Lattogeno Farm, il progetto sui mangimi a basso impatto ambientale

l progetto “Lattogeno Farm" validato da Ismea coinvolge aziende situate in Lombardia (74,6%), Veneto (22,8%) ed Emilia-Romagna (2,6%)

Lattogeno Farm
Il mangimificio del Cap di Cremona
ll piano di investimenti “Lattogeno Farm” è stato presentato dal Consorzio Agrario di Cremona attraverso un Contratto di filiera nell’ambito del Pnrr finanziato dall’Unione Europea

Riconoscimento ufficiale per il piano di investimenti “Lattogeno Farm”, presentato dal Consorzio Agrario di Cremona attraverso un Contratto di filiera nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) con la misura M2C1 – I 3.4 – Next Generation Eu finanziato dall’Unione Europea .

L’Ismea ha convalidato il progetto che vale complessivamente circa 40 milioni di euro (di cui 20 milioni a carico del Consorzio), coinvolge 18 aziende agricole e il dipartimento Dicatam dell’Università degli Studi di Brescia, avvalendosi della professionalità di Gianni Gilioli, presidente dei corsi di laurea in scienze e tecnologie agrarie, con l’obiettivo di dare vita a una filiera agro-zootecnica sostenibile e altamente innovativa.

Il progetto segna una svolta green per l’agroalimentare cremonese. Al centro del piano vi è la creazione di una filiera agro-zootecnica dal campo alla stalla, con la produzione di una nuova linea di mangimi certificati Iscc Plus a ridotta impronta carbonica, denominata Lattogeno Sostenibile Cfp.

Il mangime verrà destinato all’alimentazione del bestiame delle aziende zootecniche coinvolte, che a loro volta adotteranno pratiche innovative per incrementare il benessere animale, ridurre le emissioni e rafforzare la sostenibilità ambientale in ogni fase della produzione.

Gli interventi per rendere ancora più sostenibile la filiera

Gli investimenti del Consorzio – molti dei quali già avviati – puntano a una profonda riduzione dell’impronta ambientale grazie a interventi mirati:

  • la realizzazione di uno scalo ferroviario interno al Porto Canale di Cremona, che consentirà di trasferire gran parte dei trasporti a lunga percorrenza dalla gomma alla rotaia elettrica, abbattendo del 55% le emissioni di CO₂ e azzerando le emissioni dirette di trasporto;
  • la sostituzione di macchinari energivori con attrezzature di nuova concezione più efficienti e a minore impatto ambientale;
  • nuovi impianti di macinazione e automazione nei siti produttivi di Cremona Porto Canale e Ca’ d’Andrea, capaci di ridurre i consumi energetici fino al 40% e di ottimizzare le lavorazioni;
  • linee di confezionamento automatizzate e strumenti di analisi all’avanguardia per garantire qualità e sicurezza lungo tutta la filiera.

L’intero programma non si limita a migliorare la produttività delle aziende agricole, ma ridisegna la logistica della filiera. Il passaggio strategico dal trasporto su gomma a quello ferroviario ridurrà drasticamente i costi e renderà più efficace il processo di approvvigionamento, consentendo al tempo stesso di immettere sul mercato un prodotto certificato, sostenibile e competitivo.

«Il riconoscimento ministeriale rappresenta un passaggio fondamentale per il nostro Consorzio e per tutte le aziende coinvolte – dichiara Giannenrico Spoldi, presidente del Consorzio Agrario di Cremona –. Con questi investimenti non solo rafforziamo la competitività delle nostre imprese, ma dimostriamo che è possibile coniugare innovazione, sostenibilità e responsabilità ambientale, aprendo la strada a una filiera agro-zootecnica più moderna e più verde».

Distribuito tra aziende situate in Lombardia (74,6%), Veneto (22,8%) ed Emilia-Romagna (2,6%), il progetto “Lattogeno Farm” conferma il ruolo del Consorzio Agrario di Cremona come punto di riferimento e coordinatore di una filiera interregionale capace di generare benefici concreti per agricoltori, imprese e territori.

 

Lattogeno Farm, il progetto sui mangimi a basso impatto ambientale - Ultima modifica: 2025-09-09T12:05:29+02:00 da Francesca Baccino

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