mesi che la crisi della suinicoltura si fa sentire. I nostri allevamenti stanno producendo in perdita: -15% nel 2007 e -12% nel 2008. Anche per questo abbiamo manifestato alla Rassegna suinicola chiedendo una svolta. Ma il mercato unico ancora non funziona: ha le stesse regole delle altre tre piazze ed è frenato dalla carenza di dati attendibili. E il fronte degli allevatori è ancora diviso, alla manifestazione non hanno partecipato Coldiretti e Anas».
LINEA VACCA-VITELLO
In questo tipo di allevamento una nascita naturale del vitello o la necessità dell’assistenza medico veterinaria comporta ripercussioni sulla condizione corporea, sul metabolismo e sulla qualità del latte.
Federbio: Carnemolla confermato alla presidenza
L'assemblea di Federbio, che si è svolta giovedì scorso a Bologna, ha confermato alla presidenza per il prossimo triennio Paolo Carnemolla. Vice-presidenti sono stati eletti Nino Paparella e Pina Eramo nell'ambito del rinnovo del consiglio direttivo composto di 16 membri. (Redazione Agrisole)