Emergenza influenza aviaria, banche in soccorso degli allevamenti

Le agevolazioni delle banche prevedono tre tipi di sostegno. In Italia si contano 308 focolai di influenza aviaria e 15 milioni di capi abbattuti

Il presidente di Confagricoltura, Giansanti, aveva lanciato un appello ai principali istituti di credito. Per Coldiretti Lombardia i danni diretti ammontano, in regione, a circa 30 milioni di euro.

Le banche scendono in campo con agevolazioni per gli allevamenti avicoli alle prese con i danni sempre più ingenti legati all'emergenza influenza aviaria. Crédit Agricole Italia, Unicredit, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Bnl (gruppo Bnp Paribas) e Banca Popolare di Sondrio hanno risposto all’appello del mondo agricolo che aveva chiesto, nelle scorse settimane, più attenzione verso le imprese in difficoltà a causa del virus che sta mettendo a dura provala sopravvivenza del settore avicolo in alcune zone vocate.

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aveva sollecitato, in particolare,le banche a intervenire con la sospensione delle rate dei finanziamenti in scadenza e il consolidamento e trasformazione a medio-lungo termine delle esposizioni delle scadenze bancarie.

Abbattuti 15 milioni di capi avicoli

Come si è arrivati a questa situazione? Il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie aveva confermato fin da ottobre 2021 la positività al virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai), ossia nella forma più letale per la fauna colpita, nel pollame domestico in Italia (vedi qui) e a novembre 2021 il virus era stato scoperto, sempre nel nosro Paese, anche nei volatili selvatici.

L’influenza aviaria ha cominciato a circolare in maniera più massiccia, dal dicembre scorso, soprattutto in alcune zone vocate del Veneto e della Lombardia. A oggi i dati di Confagricoltura indicano 15 milioni di capi avicoli abbattuti.

Al 3 febbraio 2022 (dato più recente, vedi HPAI-focolai la mappa) erano presenti in Italia 308 focolai che hanno interessato prevalentemente tacchini da carne, e, in seconda battuta, anche le galline ovaiole. Per quanto riguarda, invece i volatili selvatici, risultano presenti al 27 gennaio scorso, 18 casi di positività al virus, sempre ad alta patogenicità.

Le agevolazioni delle banche

Sostanzialmente, come ha sottolineato Confagricoltura sono tre i tipi di interventi proposti dagli istituti di credito nell’ambito per restituire liquidità finanziaria agli allevamenti colpiti dall'influenza aviaria: posticipo delle scadenze dei pagamenti di finanziamenti e prestiti, nuovi canali di finanza agevolata, riorganizzazione delle esposizioni e delle scadenze bancarie.

Per Giansanti, presidente di Confagricoltura «situazione insostenibile»

«A questa preoccupante situazione sanitaria si aggiungono - aveva fatto notare il presidente di Confagricoltura Giansanti - i ritardi nell’erogazione dei ristori previsti per le imprese del settore e le difficoltà nel programmare i nuovi impianti. La conseguenza è che la situazione economico-finanziaria di molte aziende è diventata insostenibile. Il comparto avicolo sta attraversando un periodo di estrema criticità con gravi ed evidenti effetti negativi sul piano non solo economico, ma anche sociale».

Coldiretti, circa 30 milioni di danni solo in Lombardia per l’influenza aviaria

Ammontano a circa 30 milioni di euro le perdite per i soli danni diretti subiti dagli allevamenti avicoli della Lombardia a causa dell’influenza aviaria negli ultimi due mesi, tra le province di Brescia, Mantova e Cremona. Le stime arrivano dalla Coldiretti regionale che ha sottolineato anche la disponibilità di diversi istituti bancari ad attivare sul territorio misure di sostegno al credito per le aziende in difficoltà.

«Ai danni diretti dovuti agli abbattimenti – precisa la Coldiretti Lombardia – si devono poi sommare tutti quelli indiretti collegati alle limitazioni o blocchi delle attività, successivi all’estinzione del focolaio o imposti in via preventiva, il cui impatto è ancora in corso di valutazione da parte del ministero dell’Agricoltura. Tutto questo in un momento in cui – continua la Coldiretti – le aziende si trovano ad affrontare anche il boom dei costi di produzione a causa dei rincari energetici e delle materie prime».

In Lombardia, secondo gli ultimi dati regionali, fa sapere sempre la Coldiretti regionale, si contano 1.200 allevamenti e 25 milioni di capi allevati.

 

 

 

 

Emergenza influenza aviaria, banche in soccorso degli allevamenti - Ultima modifica: 2022-02-07T18:35:30+01:00 da Francesca Baccino

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