A Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 si potranno vedere robot e impianti di mungitura, impianti per la preparazione e la distribuzione automatizzata dei mangimi, software e microchip per il controllo a distanza della mandria, degli impianti di ventilazione e dei sistemi per la pulizia delle stalle
Fieragricola diventerà la capitale dell'innovazione nel settore del latte e dell'allevamento quando a Verona si ritroveranno, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018, tutti gli espositori della cosiddetta zootecnia di precisione. Si potranno scoprire le potenzialità di robot e impianti di mungitura, dispositivi per la preparazione e la distribuzione automatizzata dei mangimi, software e microchip per il controllo a distanza della mandria, degli impianti di ventilazione, dei sistemi per la pulizia delle stalle.
Tre padiglioni su dieci saranno dedicati a tecnologie e prodotti per la zootecnia. Il 9 sarà occupato da produzione zootecnica ed energie rinnovabili. Il 10 ospiterà mostre e concorsi animali, animali da allevamento e genetica. Il 12 farà da contenitore a Eurocarne, salone delle soluzioni per la filiera corta delle carni, che avrà una forte interazione con tutto il segmento dell’allevamento e dell’ospitalità rurale.
Le nuove tecnologie digitali, insieme alle pratiche per migliorare il benessere animale, la multifunzionalità aziendale, l’applicazione di economie di scala (attuabili magari ricorrendo ai servizi per conto terzi), saranno la strada per produzioni più sicure sul piano della salubrità e della qualità e più sostenibili sul versante economico, ambientale e sociale.
I concorsi nel ring
Tre, in particolare, saranno i concorsi degli animali, realizzati in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori, da sempre partner di Fieragricola. Accanto agli eventi consolidati, come il Dairy Open Holstein Show (appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona) e alla mostra nazionale della razza Bruna (nel 2020 impegnata proprio a Verona nella gara europea), la grande novità del 2018 sarà il concorso europeo della Limousine, forse la più prestigiosa delle razze da carne allevate in Italia.
Spazio a suini, bovini da carne, avicoli
Particolari eventi saranno dedicati alla suinicoltura (eventi di Crefis, il Centro ricerche delle filiere suinicole, e 3tre3), all’avicoltura, alla carne bovina e alla nutrizione, grazie alla partecipazione, fra gli espositori, di Assalzoo, associazione di riferimento nazionale per i produttori di mangimi.
Il Milk Day di Fieragricola
Grazie alla collaborazione di Fieragricola con Edagricole e NewBusiness Media, il 2 febbraio sarà celebrato il Milk Day, con approfondimenti e studi dedicati a tutta la filiera lattiero-casearia.
Lo scenario internazionale
Nei giorni scorsi Verona ha ospitato un incontro tra importanti gruppi internazionali, organizzato da Clal.it, portale di riferimento mondiale per il settore lattiero-caseario, i cui dati evidenziano per il periodo gennaio-agosto 2017 un incremento delle consegne di latte nell’Unione europea dello 0,08% su base tendenziale. Così, se Germania e Francia hanno rallentato le produzioni, con una flessione rispettivamente del 2,3% e del 2,4% in confronto allo stesso periodo del 2016, segnano invece una tendenza positiva nelle consegne Italia (+2,9%), Irlanda (+8,1%), Polonia (+4,5%), Repubblica Ceca (+5%), Romania (+6,2%), Spagna (+0,8%), Bulgaria (+11,8%), Austria (+0,6%), Belgio (+1,4%), Lussemburgo (+0,4%) e Cipro (+9,8 per cento).
Il livello complessivo della produzione nella Ue-28 nei primi otto mesi del 2017 ha raggiunto quota 105.652.000 tonnellate, 83.000 tonnellate in più su base tendenziale.
Lo scenario, secondo gli analisti del team di Clal non dovrebbe influire negativamente sui prezzi, che si mantengono elevati in tutta Europa (Friesland Campina, realtà cooperativa olandese fra le più importanti al mondo, con oltre 18mila allevatori associati, ha garantito un prezzo per il latte crudo a ottobre 2017 di 41,75 euro per 100 chilogrammi, con un aumento di 1,25 euro rispetto al prezzo garantito per settembre; prezzo che sale a 49,50 euro/100 kg in caso di produzione biologica).
Il futuro del latte: più sostenibilità e qualità rispetto alla quantità
La proiezione del bilancio (domanda e offerta) in equivalente latte al 31 dicembre dovrebbe segnare per tutto il 2017 un saldo negativo. Tuttavia, Clal rileva un riequilibrio nelle produzioni di materia grassa (aspetto che potrebbe influire sui listini del burro) e una tendenza ad aumentare le produzioni lattiere dallo scorso mese di giugno.
Qualora le esportazioni dovessero segnare una battuta d’arresto e le produzioni di latte dovessero aumentare notevolmente, non si può escludere una frenata dei prezzi. Per ora il bilancio è soddisfacente. Nei primi otto mesi del 2017 sono cresciute le esportazioni europee di formaggi (+6,8%), di SMP (+43,3%), di WMP (+1,9%), di latte per l’infanzia (+13,4%), di yogurt (+11 per cento). Nello stesso periodo sono invece diminuite rispetto allo stesso periodo del 2016 le esportazioni di latte e panna (-8,1%) e di burro (-18,8 per cento). Una situazione che impone molta prudenza agli allevatori, i quali dovrebbero oggi puntare più sulla sostenibilità delle produzioni che sulla mera quantità.