Il nuovo consiglio dell’Ara friulana

Ara friulana
Renzo Livoni
L’assise degli allevatori del Friuli Venezia Giulia

L’assemblea dei soci dell’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia (AaFvg), tenutasi a fine ottobre, ha dato il via libera al bilancio consuntivo 2019 e ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione, che da 17 passa a 13 consiglieri. Sono Franco Baselli, Moreno Caron, Riccardo Castellani, Matteo Delle Vedove, Gabriele Giacchetto, Agostino Listuzzi, Omar Maruccelli, Lino Mazzolini, Nicolò Bambara, Maurizio Sain, Matteo Stefanutti, David Allegro (nominato dalla Regione) e il presidente Renzo Livoni.
Il consiglio direttivo dell’associazione allevatori Fvg ha poi riconfermato Renzo Livoni alla presidenza dell’associazione. Per l’allevatore di Merlana, affiancato alla vicepresidenza da Franco Baselli e Lino Mazzolini, è il terzo mandato consecutivo alla guida degli allevatori Fvg. Una conferma che Livoni ha intenzione di interpretare con senso prospettico, formando in questi tre anni coloro che dalle sue mani e da quelle dei consiglieri più “anziani” nel prossimo futuro riceveranno le redini dell’associazione. «Perché noi - esordisce il presidente - non siamo eterni e per questo abbiamo apportato nuova linfa al consiglio direttivo dell’AAFvg con ben metà dei consiglieri eletti che sono new entry».
Sette su tredici sono infatti alla loro prima esperienza in consiglio. Il mandato del nuovo consiglio si apre con un ordine del giorno carico di problemi ormai annosi. Su tutti: la caduta libera del prezzo del latte. «L’allevamento delle bovine da latte sta nuovamente facendo i conti con un prezzo del litro di latte alla stalla crollato a 35 centesimi» denuncia Livoni, evidenziando che sono troppo pochi anche solo per coprire le spese di produzione. Il differenziale tra il prezzo di un litro di latte alla stalla e quello che il consumatore trova sul banco frigo è abissale. In media si va oltre 1,30 euro, in molti casi anche oltre. A guadagnarci sono la rete distributiva e quella commerciale a discapito delle stalle.
«L’obiettivo dev’essere cercare di trattenere una maggior quota di valore aggiunto nelle stalle, che sono obiettivamente quelle che fanno i maggiori sacrifici e garantiscono la qualità del prodotto, ma che oggi non si vedono adeguatamente remunerato lo sforzo».
Dopo un passaggio sulla vicenda del “salvataggio” del macello comunale di Cordenons, che ha visto l’Associazione impegnata in un importante ruolo di mediazione con il Comune, il presidente Livoni ha spostato l’attenzione sulle attività in Malga Montasio: sulla carta, la stagione si annunciava tutta in salita e invece l’estate in malga è stata un successo. A dispetto delle previsioni, il Covid non ha fermato i turisti che ordinatamente hanno preso d’assalto la struttura gestita dall’Aafvg.
«Il 2020 - ha fatto sapere ancora il presidente - si è chiuso addirittura con un aumento di fatturato rispetto all’anno precedente, che già era stato archiviato come un’annata eccezionale». Nel corso del 2019 l’Associazione è subentrata nella gestione del rifugio Divisione Julia a Sella Nevea andando così ad aggiungere 49 posti letto ai soli 10 della malga, quasi sempre sold out.
In un locale della stessa struttura gli allevatori hanno poi realizzato un magazzino per lo stoccaggio delle forme di Montasio a fine stagione - ben 440 contro le 294 dell’anno precedente - annoso problema che ha trovato finalmente soluzione. Unica nota dolente: «La necessità di intervenire sul minicaseificio della malga che necessita investimenti per 300mila euro, per i quali - ha proseguito il presidente - sarà importante il sostegno della Regione».


I numeri

Nel 2019 l’Aafvg ha controllato 35.056 vacche per un totale 2,2 milioni di quintali di latte prodotto riferito a 442 aziende in controllo con una media di capi pari a 88,2 (media costantemente in crescita).
Sempre l’anno scorso i campioni prelevati e analizzati dal laboratorio dell’Associazione sono stati complessivamente 258.860, un numero imponente che quest’anno ha però visto una flessione durante il lockdown. Infine, la relazione del Presidente si è soffermata sull’attività del Centro di fecondazione di Moruzzo.

Il nuovo consiglio dell’Ara friulana - Ultima modifica: 2020-11-25T12:08:27+01:00 da Lucia Berti

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